Nelle ultime settimane il processo comunicativo relativo alla prossima generazione di console ha iniziato a infittirsi nettamente. Le protagoniste di quest’ultima, PlayStation 5 e Xbox Series X, continuano a essere svelate dalle rispettive software house Sony e Xbox, ma possiamo già avere a che fare ogni giorno con svariati confronti a riguardo. La comunicazione relativa a Xbox Series X è stata infatti pressoché finalizzata dalla casa di Redmond, dato che all’appello sembrano mancare solamente il prezzo e la data di uscita della console, oltre che la lineup di lancio. Per quel che riguarda PlayStation, stiamo ancora aspettando di vedere la macchina dopo il recente annuncio relativo al DualSense, approfondito nel nostro specifico articolo.
Rispetto alle specifiche mostrate, è ben chiaro che Xbox Series X abbia un vantaggio prestazionale relativo alla potenza di calcolo portata in ballo, la quale non sembra possa essere nettamente compensata dal migliore SSD che PlayStation 5 integrerà. Il vantaggio d’inizio che la casa di Redmond può al giorno d’oggi vantare va tuttavia al di fuori della semplice miglioria del proprio hardware. Vediamo quindi insieme di che si tratta, immaginando cosa possa fare Sony per ribaltare la situazione.
Sprint iniziale
Pur avendo avuto la minoranza del pubblico dalla propria parte, la divisione Xbox è riuscita a fissare delle solidissime fondamenta a partire da metà della generazione corrente. La leadership di Phil Spencer ha portato diverse novità per l’azienda, fra cui l’auto-compilazione dei titoli per Xbox One che ha spinto sulla piena compatibilità per PC e Xbox Series X, come anche il magnifico servizio Xbox Game Pass. Dalla sua, Sony, è riuscita a conquistare la maggior fetta del pubblico e a piazzare un grandissimo numero di console e software, peccando forse d’ingordigia e guardando troppo da vicino il mercato corrente.
Sony è riuscita a vincere la battaglia, ma Xbox è pronta per combattere la guerra
In questo modo infatti, è chiaro che la casa nipponica abbia sganciato tutte le sue bombe al giorno d’oggi, con dalla sua una lungimiranza presumibilmente insufficiente per avere la strada spianata anche per la prossima generazione. Pur vantando la maggior parte del pubblico, la sensazione di molti è che la società finirà con l’offrire meno contenuti nei prossimi anni, nonostante come già detto la sua console non abbia ancora fatto una comparsa ufficiale. Niente annunci o piani per la prossima generazione, con informazioni che continuano a tardare giorno dopo giorno, senza poi dimenticare anche l’assenza dall’E3 2020 prima che questo venisse annullato.
È ovvio che Sony non se ne stia con le mani in mano, qualche sorpresa è sicuramente dietro l’angolo per la prossima generazione, ma il mix delle miglior performance che Xbox Series X può vantare unito agli Xbox Game Studios potrebbero dominare nel tempo il mercato. Non saranno un paio di TERAFlops a monopolizzare la prossima generazione, è ovvio, gli sviluppatori metteranno col tempo le console sullo stesso piano, ma la vera domanda è: considerando che sembra giorno dopo giorno una realtà sempre più concreta, Sony riuscirà a mantenere la sua posizione di rilievo con un’eventuale offerta minore?
La rivalsa di PlayStation 5
Riteniamo che la risposta a questa domanda possa purtroppo essere un fatidico no. Anche se PlayStation 5 dovesse effettivamente presentare un’offerta alquanto deludente, Sony riuscirà comunque a ottenere una buona dose di vendite grazie a quanto svolto negli ultimi anni, è vero, ma il web ci insegna ogni giorno che la notorietà non dura per sempre se non alimentata. Mettendosi dalla parte dei consumatori, Xbox è riuscita a creare un servizio che permette a chiunque di giocare le sue esclusive a un prezzo pressoché stracciato, già a partire dal day one. Comprare una Xbox One nel 2020 solamente per poter fruire con pochi euro dell’intera line-up di produzioni esclusive uscite fino ad oggi, così come dei titoli che arriveranno in cross-gen quali Halo: Infinite, non è certamente sbagliato. Dal canto suo Sony ha deciso di non adattarsi a questo standard, continuando con Nintendo il duopolio delle esclusive a prezzo pieno, che rischia di non durare per sempre di questo passo.
