Stando a una recente intervista su GQ, il servizio Xbox Game pass era stato inizialmente pensato per il noleggio dei giochi, in una maniera simile a come già faceva Netflix in quegli anni. Tale retroscena è stato svelato direttamente da Sarah Bond, a capo dell’ecosistema di giochi di Microsoft.
Mentre ogni mese continuano ad arrivare novità riguardo ai giochi presenti, tra cui anche un tanto atteso titolo, si scopre ora che inizialmente il famoso servizio Xbox Game Pass doveva noleggiare i giochi, invece di permettere di tenerli direttamente sul proprio account. Nel corso dell’intervista si evidenziano anche le difficoltà riscontrate, specialmente per i possibili guadagni.
La stessa Bond afferma che «qualcosa come il 75% delle entrate di un gioco veniva fanno nei primi due mesi di lancio, mentre oggi è distribuito su due anni», mettendo in chiaro come i profitti non siano del tutto immediati. Proprio per questo motivo moltissimi publisher erano contrari a tale idea, ipotizzando che avrebbero andato a perderci finanziariamente.
Per riuscire a convincerli, il progetto Arches, nome originale prima di Xbox Game Pass, decise di puntare a titoli più vecchi, così da poter ridurre al minimo le perdite economiche di un gioco che sarebbe uscito. Lanciato ufficialmente a giugno del 2017, il servizio è velocemente diventato uno dei punti centrali di Microsoft, con utenti sempre in crescita, tranne per l’ultimo periodo.
Xbox Game Pass was originally designed to be a rental service, Microsoft has revealed.https://t.co/Zv73M0fFjs pic.twitter.com/8jWSvDHKQK
— VGC (@VGC_News) November 15, 2021
L’idea iniziale di utilizzare Xbox Game Pass come servizio per il noleggio di giochi è stata fortunatamente messa da parte, dando spazio a tantissimi sviluppatori, grandi e piccoli, per pubblicare i loro giochi e farli arrivare al grande pubblico. Tutt’ora il servizio vanta cifre incredibili, che non sembrano davvero voler diminuire, vista anche l’integrazione con xCloud.
È infatti ora possibile poter accedere alla libreria di giochi da dispositivi mobili, azzerando del tutto la barriera tra l’uscita di un gioco e l’arrivo direttamente sulla nostra console, utilizzando internet.