Il mondo dei giochi horror è tanto affascinante quanto enigmatico, un cocktail di mistero, adrenalina, situazioni sgradevoli e malsane, e ovviamente… paura. Quest’ultima tuttavia è una cosa estremamente soggettiva, e allo stesso tempo l’ago della bilancia che può far sì che un titolo possa venir apprezzato o meno dal pubblico. Uno degli espedienti più comuni è il jumpscare (ovvero l’essere colto di sorpresa da un’immagine e/o un forte rumore), mentre un altro – che non necessariamente è legato alla paura – è quello di riproporre tematiche o riferimenti alle grandi glorie del genere. World of Horror, di cui vi parliamo in questa recensione, fa proprio parte di questa categoria, e prende spunto da mostri sacri del panorama horror scritto quali H.P. Lovecraft e Junji Ito.

La sua rinascita è vicina…

World of Horror è un titolo particolare in tutto e per tutto, ma procediamo per gradi. A inizio gioco vi sarà chiesto come personalizzare il look del vostro schermo, se a 1 Bit o a 2 Bit, e con una grande varietà di palette di colori e modalità per il display a disposizione. Questa scelta, oltre che ad essere buona per la personalizzazione, è stata anche fondamentale per mantenere pure e retrò le vibes date dal gioco, in combo anche con la volontà di ricreare i corposi richiami allo stile del maestro dell’orrore giapponese Junji Ito.

All’interno del gioco ci troveremo ad indagare su diversi inquietanti misteri che stanno colpendo uno dopo l’altro la tranquilla cittadina costiera giapponese chiamata Shiokawa, nel “198X”, una cittadina dove la nostra vita sarà continuamente in pericolo. Davanti a un pendio, un alto faro si staglia sul mare, ma purtroppo per accedervi avremo bisogno di ben 5 chiavi. Cosa sta accadendo in questo faro? Beh… potete già immaginarlo.

L’orrore con cui abbiamo a che fare in World of horror è un misto dei classici giapponesi, e del già citato immaginario di H.P. Lovecraft, che sarà presente in pompa magna sia con gli Antichi Dei, sia con diversi degli abomini che incontreremo, o in alcune situazioni che ci troveremo a risolvere. Ma come si svolge il gioco?

Riscaldamento

Quando selezioneremo il tipo di partita, potremo farlo in diversi modi. Togliendo il singolo mistero che farà da tutorial, potremo riscaldarci con un mistero di livello medio, già preimpostato, o creare delle partite personalizzate. In queste, noi stessi sceglieremo il nostro protagonista (tra i diversi presenti, ognuno con statistiche, bonus e malus differenti), il Dio Antico il cui potere avrà effetto all’interno della partita (ebbene sì, proprio colui che sta per essere risvegliato con un rituale nel faro), il livello di difficoltà (alcuni che definire impegnativi è un eufemismo; la difficoltà si manifesterà in più modi), il background, e altre piccole cose (ma tutte fondamentali).

World of Horror

I più temerari potranno scegliere se fare tutto in modo completamente randomico, oppure cimentarsi nella modalità “Challenge”, dove saranno presenti delle sfide già create dagli sviluppatori, in cui dovremo sopravvivere in determinate situazioni con dei malus specifici aggiuntivi. Sappiatelo, scampare alla morte del vostro giocatore sarà un’impresa molto complicata… anche perché lo sarà già molto anche nelle modalità classiche.

C’è davvero speranza?

Di preciso World of Horror si pone come un gioco di ruolo molto particolare, che alterna delle fasi punta e clicca a dei menù testuali. Inoltre eventi e scene sono interamente illustrate, alcune mi modo fisso e altre in modo dinamico. Il nostro compito sarà come detto ottenere 5 chiavi per aprire il faro, e ne otterremo una ad ogni mistero che risolveremo. Dentro alla nostra sicura (forse) dimora potremo scegliere da quale dei cinque disponibili partire, per poi proseguire con gli altri. Se state pensando che una volta terminato il primo, continueremo con i punti vita e la sanità mentale che ci sono rimasti… state pensando bene. Sarà quindi vitale cercare di subire meno danni possibile, e di recuperare quando ne avremo modo.

Tutte le nostre indagini ci metteranno a dura prova: in alcuni casi le nostre scelte ci faranno guadagnare qualcosina, ma per il resto saranno spesso delle prove da superare (automatiche) in base ai nostri valori di Forza, Destrezza, Conoscenza e così via. Non c’è bisogno di dire che ne fallirete molti (oh, se fallirete…) e che la fortuna giocherà una grossa parte.

