Come sicuramente saprete, lo scorso giugno Sony ha svelato in pompa magna la sua nuova console, PlayStation 5. La presentazione è avvenuta attraverso un evento online (chi ci leggerà in futuro ben ricorderà la difficoltà in questi tempi nell’organizzare un evento dal vivo) chiamato emblematicamente “The Future of Gaming”. Prima di svelare il design futuristico di PlayStation 5 sono stati mostrati alcuni trailer dei giochi che saranno disponibili sulla console next-gen. Abbiamo seguito la diretta dell’evento e quando è comparso il logo Rockstar Games il nostro cuore ha iniziato a battere più forte, accompagnato da questi pensieri: “Cosa?! Red Dead Redemption 3? No, troppo presto. Bully 2? Finalmente! GTA ? Sì, forse è il momento!”. Il nostro entusiasmo e le nostre aspettative non potevano smorzarsi più velocemente che di fronte al trailer di GTA 5.
Ebbene sì, Gran Theft Auto V, il titolo lanciato per la prima volta 7 anni fa, il 13 settembre 2013, per PlayStation 3 e Xbox 360. Ricordo ancora quei giorni, ci si aspettava tanto dal nuovo gioco sviluppato da Rockstar North. Dopo GTA 4, capitolo un po’ fiacco uscito nel 2008, sempre per PlayStation 3 e Xbox 360, c’erano tante aspettative nei confronti di GTA 5, che segnava il ritorno nella città di Los Santos, una location nel cuore dei giocatori legati a GTA San Andreas (2004). Inutile dire che GTA 5 non ha affatto deluso le aspettative: gameplay pazzesco, storia avvincente e tante innovazioni, tra cui l’interscambio immediato tra i tre protagonisti. Il gioco ha segnato un nuovo standard e, insieme a Red Dead Redemption 2, altro titolo Rockstar Games, risulta sicuramente tra i migliori giochi di questa generazione, forse di sempre.
Diamo in numeri
Il titolo, pubblicato da Rockstar Games, ha visto la collaborazione di più di 1000 persone, con un costo dichiarato di circa 265 milioni di dollari (tra i più costosi di sempre, finora), praticamente pari a un blockbuster cinematografico. L’investimento ha dato i suoi risultati? Direi di sì: più di 120 milioni di copie vendute dal 2013 ad oggi (tradotti in dollari: più di 7 miliardi), con una media annua di 15 milioni di copie. Sicuramente la componente online, ricca di continui aggiornamenti gratuiti, ha garantito una forte longevità. Per fare un esempio recente, quando Epic Games nel corso di una settimana ha reso gratuito l’acquisto di GTA 5 all’interno del suo Store, ha generato un aumento dei giocatori su PC del 245% e ha visto raddoppiare il numero di utenti che ha acquistato del contenuto aggiuntivo all’interno di GTA Online.
Finora abbiamo parlato dei numeri, che sono gli stessi che avranno visto i manager di Rockstar Games, brindando allegramente durante i meeting. Stando ai risultati possiamo supporre che l’uscita di GTA 5 su PlayStation 5 e Xbox Serie S possa generare un’altra vagonata di dollari nelle casse dell’azienda statunitense. Da giocatori, però, siamo un po’ amareggiati da questa decisione perché non si può pensare di proporre all’infinito lo stesso gioco che, nonostante l’upgrade grafico di tutto rispetto, resta pur sempre lo stesso gioco.
La storia di un successo
La saga nata nel 1997 ha visto finora la realizzazione di 7 capitoli principali. Fino al 2013, con l’uscita di GTA 5, il lasso temporale tra l’uscita di un titolo e l’altro era in media di 3 anni, progressivamente aumentato con gli ultimi capitoli: tra l’uscita di GTA Sant Andreas a GTA 4 ci sono voluti 4 anni e dal capitolo con protagonista Nico Bellic all’ultimo abbiamo aspettato altri 5 anni. Sicuramente lo sviluppo dei videogiochi, in particolare dei tripla A, oggi richiede molto più tempo ma, a 7 anni dall’uscita di GTA 5, non si può pensare che il grande annuncio possa essere la riproposizione del medesimo titolo per console next-gen. Probabilmente ciò che spinge la software house a non dedicarsi allo sviluppo di un nuovo capitolo è la componente Online: costantemente utilizzata da milioni di giocatori, fa pensare che non ci sia necessità di una nuova storia ma solo di periodici contenuti aggiuntivi che non solo incentivano i giocatori a non perdere interesse verso il titolo ma garantisce un introito costante bilanciato da un ammortamento notevole dei costi.
Come strategia un po’ ci delude perché per noi Rockstar Games rappresenta una punta di diamante dell’industria, sia per la qualità dei titoli realizzati che per il contributo fondamentale dato alla storia e alla cultura videoludica. Non bisogna dimenticare che i videogiochi oltre che passatempo sono anche una forma d’arte e per quanto sia giusto continuare a garantire anche ai nuovi giocatori la possibilità di fruire di un titolo così importante, è anche giusto regalare nuove storie, nuove riflessioni, nuovo divertimento. Recentemente è venuta fuori la notizia che Rockstar North sia a lavoro su un titolo VR AAA ma ad oggi non sappiamo ancora se si tratti nuovamente di GTA V o forse del tanto atteso GTA 6 o – molto improbabile – di una nuova IP. Ci auguriamo vivamente che Rockstar Games riesca a farci ricredere dal nostro scetticismo, saremmo i primi a esultare!