World to the West Recensione

Deniz "KHmaster" Septar
Di Deniz "KHmaster" Septar Recensioni Lettura da 6 minuti

Dopo il successo di Teslagrad, il platform indipendente che nella scorsa generazione di console ha appassionato milioni di giocatori, lo studio norvegese Rain Games ha deciso di dare un seguito a questa bellissima avventura, trasformandola però in un action/puzzle game con visuale isometrica. Ed è così che nasce World to the West, secondo capitolo di questa serie disponibile per PC, PlayStation 4, Xbox One e Wii U. Ma andiamo a scoprirlo assieme!

La veggente, colei che sa!

World to the West è il seguito del famoso Teslagrad: questo titolo presenta molteplici riferimenti al precedente capitolo della serie, ma permette allo stesso tempo ai nuovi giocatori che si approcciano per la prima volta a questo franchise di godere appieno della trama di gioco.

La narrazione di questo nuovo prodotto sviluppato da Rain Games colpisce da subito, e ci porterà a vestire i panni della giovane teslamante Lumina, figlia del protagonista di Teslagrad. Il popolo dei teslamanti è in grado di usare dei portali che permettono loro di teletrasportarsi in diversi luoghi, ed è tramite uno di questi portali che ha inizio la nostra avventura: a causa di un incidente saremo infatti teletrasportati in un luogo e in un tempo a noi ignoto. Ma sarà tutta opera del destino? Doveva andare così per forza, o è stato solo un incidente? Queste saranno solo alcune delle domande che vi farete una volta incontrata la misteriosa Veggente, il cui unico scopo è quello di riunire i prescelti dell’antica leggenda. Lumina non sarà però l’unica ad essere condotta al tempio. Infatti, andando avanti con la storia dovrete impersonare Knaus, il piccolo orfanello ribelle costretto a scavare in miniera per sedici ore al giorno, Teri, l’avventuriera senza paura che si guadagna da vivere prestando i suoi servigi e la sua abilità a ricchi mecenati e il baffuto, potente e muscolo Lord Clonington. Sarete proprio voi a condurli dalla veggente, riunendo così sotto lo stesso tetto i quattro predestinati della leggenda.

 

L’unione fa la forza

Come detto precedentemente, in World to the West saremo posti alla guida dei quattro valorosi prescelti che, per sopravvivere e raggiungere i proprio scopi in questo mondo pieno di insidie e di enigmi da risolvere, saranno costretti a collaborare sfruttando le proprie abilità uniche. Infatti, durante il gioco, ognuno dei personaggi non potrà proseguire la propria avventura senza l’aiuto dei propri compagni e delle loro abilità innate: per esempio, Lumina sarà in grado di incanalare energia e sprigionarla dalla propria bacchetta per sconfiggere i nemici e azionare speciali interruttori; potrà inoltre utilizzare i propri poteri per teletrasportarsi a brevi distanze. Teri sarà in grado di controllare le azioni dei mostri e far fare loro tutto ciò che vuole grazie ad un antichissimo manufatto. Lord Clonington con la sua forza bruta sarà in grado di farsi strada anche su percorsi ostruiti e potrà abbattere qualsiasi nemico. Invece il piccolo Knaus,  grazie alle sue piccole dimensioni, sarà in grado di attraversare piccoli cunicoli, di passare inosservato dai nemici scavando sottoterra e di scivolare su qualsiasi superficie grazie ai suoi pattini speciali. A conti fatti ogni personaggio compenserà le mancanze e i punti deboli degli altri membri, creando così un gruppo invincibile. Serviranno infatti tutte le loro abilità e tutto il vostro ingegno per sbloccare i vari passaggi segreti, sconfiggere nemici e boss, risolvere enigmi e tanto altro ancora.

Lasciati trascinare

World to the West vi trasporta all’interno di ambientazioni che ben si differenziano tra loro, regalandovi atmosfere davvero uniche; la vostra avventura vi porterà all’esplorazione di luoghi presenti sia in superficie che nel sottosuolo e vi permetterà di attraversare un’ampia selezione di paesaggi che varieranno dalle fredde e innevate zone montuose ad altre più calde e ricche di manti erbosi. Fin qui tutto bene, ma anche questo gioco ha i suoi difetti. Nonostante ogni nemico abbia un design unico nel suo genere c’è una cosa che li accomuna: la pochezza dell’intelligenza artificiale. I nemici infatti agiranno sempre in modo molto prevedibile e proprio per questo sarete in grado di sconfiggerli senza grosse difficoltà.

Graficamente il titolo è piacevole, ma di certo non eccelso e la sua caratterizzazione lo rende un po’ anonimo rispetto ad altri giochi del suo genere. Di sicuro World to the West ha degli ottimi spunti, ma siamo sicuri che si potesse fare qualcosina di più a livello di design. Tutt’altra storia invece sono le colonne sonore che ci accompagneranno per tutto il corso della nostra storia. Le musiche, infatti, cambieranno a seconda della locazione o dei nemici che ci troveremo ad affrontare e ci trasporteranno completamente all’interno del gioco, aumentandone esponenzialmente la sua immersività e la sua godibilità (l’effetto sarà ancora più intenso grazie all’utilizzo di un paio di buone cuffie).

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Nato con il GameBoy Color e la PlayStation 1, cresciuto con ogni console fino ad oggi. Un nostalgico dei più vecchi titoli e un grande appassionato delle innovazioni. Divide la sua vita da gamer tra: WoW, FPS, Adventure e gli Indie.