In questi mesi si è parlato tanto del nuovo Call of Duty: Black Ops 4, del dualismo con Battlefied e, soprattutto, della tanto discussa modalità Battle Royale, esperienza di gioco che in questo periodo è molto ricercata, riproposta nello stile di Treyarch. La casa di sviluppo ha fatto una mossa davvero coraggiosa, ma perfettamente in linea con i gusti degli utenti fidelizzati COD. Il team ha escluso la campagna single player dal titolo, concentrando tutte le risorse nel creare dei contenuti online che possano coinvolgere i gusti di più utenti, proponendo così un prodotto ricco di diversità da prendere in considerazione. La chiave di lettura per analizzare al meglio questo capitolo della saga quindi la troviamo nella parola “divertimento”, ovvero la voglia di creare un’esperienza ludica che vada a coprire non solo il target di appartenenza, ma anche i giocatori ai quali essere coinvolti dall’online proprio non interessava. Come fare questo lavoro senza sfociare nel banale? Semplice, prendere quanto di buono fatto con la serie in questi ultimi anni e riproporlo in una nuova veste, tenendo in considerazione anche le esigenze di chi cerca della attività più classiche. Dunque, il nuovo Black Ops si presenta più in forma che mai, pronto a dare una sensibile svolta al brand.
Il futuro è vostro
Come detto in apertura, l’assenza di una campagna single player in Call of Duty: Black Ops 4 non è necessariamente una nota negativa, soprattutto se rimpiazzata a dovere con contenuti multigiocatore avvincenti. In questo paragrafo dunque ci andremo a soffermare proprio su questo tipo di aggiunte, così da avere le idee chiare fin da subito della proposta Treyarch. Per prima cosa è giusto dire che anche i fan che non cercano un approccio troppo profondo possono virare su modalità più classiche, anche se in linea con lo stile della saga, dunque ritmi alti e tanta velocità di azione. Niente esoscheletri super-potenziati, così da ridare un approccio più alla portata anche dei vecchi giocatori. Dunque anche grazie alla struttura delle mappe sviluppata da Treyarch vi troverete senza ombra di dubbio a vostro agio. Le location proposte sono ben 14, nessuna di loro troppo dispersiva e tutte facili da memorizzare. L’approccio sarà familiare e immediato, con voi che sarete immediatamente catapultati sul campo di guerra e dove ogni partita sarà resa unica grazie soprattutto alle caratteristiche dei vari scenari.
Da notare l’equilibrio degli scontri che la casa di sviluppo ha voluto donare tra le varie classi – nessuna avvantaggiata rispetto alle altre – così da spingere l’utente a spostarsi molto tra le mappe con ritmi di giochi sempre molto alti. Conoscere le ambientazioni sarà fondamentale per avere la meglio, per farlo ovviamente vi ci vorrà un po’ di pratica. Anche la minimappa ora è stata modificata: adesso non avrete più a disposizione la visuale generale, ma solo i nemici attivi e solo una porzione limitata intorno ai membri della squadra. Questo cambio di direzione potrebbe far storcere il naso a qualche utente, ma rende la tattica ancora più accentuata. La cura adesso non sarà più automatica, ma strettamente legata all’utilizzo di una skill dedicata che una volta sfruttata si ricaricherà nel tempo. Proprio qui è arrivato il momento di parlare delle abilità poiché, se alcune di esse si sposano perfettamente con lo stile di gioco di alcuni soldati, sfruttare al meglio queste meccaniche diventa complesso nel pirotecnico contesto a cui siete lasciati. L’introduzione di nuove specialità non fa altro che aumentare la profondità del gameplay e delle partite, così da donare anche un grande senso di cambiamento.
In alcune nuove modalità inserite con Call of Duty: Black Ops 4, come Control, dove dovrete o assumere o difendere il dominio di una determinata zona, dovrete valutare molto il vostro tipo di approccio e l’utilizzo su quale specialità scegliere. Dunque costruire un team equilibrato in grado di essere “coperto” sotto più ruoli, diventa fondamentale. In alcune tipologie di incontri il lavoro di squadra determinerà il successo o la sconfitta, quindi ponderate bene su tutte le scelte. Inoltre alcune vecchie modalità sono state rivoluzionate, così da renderle più dinamiche e divertenti. Invece, per quanto riguarda appunto le modalità più classiche, il sistema della classe resta invariato, con l’aggiunta però di uno slot aggiuntivo che donerà dei bonus al giocatore. Nonostante le mappe siano state create per non offrire vantaggi, ci è sembrato che questo non valga per le armi, ma siamo certi che la casa di sviluppo saprà correggere il tiro già nel prossimo futuro. Nonostante questa piccola sbavatura che non intacca minimamente la godibilità generale dell’esperienza, ci sentiamo di dire che l’intero pacchetto multiplayer -contornato da nuove e vecchie modalità – sia il più ricco mai fatto legato a un brand di Call of Duty.