La notorietà di PlayStation 4 è solo uno sprint per la prossima generazione, non la carta vincente. La chiave è migliorare la propria offerta
Se c’è qualcosa che Sony può fare è partire proprio da questo, fermando la concorrenza con un servizio che possa tenere testa a Xbox Game Pass e colmarne le debolezze, come la presenza di pochi reali arrivi ogni mese. Strano a dirsi, ma questo fantomatico servizio esiste già in una versione poco performante: parliamo del PlayStation Now. L’iniziativa di Sony è all’effettivo un’unione del Pass di Xbox e di Project XCloud, ma riesce a fare di peggio in entrambi gli ambiti. Non supporta infatti i download sul mercato PC, offre una risoluzione oramai obsoleta e non integra a partire dal day one le esclusive dei Sony Interactive Entertainment Worldwide Studios, dato che queste non vengono sempre aggiunte al catalogo ed è in ogni caso necessario attendere svariati mesi dal giorno di pubblicazione. I multipiattaforma presenti sono spesso molto datati, e considerando le scarse performance del servizio sembrano quasi atti solamente a far numero. Sono invece le esclusive che hanno caratterizzato per questi anni la compagnia e rappresentato il cavallo da battaglia del marchio PlayStation, nessuno potrà mai scordare le magnifiche produzioni a cui i suoi studi son riusciti a dar vita!
Inoltre, seppur la prossima generazione sia ancora un grandissimo punto interrogativo in quest’ambito, è necessario che PlayStation 5 riceva dosi di contenuti in esclusiva di ogni genere come avvenuto su PlayStation 4. Che si tratti di piccoli DLC o aggiunte con il PlayStation Plus, intere produzioni e vantaggi temporali, non avendo il mondo PC di Xbox o la portabilità di Nintendo dalla sua parte Sony deve invogliare i consumatori a far parte delle sue fila in qualche modo, e sembra che questo sia ormai il metodo testato e funzionante. La suddetta manovra può essere ad esempio portata avanti con l’acquisto di nuovi studi first party, che andrebbero allo stesso tempo a compensare il numero degli Xbox Game Studios ormai superiore, ma bisogna considerare che Sony non possiede la stessa potenza economica smisurata di Xbox. Il punto è quindi quello di sfruttare al meglio la sua notorietà attualmente più forte che mai, offrendo delle features quantomeno interessanti, che non debbano per forza attirare nuovi clienti ma invogliare quelli già in possesso di una PlayStation 4 a rimanere nel suo ecosistema, fattore che potrebbe essere alimentato anche da delle peculiarità della nuova ammiraglia.
Vincono i consumatori
Quanto detto fa ragionare più che mai sul fatto che saranno sempre i consumatori a vincere la console war. Cercando di rispondere alle offerte della concorrenza, le varie compagnie potranno offrirci contenuti migliori, con più frequenza e prezzi più bassi. Strano a dirsi, ma nel 2020 è bene tifare la concorrenza quando si possiede una sola console, perché sarà proprio questa a incentivare la società proprietaria della macchina in questione a fare di meglio, per non perdere i suoi clienti e per accaparrarsene di nuovi. Speriamo quindi che la prossima generazione non veda un annientamento di una delle parti, un po’ com’è avvenuto nell’attuale ai danni di Xbox, ma che gli scontri siano fruttuosi per il pubblico, con guerre a suon di giochi e servizi spettacolari!