La terza stagione di Mindhunter, causa decadenze contrattuali, potrebbe essere a rischio. Sembra infatti che il colosso dello streaming, Netflix, abbia lasciato scadere senza rinnovare i contratti del cast di Mindhunter. La terza stagione della serie televisiva, firmata David Fincher, si trova quindi in un contesto alquanto particolare che desta qualche preoccupazione per il futuro.
In realtà Netflix è positiva e ottimista, in quanto la scelta di lasciar decadere i contratti con il cast composto da Holt McCallany, Jonathan Groff e Anna Torv ha un motivo più che logico. Questo il comunicato ufficiale da parte di Netflix:
“In questo momento David Fincher è concentrato a dirigere il suo primo lavoro per Netflix, Mank, e nella produzione della seconda stagione di Love, Death & Robots. In futuro crediamo che troverà sicuramente spazio per la realizzazione della terza serie di Mindhunter, ma al momento crediamo che tenere l’intero cast “bloccato” da un contratto senza dargli modo di poter cercare altri lavori all’esterno sia scorretto.”
Come scritto, David Fincher è momentaneamente impegnato nella realizzazione del film Mank, una biografia che parla di uno dei più grandi sceneggiatori degli ultimi anni che ha lavorato al film Quarto Potere che gli è valso anche l’Oscar per la migliore sceneggiatura. Herman J. Mankiewicz, questo il nome dello sceneggiatore, sarà interpretato da Gary Oldman; nel cast troviamo anche Amanda Seyfried, Lily Collins, Tuppence Middleton e Tom Burke.
Scritto dal padre Jack Fincher, la pellicola uscirà su Netflix durante il 2020.