World of Horror

Potremo anche acquistare o trovare oggetti, armi da equipaggiare, trinket che ci saranno d’aiuto, ma anche delle magie da effettuare (a caro prezzo). Ovviamente potremo ance essere maledetti, infortunati, e avere dalla nostra le peggiori disgrazie possibili (e anche quelle che proprio non riuscireste a immaginare).

I misteri

Indagare sui misteri sarà la parte centrale del gioco. Questi saranno presentati in una bacheca a casa vostra, con tanto di descrizione preliminare e lista dei finali già ottenuti in precedenti playthrough (ogni mistero può averne 2 o più differenti). I misteri saranno casuali: ne sono presenti parecchi all’interno del gioco, e vederne capitare qualcuno che avete già giocato vi darà un’idea di quello che vi aspetta, cosa che può rivelarsi fondamentale per subire meno colpi possibili.

World of Horror

La storia varia di mistero in mistero, e fatevi dire che ognuno di essi è intrigante e interessante, ma soprattutto inquietante e raccapricciante per motivi peculiari. Passeremo dallo scoprire le terribili conseguenze di un rituale finito male a delle misteriose larve in un barattolo, da una veglia funebre a dir poco sinistra a un villaggio in festa dove non tutto sembra proprio a posto…

La cosa fondamentale, è che tra personaggi, storie e situazioni, il livello della fascinazione è sempre altissimo, ed è uno dei pregi più grandi di World of Horror.

La comprensione… e la paura

Fin ora sono molti i punti a favore, ma è bene passare un attimo dai punti meno gradevoli del gioco, che riguardano il sistema di combattimento, i menù, e la lingua.

World of Horror

World of Horror si avvale di menù molto particolari: col fascino della cornice di una TV a tubo catodico intorno alla schermata di gioco, le nostre avventure avranno molto da farci leggere: il fatto è che ogni mistero avrà le sue peculiarità, e i posti da esplorare, o le cose da indagare, saranno sempre in posti diversi o rappresentati in modo differente. Questo crea un po’ di confusione, ma è anche affascinante. Il fascino viene meno però sui menù più “fissi”, come quello del giocatore a destra (dove sfogliare tutte le pagine tra status, compagni di viaggio acquisiti, inventario etc), o quello che dovremo gestire durante i combattimenti. Non esageriamo se vi diciamo che tali menù sono abbastanza intricati, ed è facile non capire cosa si può fare, e se sì, come.

Mettiamoci anche che in tutto ciò non aiuta affatto la lingua inglese (l’unica di cui possiamo fruire che non sia asiatica), che nonostante per quasi la totalità del titolo sia chiara e semplice, in alcune scene compie degli strafalcioni che potrebbero farci compiere la scelta sbagliata (e vi abbiamo già spiegato il peso di queste scelte).

World of Horror

Parlando infine della paura, questa dipende tutta da voi. Non ci saranno molti jumpscare, né tanto meno delle situazioni in cui dovrete andare di fretta: le scene dinamiche saranno poche, e i combattimenti stessi saranno gestiti a turni, quindi avrete tutto il tempo per pensare di cui necessitate. La paura in sé verrà quindi solo dal contesto, dalle disturbanti storie che leggerete, dalle raccapriccianti immagini, e soprattutto da quanto voi stessi riuscirete a farvi coinvolgere.

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World of Horror

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World of Horror è un titolo senza dubbio affascinante, ma che per essere apprezzato necessita sia di qualche ora di allenamento, sia di pazienza e di comprensione. Stiamo parlando di un titolo molto punitivo, che metterà alla prova il vostro giudizio e i vostri nervi. Gli amanti dell'horror avranno decisamente di che gioire tra le malsane immagini e le oscure situazioni che vivranno, e si sente tutta l'influenza dei grandi nomi di Ito e Lovecraft. Peccato per una poca chiarezza dei menù, una confusione che rischia di far perdere coraggio ai giocatori più difficili da convincere.

PRO
  • Un grado di sfida eccellente e personalizzabile
  • Il fascino dei Grandi Antichi e dello stile Ito
  • Ogni partita sarà diversa dalle altre
CONTRO
  • Non proprio intuitivo nelle meccaniche
  • I singoli eventi tendono a ripetersi
Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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