Per analizzare un gioco simile bisogna partire da un presupposto: il caso Resident Evil 4. Il gioco unico nel suo genere all’epoca, spostando la visuale del giocare leggermente sopra la spalla, inventò un nuovo modo di fare Third Person Shooter. Inoltre per molti fece iniziare il declino della saga di Resident Evil da un survival/horror ad un action/horror. Resident Evil 0: HD Remaster nient’altro è che la rimasterizzazione della versione del gioco che uscì per Nintendo Gamecube. Ma cos’è davvero? E perché 0?
Per chi non lo sapesse, il primo Resident Evil uscì per PlayStation, PC, Sega Saturn: trattava la storia di Jill Valentine e Chris Redfield, dispersi sulle montagne Arklay durante una missione per salvare la squadra Bravo. Ebbene, Resident Evil 0: HD Remastered è il prequel di quel titolo: controllerete infatti Rebecca Chambers, soldato novizio della S.T.A.R.S., e Billy Coen, ex-marine ricercato (ndr, quest’ultimo personaggio compariva in alcuni documenti reperibili dentro Resident Evil 2 – Nintendo 64 Edition).
Se la storia si allaccia come prequel al primo capitolo del gioco, il motore grafico che sfrutta invece è preso direttamente da Resident Evil Rebirth, remake del primo capitolo uscito per Gamecube, con grafica completamente rivisitata. Ma mentre quest’ultimo era una vera e propria trasposizione del titolo nei minimi dettagli, Resident Evil 0 inseriva nuove features molto interessanti, stesse features che riporta questa versione rimasterizzata.
Nel gioco infatti potrete cambiare in qualunque momento personaggio, scegliendo se utilizzare Rebecca, con una quantita moderata di salute ma con l’abilità di miscelare composti, o Billy con molta più salute ma utile specialmente e solo nel combattimento. Ed ecco che quindi avrete davanti a voi sezioni da svolgere in solitaria, sezioni con i due personaggi separati da utilizzare consecutivamente e alcune scene in cui entrambi i personaggi seguiranno i vostri comandi.
Tecnicamente parlando, il gioco mostra la potenza delle console next-gen applicata ad un gioco del 2002: abbastanza fluido e dinamico, non risulta così datato come dovrebbe sembrare, complici le nuove texture e tutti gli effetti inseriti. Potrete scegliere inoltre, all’inizio del gioco, se utilizzare la classica schermata 4:3 o la moderna 16:9, i tasti vecchio stile o il nuovo metodo di comandi. Completato il gioco inoltre, sbloccherete la modalità “Wesker”, che vi permetterà di giocare il gioco con Albert Wesker, dotato di tutti i suoi relativi potenziamenti.
Ma se vi aspettate un Resident Evil della nuova generazione, allora state puntando al videogioco sbagliato: Resident Evil 0: HD Remastered è della vecchia generazione, è il classico Resident Evil con le telecamere fisse, con l’impossibilità di muoversi mentre mirate, con l’inventario molto piccolo e la moltitudine di oggetti da poter e dover utilizzare. Troverete enigmi complessi, jump-scare degni di questo nome, i famosi nastri da macchina da scrivere per poter salvare la vostra partita, poche munizioni e cure, e soprattutto ritroverete i classici caricamenti da stanza a stanza con l’animazione dell’apertura della porta!
Unica nota dolente del gioco: la versione PC del gioco non è ottimizzata al meglio, calando di frame anche nei PC più potenti, specialmente durante i cambi di stanza. E’ comunque un dettaglio, nulla che influisca in modo diretto sull’esperienza di gioco. Consigliamo però di ottimizzare al massimo le impostazioni per evitare questi cali, visto che, nel caso si presentino durante un filmato, con molta probabilità audio e video andranno off-sync.
Ricordiamo infine che il gioco è acquistabile per 19.99€ in formato digitale, ma potete trovarlo anche in versione retail boxata in negozio nella Resident Evil Origins Collection, disco che comprende sia Resident Evil 0: HD Remaster che Resident Evil: HD Remaster, remake del primo capitolo (porting dalla versione Gamecube).
