AESVI, smentita la precedente notizia riguardo PEGI e divieti di vendita

Un'interpretazione sbagliata da parte della fonte ha creato non poca confusione. Cosa c'è di vero e no riguardo il PEGI che diventa legge

Gabriele Barducci
Di Gabriele Barducci News Lettura da 1 minuti

Nelle ultime ore ha circolato senza sosta la notizia per cui secondo una dichiarazione di Thalita Malagò – direttrice generale dell’Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani (AESVI), la classificazione PEGI sarebbe diventata obbligatoria per legge e, conseguenzialmente, sarebbe stata assolutamente vietata la vendita di videogiochi con PEGI 18 a tutti i minorenni, rendendone tale vendita un vero e proprio atto illegale. Nel giro di poche ore però è arrivata la smentita, a causa di una sbagliata interpretazione dei dati e dei fatti da parte della fonte.

Correggendo dunque la notizia, è vero che la classificazione PEGI si tramuterà presto in legge, passando quindi non più semplice consiglio, ma a bollino da mostrare obbligatoriamente,  ma chiaramente, non sarà considerato illegale vendere videogiochi violenti ai minorenni.
Con l’attuale confusione che ne è nata, vi consigliamo di attendere dirette rettifiche o ulteriori smentite sull’argomento.

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