E così ci affacciamo finalmente a quello che essendo munito di licenze ufficiali, dovrebbe rappresentare uno dei migliori titoli rallystici di questa generazione. Il titolo è stato sviluppato da Kylotonn, mentre la distribuzione è stata affidata al colosso Ubisoft. Sarà opportunamente così? In effetti le attese e le aspettative per WRC 5 sono alquanto marcate (non le pretese, attenzione). Analizziamo dunque insieme ciò che ci si presenta davanti con questo titolo!
Are you ready? Hey? Are you ready for this?
(spero abbiate colto la citazione) Chi sarà il prossimo a mangiare la polvere? In primo luogo sarete voi a deciderlo senza problemi, dato che l’interfaccia iniziale è tra le più semplici e spoglie mai viste, ma per fortuna di una chiarezza perfetta. Le modalità che saranno disponibili in solitaria sono la tappa veloce (dove potremo usare tutti i veicoli e correre su qualsiasi tracciato), Rally rapido (stesso criterio, ma percorreremo le tappe di un rally a nostra scelta) Scuola di Rally (una modalità di allenamento dove imparare a giocare) ed il cuore del titolo in single player: la modalità Carriera.
Riguardo questa c’è da dire abbastanza, perché come ci si aspettava presenta svariati pro e contro. La prima caratteristica che fa storcere il naso si presenta non appena inizieremo: la personalizzazione del nostro pilota si limita a sceglierne il nome, il cognome, la nazionalità, e la voce del nostro navigatore (maschile o femminile), fine. Non appena creeremo il nostro pilota, ci spiegheranno che in questo titolo vige la meritocrazia, ovvero per salire di categoria dovremo meritarcelo. Dopo un piccolissimo test drive ci troveremo a firmare un contratto, ed entreremo a far parte della categoria J WRC (Junior). Col passare del tempo e con i risultati riusciremo ad arrivare prima alla WRC2 e finalmente alla WRC. Ricordiamo che il videogioco è ufficiale, e possiede tutte le licenze. Particolarità gradite nella carriera, sono il morale dei meccanici che migliora con i buoni risultati (che influisce molto sul tempo impiegato da loro per riparare le nostre vetture), e la possibilità di settare a nostro piacimento l’automobile nelle due categorie maggiori.
Da dove cominciamo?
In effetti il comparto tecnico poteva essere curato in modo migliore, e di certo facendo la somma di ciò che andrò ad elencare ci rendiamo conto che siamo solo ad un buon punto di partenza. Per prima cosa parliamo della guida: abbiamo avuto modo di provare il gioco sia con volante e pedali, sia ovviamente con pad. Il titolo con il volante risponde decisamente meglio anche su console, mentre i controlli con il pad sono buoni, ma non eccellenti (personalmente ho trovato alcuni problemi con il freno a mano).
L’esperienza di guida è minata da vari fattori, quali meteo e terreno, ma anche dai danneggiamenti che riporteremo alla nostra automobile. Coerenti e maledettamente fastidiosi, sono uno degli aspetti meglio riusciti in WRC 5. Spacchiamo il cambio? Correremo tutto il resto della tappa e della giornata in terza marcia… ovvero con velocità limitata, accelerazione da fermo quasi nulla, e impossibilità di ingranare la retro. Spacchiamo lo sterzo? Provate a far andare l’auto dritta, se ci riuscite. Gli altri potete immaginarli… (Gomme, Freni, Sospensioni, Carrozzeria, Motore, Radio).
Citazione doverosa, purtroppo in negativo, va fatta alla fisica del gioco. La fisica di questo titolo rallystico è senza dubbio innaturale, sia per quanto riguarda le collisioni con oggetti e vegetazione, sia per quanto riguarda il sollevamento da terra durante un salto o un rilievo che mette l’auto su due ruote. Le staccionate? Più resistenti di una fortezza, anche se le colpisci a tutta velocità.
Chi ha spento la luce?
Parlando di grafica, non c’è nulla di eccezionale. Potremmo definirla di medio livello insomma, ma con gravi pecche a livello di frame rate, che è freezato a 30fps e con cali spesso marcati. La risoluzione a 1080p rende bene sulle vetture, ma si nota chiaramente che a livello particellare (specialmente su sabbia e ghiaia) il motore grafico utilizzato è abbastanza datato, un cross gen che riesce a fornire un prodotto come accennavamo poco fa di media qualità (non proprio adatto alle console next-gen). Abbastanza meglio le performance su PC, ma che comunque non propongono il meglio del momento.
Sottolineiamo la varietà di ambientazioni che ci è fornita dai 13 rally disponibili con tappe diverse ognuno, che tutto sommato sono riproposte in modo gradevole. Altre chicche che comunque fanno ben volere il titolo, sono la varietà del meteo (determinante anche per il gameplay), e le corse in notturna (durante le quali la visibilità è drasticamente bassa).
Virgilio robotico
Purtroppo il comparto sonoro del titolo è uno dei punti peggiori da toccare. Tralasciando la parte effettistica riprodotta discretamente sia per i motori sia per collisioni e tifo dalle transenne, il resto è abbastanza deludente. La colonna sonora è praticamente limitata al menù principale, e non ci sono tracce audio che per esempio passano in sottofondo durante le parti out of car della carriera (riparazioni, classifiche, eccetera…).
Ma il punto focale dove il gioco dovrà essere per forza di cose migliorato, sono le voci dei navigatori. Per quanto siano eccellentemente precise, rapide e puntuali le istruzioni che arrivano prima delle curve o di un pericolo, il mixaggio audio delle voci è senza dubbio pessimo. Voci frammentate e riproposte malissimo a livello fonetico sia per l’uomo sia per la donna (nel primo, addirittura sembra quasi stia parlando un robot). Altra cosa certamente da patchare, è che in molti casi (specialmente a carrozzeria danneggiata, dunque con il portabagagli ballonzolante ad esempio) il navigatore si lamenti continuamente di collisioni MAI avvenute… “stai bene?”, “ahia!”, “è stato rischioso”.
Ed ora, a noi due mondo!
La modalità multiplayer del titolo è buona, ma manca la ciliegina sulla torta: purtroppo a parte le singole tappe, ed alcune interessanti sfide cadenzate a livello mondiale, non c’è il campionato online. Mancanza dello sviluppatore o blocco imposto dalla licenza ufficiale? Probabilmente la seconda, dato che sarebbe stata la parte più interessante ed adrenalinica del gioco in caso fosse stato possibile implementarla. A livello di gameplay è funzionale ma anche fastidioso: correremo infatti contro le ghost cars dei nostri avversari, e saranno veramente una spina nel fianco a livello di distrazione e di traiettoria (specialmente se con difficoltà di connessione). Alcuni problemi ed errori sono stati riscontrati durante il caricamento di alcune gare, che fa crashare il gioco, probabilmente nulla di grave che verrà risolto presto.