Encore! – Anteprima della docuserie Disney+ sui musical liceali

Encore! ci porta a scoprire dove sono finiti quei ragazzi che, al liceo, avevano messo in atto un musical. Ecco la nostra anteprima.

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Impressioni Lettura da 4 minuti

Il periodo del liceo è molto strano: odiato mentre lo si vive, tendenzialmente si torna ad amarlo andando avanti con l’età. Gli amici, le uscite, le attività: tutto quel bel pacchetto completo viene poi interrotto da un’avvenimento. La vita. La cosa che però noi italiani non possiamo capire sono quelle due parole: Drama Teacher. Esse definiscono infatti l’insegnante di teatro, quella persona che, spesso in attività extrascolastiche, porta gli studenti a mettere in atto musical e teatro.

Ovviamente qualche scuola qui da noi lo fa, ma non è diffuso come in America (basta vedere la serie High School Musical: The Musical: The Series o Glee per capirlo). Domani arriverà Disney+ in Italia, e abbiamo avuto modo di vedere in anteprima un paio di puntate di Encore!, docuserie presentata da Kristen Bell (Veronica Mars), pronta a farci scoprire che fine hanno fatto questi musical liceali… oggi.

Encore!

Questa parola l’abbiamo sentita spesso, addirittura letta su album musicali e nomi di canzoni, ma cosa significa? In Italia tendiamo ad utilizzare al suo posto “Bis!“, appunto per chiedere un’ulteriore esibizione alla fine dello spettacolo. Più o meno il tema della serie è lo stesso: prendere questi musical liceali, e rifarli per una sola volta dopo molti anni. La serie infatti porta a riscoprire questi ragazzi, dopo decine di anni, vivere la loro vita e tornare un’ultima volta sul palco.

ENCORE!

Essendo una docuserie, Encore! si dipana come le più classiche: interviste ai vari partecipanti, riprese della preparazione del musical in una settimana e, infine, highlights dell’esibizione (che si tiene in un teatro e dove, ovviamente, tutti i familiari vanno ad assistere). Gli artisti ovviamente non sono professionisti: parliamo di ragazzi che nella loro vita da adulti si trovano a ricoprire le professioni più varie, da insegnanti a poliziotti. La professionalità – oltre alla voglia di queste persone di portare a casa un bel risultato – trova spazio però nello staff dietro al progetto: ogni “Bis!” infatti avrà il proprio coreografo, direttore e musicista, così da avere una costruzione professionistica dietro all’intero progetto. Questi elementi, che andranno a coordinare il lavoro degli “inesperti”, saranno tutti provenienti da esperienze professionali di alto rilievo.

Non solo musica(l)

Ovviamente essendo una docuserie, il fulcro di quei 45 minuti non è soltanto la messa in scena di un musical: ognuno degli ex-studenti infatti si ritrova a vedere persone amiche dopo decine di anni, avendo sulle spalle vita vissuta che ha portato cose belle e, al contempo, cose brutte. Puntando sul sensazionalismo, la serie (forse data la bravura USA di far sembrare cose programmate come casuali) rimane sincera e dà uno scorcio di vita interessante su queste persone, senza però puntare troppo su quello e bilanciando al meglio il tutto.

ENCORE!

La cosa davvero entusiasmante della serie rimane senza dubbio la gioia: viene infatti ripreso, soprattutto all’inizio, tutto l’incontro iniziale tra i vari ex-studenti, che adesso si ritrovano con la consapevolezza dei propri errori e, di conseguenza, con una visione diversa della vita. Tutto sommato, l’idea generale non è soffermarsi troppo su drammi o quant’altro: il cuore dello show rimane il musical, e per questo nelle varie scene sono riprese le varie prove che fanno.

Se HSMTMTS è una fiction basata su una scuola che fa musical, questo Encore! invece mostra l’altra faccia della medaglia: la realtà, quella fatta di sogni, dubbi, certezze e di tanta voglia di divertirsi. Perché cantare, ballare e recitare, alla fine, deve essere divertente, e può esserlo anche quando ci sono stonature, dimenticanze e errori.

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Di Simone Lelli Editor in Chief
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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.