In giornata è arrivata una notizia altamente interessante, specialmente per i veri fan della celebre saga: Nandakumar è entrato a far parte studio di proprietà di Nintendo ad aprile come ingegnere capo per dedicarsi interamente a Metroid Prime 4, lasciando di conseguenza scoperto lo stesso ruolo che aveva occupato per la versione PC di Call of Duty: Black Ops 4. Il programmatore indiano in questione aveva trascorso un intero decennio insieme ad Activision lavorando su tutti gli episodi di Black Ops ed è specializzato nella programmazione online, di strumenti e di gameplay. In particolare, l’uomo ha contribuito nella creazione della Modalità teatro di Black Ops e ha anche guidato la strumentazione e l’analisi dei dati per i recenti titoli targati Treyarch.
Nintendo aveva dichiarato sin dall’inizio del 2019 che aveva in mente di “riavviare lo sviluppo dall’inizio” per Metroid Prime 4, con il produttore Kensuke Tanabe che avrebbe chiamato lo studio creatore della serie con sede in Texas “Retro Studios” per assegnare il progetto al suo sviluppatore originale e senza preavviso, affidandosi anche ad una serie di veterani come Nandakumar. Da allora, Retro ha cominciato a seguire il quarto capitolo della serie e sulla loro pagina è possibile notare che il team è ancora alla ricerca di svariati ruoli da coprire.
A tal proposito, il designer leader di Tropical Freeze, Stephen Dupree, è tornato a far parte di Retro alla fine del 2019 dopo due anni di totale assenza. Circa la metà degli sviluppatori a tempo pieno che hanno lavorato su Metroid Prime 3 rimangono ai Retro Studios, secondo l’analisi di VGC condotta nell’agosto 2019. Sapevate che poco più di un mese fa sono spuntati in rete alcuni artwork di possibili progetti cancellati legati a Mario e Zelda?