A distanza di poco più di mezzo anno dal rilascio del film, la magia di Frozen 2 continua a vivere su Disney+ grazie alla docuserie in 6 episodi (di cui i primi 3 sono oggetto di questa anteprima) Frozen 2: Dietro le quinte (Making Frozen 2: Into The Unknown in lingua originale, in tributo all’iconico brano candidato al Premio Oscar), che ci porterà alla scoperta dei retroscena della produzione del lungometraggio animato sulla scia di documentari seriali come Oggetti di Scena e The Imagineering Story. Prodotta da Lincoln Square Productions e Walt Disney Animation Studios, la serie racconta approfonditamente tutte le fasi dietro alla creazione del film Disney, dal character design dei personaggi all’animazione, passando per la scrittura dei brani musicali al doppiaggio, terminando con l’attesissima première internazionale del film.
Una lotta contro il tempo
Frozen 2: Dietro le quinte si apre a un anno dalla première: il cast al completo è in pieno fermento, il senso di pressione e le altissime aspettative del pubblico internazionale per il sequel di Frozen si fanno sentire e tutti desiderano dare il massimo per garantire ai fan un film indimenticabile. Ma quali sono le sfide con le quali dovranno confrontarsi?
Alla pressione emotiva, si aggiungono la difficoltà di ricreare fedelmente le ambientazioni nordiche, le continue modifiche alla sceneggiatura in fase di doppiaggio e la gestione delle critiche e dei feedback, spesso molto puntuali, durante le ricorrenti proiezioni di prova dedicate a un pubblico di tester selezionati all’interno dell’industria cinematografica.
Puntata dopo puntata, nonostante l’enorme mole di lavoro, vediamo come il popolo dei Walt Disney Animation Studios riesca a gestire e superare col sorriso sulle labbra questi piccoli, grandi problemi di produzione, spesso in modo estremamente fantasioso.
Le menti (e le voci!) dietro Elsa e Anna
Irrimediabilmente, i protagonisti della docuserie sono tutti coloro che hanno preso parte alla realizzazione del film, tra cui la regista, sceneggiatrice e direttrice creativa Jennifer Lee, il regista Chris Buck, il produttore e i compositori Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez. Ovviamente non mancano i doppiatori e cantanti di tutti i personaggi della versione statunitense del film, tra cui Idina Menzel (Elsa), Kristen Bell (Anna), Jonathan Groff (Kristoff) e Josh Gad (Olaf), e tutti gli addetti ai lavori dietro le quinte: animatori, character designer, musicisti, tecnici del suono, produttori.
Elsa, Anna, Kristoff e tutti gli altri personaggi di Frozen 2 sono delle presenze costanti, ma mediate dai loro doppiatori, che raccontano il loro rapporto con il proprio personaggio durante le sessioni di registrazione. O ancora, dagli schermi dei PC degli animatori, dei character designer e degli storyboard artist, che modellano le loro creature proprio ispirandosi alle fattezze e movenze dei voice actor originali.
Insomma, se siete alla ricerca di una compilation di curiosità sul mondo di Elsa e Anna, Frozen 2: Dietro le quinte non è la docuserie per voi. Se invece desiderate conoscere le persone dietro al film, e vedere quest’ultimo dispiegarsi pezzo dopo pezzo davanti ai vostri occhi, mettetevi comodi e godetevi questa magica esperienza!
Lo storytelling emozionante di Frozen 2: Dietro le quinte
Un punto di forza di Frozen 2: Dietro le quinte è proprio l’esperienza di produzione raccontata direttamente dai creatori del film, che impariamo a conoscere sia nel loro ruolo professionale, sia nella loro vita privata. Scopriamo, infatti, i punti di forza e le fragilità dei membri dello staff che si raccontano alla telecamera: la regista Jennifer Lee parla della sua esperienza da madre single, Chris Buck della dolorosa perdita di un figlio a causa di un incidente stradale, mentre Kristen Bell racconta di come affronti quotidianamente stress e depressione.
La docuserie pone l’accento sulle emozioni, tanto degli addetti ai lavori quanto dei fan. Così il secondo lungometraggio di Frozen diventa un modo per scoprire qualcosa in più su tutti coloro che per anni lavorano duramente per regalarci il piacere di una pellicola animata o, dall’altro lato, su come i fan percepiscano e rendano proprie le immagini e i significati dei film.
Promosso anche lo storytelling della docuserie: Frozen 2: Dietro le quinte non si limita a raccogliere frammenti della produzione del film completati da qualche intervista, bensì si struttura come un conto alla rovescia, mese dopo mese, che ci aiuta a cogliere tanto la pressione da scadenza, quanto la gioia dei fan per il rilascio. Per questo motivo, sebbene ogni puntata possa essere intesa come autoconclusiva e rappresentativa di un determinato momento della produzione del film, gli episodi formano un puzzle organico e completo di un viaggio all’interno dei magnifici Walt Disney Animation Studios a Burbank, California.
I Walt Disney Animation Studios sono a tutti gli effetti annoverabili tra i protagonisti della docuserie: si tratta del primo prodotto seriale girato al loro interno, consentendoci di sbirciare tra le sale riunioni, gli studi di registrazione, i corridoi tappezzati di illustrazioni e lettere dei fan o le disordinate postazioni degli animatori.
Rispetto ai lungometraggi, è necessario evidenziare che il target di riferimento di Frozen 2: Dietro le quinte è meno eterogeneo e più settoriale. Se i film hanno coinvolto indistintamente grandi e piccini, la docuserie parla a un pubblico più maturo, trattando temi delicati come la perdita dei propri cari, lo stress e la depressione causati dal mondo dello show biz, e le tendenze suicide, dalla testimonianza di una fan che confessa di aver trovato conforto nelle canzoni del primo film.
Ciononostante, la docuserie è fruibile anche da chi non è propriamente fan dei film di Frozen e desidera avvicinarsi al mondo della produzione di audiovisivi, per scoprire le fasi di lavorazione di un’idea cinematografica nell’ultimo anno prima del rilascio, dalle animazioni alla regia, dal doppiaggio alla composizione e registrazione dei brani.
In conclusione, Frozen 2: Dietro le quinte è da intendersi come una versione seriale e approfondita dei contenuti extra che narrano gli appunti di produzione che abbiamo spesso visto nei DVD e Blu-ray (o per i più nostalgici, delle videocassette interamente dedicate al cast dei lungometraggi Disney e Pixar), imperdibile per tutti i fan sfegatati di Frozen e gli appassionati dell’industria cinematografica.