NieR: Automata è stato uno dei giochi più acclamati dello scorso anno, il quale è riuscito a far appassionare migliaia di giocatori grazie al suo gameplay e alla sua narrativa. Nel corso dei GDC 2018, la giornalista videoludica Julie Muncy ha avuto l’occasione di intervistare il direttore del gioco, Yoko Taro, ponendogli delle domande relative proprio alla sua ultima grande opera. In particolare, è stato chiesto perché sul finale fosse stato più speranzoso rispetto ai precedenti giochi da lui ideati. Ecco il commento riportato da Muncy alla risposta di Yoko Taro:
Taro ha detto che quando ha iniziato a produrre giochi, pensava che personaggi come Caim, che uccidono così tanto, non meritassero una fine felice, non sarebbe proprio appropriato. Ma con 2B e 9S ha pensato che loro siano state bloccate in questo ciclo di uccisioni, morte e rinascite per così tanto tempo che sono già state punite abbastanza. Ha detto che meritavano di essere perdonate, di essere purificate dai loro peccati.