Una giuria di intenditori e specialisti del beverage ne hanno apprezzato «l’intenso sapore di ginepro – si legge nella motivazione – miscelato con spezie orientali e agrumi del Mediterraneo». Bordiga produce questo liquore con un metodo artigianale, distillando in alambicchi in rame a fuoco di legna le bacche di ginepro selvatico, raccolte sulle Alpi Marittime. Il premio ha anche permesso all’azienda di Cuneo (fondata nel 1888, unica distilleria della Granda produttrice di Vermouth) una vendita di trentamila bottiglie di gin sul mercato della Gran Bretagna.
La storia inizia però a Torino nella seconda metà dell’Ottocento, dove il cav. Pietro Bordiga aveva un piccolo e famoso bar frequentato da illustri personaggi dell’epoca. Forte delle sue conoscenze in erboristeria e delle tecniche di estrazione degli oli essenziali, decide di aprire una distilleria: sceglie una città di montagna dove sia più semplice trovare le erbe per le sue creazioni.
Cuneo è il luogo ideale: in mezzo alle Alpi ed insieme ben collegata al capoluogo. Il primo stabilimento è in piazza del Seminario, in pieno centro,e pochi anni dopo si sposta sulla strada che porta ai monti, in via Valle Maira, sede ancora oggi della produzione Bordiga.
Nel corso degli anni l’azienda è cresciuta nelle tecnologie e nella capacità produttiva, ma ben poco è cambiato nella distillazione e nel metodo di lavoro. Ancora oggi in Bordiga si usa l’alambicco a fuoco di legna, ancora oggi i mastri distillatori controllano personalmente le erbe portate la sera dai raccoglitori manuali e la produzione risente come una volta delle stagioni e del clima.
In Bordiga le cose si fanno ancora per passione, amando la natura senza forzarla, cercando solo il buono e l’eccellenza, in ogni distillato.
Per fare un buon liquore, che soddisfi il palato, il corpo e la mente si deve innanzitutto partire dalle erbe migliori, dallo zucchero più fine e dall’alcol più puro, insieme all’acqua limpida delle Alpi ed alla loro sapiente unione. Più di un secolo di storia ed il lavoro di quattro generazioni di Bordiga hanno insegnato che la cura delle lavorazioni e le sperimentate metodologie non bastano per ottenere una bevanda che sia veramente ottima: ci vuole la passione nel proprio lavoro e la voglia di valorizzare la terra nella quale si vive ed i suoi frutti.
Da sempre i Bordiga hanno posto alla base delle loro produzioni la moltitudine di erbe, fiori, radici e piante che le montagne e le valli del cuneese mettevano a disposizione, dando vita nel corso degli anni ad una gamma di prodotti che racchiudono tutti i profumi, gli aromi e le fragranze alpine. Riscoprendo e reinventando le antiche ricette popolari, unendo l’amore per il proprio lavoro e la conoscenza del gusto e delle proprietà delle varie piante officinali e medicinali, sono oggi in grado di proporre liquori che coniugano un sapore antico alla genuinità delle lavorazioni artigianali.
La produzione e l’imbottigliamento avvengono tutte nello stabilimento di Cuneo, dove si opera ancora con alambicchi tradizionali e con il metodo a “bagno maria”, l’unico in grado di mantenere nel prodotto finito intatte le peculiarità delle erbe dalle quali deriva. Le tempistiche e le modalità sono quelle di un secolo fa, dettate dall’esigenza di ottenere liquori di elevata qualità e di gusto ottimo, sposate oggi ad un assoluta cura dell’igiene ed al rispetto delle normative europee. Le lavorazioni avvengono infatti nello stabilimento adeguato alle norme HCCP in serbatoidi acciaio.
Decine di erbe concorrono a far assumere ad un liquore le sue caratteristiche organolettiche, di ognuna di esse bisogna conoscere le peculiarità, le proprietà medicinali e i modi appropriati per trarne il massimo. Ognuna di esse richiede che i produttori vengano selezionati e di ognuna bisogna accertarsi della provenienza e delle zone di coltivazione o raccolta. Per questo la Bordiga intrattiene da anni stretti rapporti con i montanari delle valli cuneesi, che sono stati spesso seguiti ed indirizzati nelle coltivazioni di terre altrimenti destinate all’abbandono e che oggi rappresentano l’orgoglio della produzione di piante officinali piemontese in generale e della provincia di Cuneo in particolare.
Il Genepy, per esempio, che rappresenta l’elemento principale di uno dei più famosi liquori Bordiga, viene coltivato secondo metodologie del tutto naturali nei terreni montani delle valli Maira e Varaita e posto dagli stessi montanari ad essiccare all’ombra nelle baite, per essere successivamente portato nella fabbrica e posto in infusione. Oppure gli amari, frutto della sapiente unione di decine di erbe locali con essenze provenienti dal lontano oriente, come la china, od ancora i ratafià, liquori tradizionali della campagna, prodotti con una metodologia insieme semplice e delicata con frutta proveniente esclusivamente dalle rinomate piantagioni cuneesi, accuratamente selezionata e mondata dalle impurità. Il liquore che se ne ottiene è adatto a tutte le occasioni, ottimo per guarnire gelati o per rinfrescare le calde giornate estive.
La cura posta nella produzione richiede che la conservazione e l’estrazione delle essenze avvenga con metodi rigorosi, seguendo regole che sono andate via via affinandosie migliorando negli anni, e che permettono oggi alla Bordiga di trasferire nelle bevande tutte le caratteristiche organolettiche che le rendono uniche ed inimitabili.
Una frase cara ai Bordiga dice che loro fanno i liquori “partendo dall’erba”, convinti che solo così si possano preservare e sottolineare quei sapori tipici ed inconfondibili delle valli alpine.
Sapori antichi, che la quarta generazione di Bordiga, animata dallo stesso spirito del fondatore, ha portato nel terzo millennio, certa che le tradizioni e l’amore per il proprio lavoro possano sposarsi alla tecnologia ed al progresso, unendo il passato con il futuro.
Gin Bordiga Dry è uno dei pochissimi gin Small Batch interamente italiani, distillato in quantità limitate con l’alambicco di rame a fuoco di legna. Viene prodotto usando bacche di ginepro provenienti dalle Alpi Marittime.
Una piccola curiosità: le Alpi Occitane e Valli Occitane, splendido territorio al confine con la Francia, oltre ad essere splendidamente naturali, costellate di percorsi storici tra i monti e gli innumerevoli fortini militari ottocenteschi, sono ricche di buon cibo e buon vino e famose per la loro grande ospitalità turistica. Percorrendo queste valli si può giungere a Perosa Argentina piccolo villaggio ricco in passato di miniere di argento. qui nacque, in pochi sanno, il grande Fernandel o meglio il leggendario don Camillo, che francese non era, se non di adozione, ma piemontese e italiano.