Nell’estate del 2017, Microsoft ha fatto una scommessa ambiziosa lanciando l’Xbox: Game Pass, un servizio in abbonamento che permette l’accesso ad una libreria digitale di cento giochi al costo di dieci euro al mese circa. Tale libreria contiene anche le esclusive più celebri di Microsoft, tra le quali Halo, Gears of War e Forza Motorsport.
La strategia Microsoft, secondo quanto affermato dall’insider Ben Gilbert, ha riequilibrato la “console war” tra Xbox e PlayStation. Se da un lato la console Sony è nettamente in vantaggio per numero di console vendute, per quanto concerne i servizi in abbonamento Microsoft è di gran lunga più avanti.
Il servizio Playstation Now attualmente conta oltre 2,2 milioni di abbonati ad aprile 2020, che equivale al meno del 2% dei possessori di una PlayStation 4. L’Xbox: Game Pass, invece, ha raggiunto gli oltre 10 milioni di abbonati. Stando così le cose, pare che attualmente Microsoft non sia interessata alla guerra con Sony per quanto concerne la vendita delle console, ma che sia interessata unicamente a vendere il proprio servizio indipendentemente da dove l’utente lo acquisti. I veri avversari di Microsoft, quindi, sarebbero altri:
Microsoft ha volutamente iniziato a disinteressarsi del numero di console vendute, puntando ai servizi in abbonamento come il Game Pass. Finché paghi per i suoi servizi, a Microsoft non interessa che tu lo faccia su Xbox, PC o smartphone. La divisione Xbox di Microsoft sente invece la minaccia di Google e Amazon a causa di una sola parola: streaming.