Tutti contro tutti
La modalità Battleroyale in Call of Duty: Black Ops 4 è sicuramente fulcro dell’intera esperienza di gioco. Già grazie alla beta eravamo stati convinti dalla qualità di questa introduzione, ma adesso che abbiamo potuto mettere le mani sulla qualità finale del prodotto, non possiamo fare altro che confermare quanto di buono visto in precedenza. Quanto realizzato è il primo vero e proprio Battleroyale Tripla A presente sul mercato, dunque rappresenta una grande sfida con i pregi e i difetti che si porta dietro. Sebbene in generale l’attività non sia molto differente da altri titoli presenti in commercio, possiamo notare fin da subito che l’approccio sia indubbiamente quello della serie COD, così da restituire comunque al giocatore attimi molti intensi. Il risultato è quello di un’esperienza molto soddisfacente e divertente se giocata con l’ausilio di qualche amico, contrariamente però risulta poco ricercata se giocata in solitaria. Tuttavia la gigante mappa varia molto, contribuendo a diversificare i vari approcci a seconda delle necessità.
Trovare l’equipaggiamento più forte o più consono al proprio stile di gioco rappresenta indubbiamente un forte vantaggio, ma siamo sicuri che anche questo verrà migliorato prossimamente. Ad ora l’impressione è quella di una modalità ancora piuttosto acerba, ma sono limpidi anche gli sforzi di Treyarch di modellare la pelle dell’attività al proprio brand, per regalare ai giocatori una sorta di continuità sia nel gameplay che nelle dinamiche di azione. La software house però è stata chiara fin da subito, annunciando che Blackout sarà una funzione perennemente in evoluzione e che subirà continui aggiornamenti. Per raggiungere l’apice si ascolteranno principalmente i feedback della community, sempre molto disponibile nei confronti della società. Treyarch dunque sarà vicino ai giocatori, fornendo il supporto che meritano e si aspettano. Già l’aver incrementato a 100 il numero di utenti sulla mappa è un buon segnale, ma siamo sicuri che i primi eventi non si faranno attendere a lungo.
Qualcuno fermi gli zombie!
Ovviamente al sistema multiplayer di Call of Duty: Black Ops 4 sono state inserite anche diverse modalità incentrate sugli zombie, attività sempre molto richiesta da numerosissimi fan. Quest’anno principalmente avrete tre mappe molto differenti, una molto classica, due invece profondamente legate da un filone narrativo. La casa di sviluppo aveva promesso una modalità zombie ricca di novità e così è stato, visto che le nuove sfide saranno in grado di soddisfare il palato di qualunque tipo di giocatore. Arena da gladiatori, richiami storici e tanto altro: l’offerta ludica da questo punto di vista è davvero impressionante e vi garantirà tantissime ore di divertimento. Nel corso del gioco vi ritroverete ad abbattere campioni, risolvere enigmi di diversa natura e trovarvi invischiati in situazioni davvero folli. I fan degli zombie hanno sempre criticato un’eccessiva ripetitività, ma quest’anno avrete a disposizione una longevità tale che per annoiarvi ce ne vorrà davvero molto. Infatti, adesso sarete anche stimolati ad andare avanti grazie a un sistema di progressione e alla possibilità di scegliere i vari scenari, anche in base alle vostre abilità.
Il mix che si viene a creare da armi, potenziamenti, bonus e altre implementazioni, rende Call of Duty: Black Ops 4 davvero epico a tratti, visto che le vostre abilità e la vostra mira saranno decisive per rimanere in vita o recuperare un alleato caduto. Anche in questo caso la collaborazione sarà fondamentale per avere la meglio, ma a rendere unico il tutto è una sorta di narrativa che vi verrà spiegata proprio dai vari personaggi che controllerete. Le partite poi in alcuni casi possono essere anche personalizzate, così da essere avvicinate anche dai giocatori meno pratici. Adesso è totalmente impensabile definire l’offerta zombie come una semplice modalità di accompagnamento, ma rappresenta a tutti gli effetti un’alternativa all’altezza all’interno dell’esperienza di gioco offerta da Activision. Siamo in attesa di vedere come il tutto verrà sostenuto anche nei mesi a seguire.
Reload
Il comparto tecnico del nuovo Call of Duty: Black Ops 4 è perfettamente in linea con quanto fatto in precedenza, dunque sempre valido anche se non esente da qualche piccolo difetto, che non incide però sulla giocabilità complessiva del prodotto. La grafica dunque resta pulita per gli standard odierni, ma non rappresenta in nessun caso una sorta di rivoluzione. Gli fps girano tranquillamente a 60, anche se in alcune partite, specialmente a in modalità Blackout, qualche cedimento è ben visibile a occhio nudo. In conclusione possiamo dire con certezza che Call of Duty: Black Ops 4 rappresenta un vero e proprio passo in avanti per la serie, pronta a esplodere con un numero di contenuti tale da far venire i capelli bianchi a tutti i competitor. Treyarch quest’anno ci va giù pesante, andando incontro alle esigenze ludiche di tutti gli utenti e non lasciando nulla al caso. Blackout rappresenta ancora un’incognita, ma se verrà sostenuta dovere, così come il pacchetto generale, tra qualche mese potrà diventare a mani basse la punta di diamante dell’intero prodotto.