Inutile dirlo, il 2018 è stato indubbiamente l’anno dei Battle Royale. Li abbiamo visti in tutte le salse e anche Industry Games ha deciso di cavalcare la stessa onda pubblicando Zeus’ Battlegrounds, che è attualmente in fase di Accesso Anticipato su Steam e che abbiamo largamente provato nell’ultimo periodo. Riuscirà questo nuovo titolo a raggiungere l’Olimpo dei Battle Royale?
Al cospetto di Zeus
Zeus’ Battlegrounds è, come anticipato prima, un semplicissimo Battle Royale. A differenziarlo dall’enorme massa di titoli di questo genere è l’ambientazione e il plot di partenza. Infatti, l’isola su cui andremo a sfidare altri 99 utenti – come in tutti i titoli a cui è ispirato – contiene al suo interno vari elementi che riportano all’Antica Grecia, a cominciare dalla lobby, che è rappresentata da un piccolo tempio che fluttua al di sopra dell’area di gioco e che vede la presenza di Zeus, padre di tutti gli dei. Una volta che la partita sarà cominciata, bisognerà lanciarsi dalla piattaforma. Nell’istante in cui salteremo giù, il nostro personaggio prenderà le sembianze di un meteorite e che tornerà alla normalità una volta atterrati. È proprio con l’atterraggio che inizia il vero gioco. Come in qualsiasi Battle Royale sarà nostro dover procurarci le armi e le armature sparse per tutta la mappa, che ci aiuteranno a combattere i nostri nemici e a impressionare Zeus.
A proposito di mappa, questa è davvero enorme e, come detto in precedenza, riprende vari elementi greci e riporta alcuni monumenti classici, come templi o teatri, che possono essere esplorati e che, nella maggior parte dei casi, contengono ricchi bottini. Inoltre, data la grandezza della mappa, gli sviluppatori hanno intelligentemente implementato cavalli e carrozze. Parlando invece dell’attrezzatura, in particolare dell’armatura, essa è personalizzabile e sbloccabile completando il Pass Stagionale, attraverso il raggiungimento dei vari livelli fino a un massimo di 50. Queste personalizzazioni non vanno ad intaccare il gameplay, ma si occupano di una mera componente estetica. Inoltre, gli oggetti sono divisi in 3 categorie: Comune, Raro ed Epico.
Battle Royale a distanza ravvicinata
Parliamo ora dell’aspetto più particolare di Zeus’ Battlegrounds. Esso, infatti, a differenza dei più famosi Fortnite di Epic Games o PlayerUnknown’s Battlegrounds di Bluehole, non incentra il proprio gameplay sulle armi da fuoco, ma in piena coerenza con quella che è l’ambientazione del titolo, si basa principalmente sul combattimento in mischia. A farla da padrone sono quindi spade e scudi. Infatti, il nostro personaggio potrà imbracciare fino a tre armi armi contemporaneamente, le cui varie tipologie sono: spada, ascia, martello, daga e staffa. Come anticipato prima, inoltre, è possibile equipaggiare uno scudo. Non è però finita qui: è infatti presente anche la possibilità di utilizzare alcune tipologie di armi a lunga distanza, quali arco e balestra, che però sono piuttosto lente e vi faranno prediligere il combattimento corpo a corpo. Infine, sono presenti gli incantesimi, che funzionano come delle moderne granate e possono provocare particolari malus agli avversari. È inoltre possibile trovare alcune pozioni in grado di rigenerare la salute, donare un’incredibile velocità e così via.
Passiamo però ai vari aspetti negativi del titolo che, purtroppo, non sono pochi. Zeus’ Battlegrounds non giova sicuramente di un comparto tecnico all’altezza degli altri titoli a cui concorre e le animazioni risultano parecchio legnose. Come se non bastasse, i modelli tridimensionali peccano da diversi punti di vista e non raggiungono gli standard odierni. A tutto ciò si aggiungono effetti particellari orribili e un comparto sonoro non adatto.
In conclusione, Zeus’ Battlegrounds è un buon titolo che però non brilla particolarmente e, anzi, pecca in alcuni punti, quali il comparto grafico e sonoro. Ha però dalla sua un buon sistema di combattimento e un’ottima ambientazione che, con qualche accorgimento in più, potrebbero davvero riuscire a portare il titolo di Industry Games nell’Olimpo dei Battle Royale.