Xbox Series X: ecco il motivo della scelta di questo nome

Il motivo per cui la nuova console di Microsoft si chiamerà Xbox Series X è molto semplice. Ecco spiegato la scelta del nome da parte di Phil Spencer:

Andrea Ferri
Di Andrea Ferri News Lettura da 2 minuti

La nuova console Microsoft, fresca di annuncio durante i The Game Awards 2019, ha fatto e sta facendo parlare molto di sé per una serie di svariati motivi: la forma decisamente controversa da tutte le altre console (qui la scelta del nuovo design), il posizionamento verticale (ma ricordiamo che sarà possibile metterla anche in orizzontale), il volume della stessa e anche la scelta del nome che andremo a vedere più nel dettaglio proprio adesso.

Xbox Scarlett, da ora in poi, si chiamerà Xbox Series X. La nuova macchina di Microsoft propone dunque un nome che lascia spazio al futuro, così come ammette lo stesso Phil Spencer, aggiungendo quella “s” finale alla parola “Series” che consente, alla casa di Redmond, l’opportunità di realizzare altre console di gioco, sempre della stessa famiglia, senza però dover ripensare a un nome da dare. Siamo ormai tutti abituati a vedere durante il ciclo vitale di una console almeno un restyling e, con l’ottava generazione, anche delle versioni più performanti proprio come Xbox One X e PlayStation 4 Pro.

La mossa da parte di Microsoft è molto sensata, soprattutto se pensiamo che da diverso tempo si vocifera un lancio di due versioni della nuova console, quelle che venivano chiamate “Anaconda“, la più performante, e “Lockhart“, la sorella minore dal costo più basso. In futuro, qualora Microsoft decida di attuare questa politica o di realizzarne una diversa avrà dunque l’opportunità di cambiare solamente una lettera alla “serie” di console.

Ricordiamo inoltre che Xbox Series X sarà in grado di leggere ogni gioco delle passate generazioni a cominciare dal primo modello uscito ormai ben diciassette anni fa. Tutto ciò sarà possibile durante il periodo natalizio del 2020, finestra di lancio nel quale verrà lanciata la nuova console.

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Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!