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Withering Rooms – Recensione, un incubo che si ripete

Withering Rooms è un gioco molto creativo realizzato dagli sviluppatori di Moonless Formless. Il titolo prende elementi che hanno reso grande il genere survival horror e li unisce a quelli classici dei giochi di ruolo, così da creare qualcosa di talmente unico che lo rende quasi speciale (soprattutto in questo periodo, visto che è diventato sempre più difficile vedere delle novità così realizzate dagli sviluppatori di tripla A). Ma l’idea funziona anche col gameplay? Scopritelo insieme a noi con la recensione di Withering Rooms. 

Un incubo vittoriano

Nightingale è la ragazza protagonista di Withering Rooms, che si trova bloccata in una casa in stile vittoriano, una trappola che è solo l’inizio del suo incubo. L’obiettivo della giovane sarà quello di riuscire a trovare una via d’uscita da questo posto, che sembra avere corridoi infiniti tra nemici che vogliono farla fuori. 

Nonostante sia una storia abbastanza sempliciotta, riesce a tenere incollati allo schermo dall’inizio alla fine. Questo perché gli sviluppatori sfruttano elementi classici del racconto per riuscire ad avere una narrativa vincente, anche se la cosa che convince di più è chiaramente il gameplay. 

I classici reinventati

Viste la trama e la natura horror di Withering Rooms, potrebbe sembrare che si tratti di un classico gioco horror come Resident Evil o Silent Hill, ma in realtà si tratta di un roguelike a scorrimento orizzontale che ha un’identità tutta sua, e che soprattutto, riesce a rimanere impresso. Il combat system potrebbe sembrare confusionario e complesso da capire, ma in realtà non lo è. L’unica cosa che potrebbe farvi storcere il naso è l’aggiunta del crafting.

Esatto, dovrete costruire armi, oggetti, vestiari, amuleti e accessori vari che hanno determinati effetti. Così facendo potrete creare la build che preferite, ma è qualcosa che raggiungerete nel corso delle run. Dopo tutto ripetiamo che Withering Rooms è un roguelike, quindi preparatevi a morire spesso e a ricominciare. Certo, potrebbe risultare frustrante nelle prime ore di gioco, ma fa parte del genere.

withering rooms combattimento ravvicinato

Ma quindi si tratta di un gioco difficile? Per noi si tratta di una via di mezzo: non è sicuramente una passeggiata, ma neanche qualcosa di troppo semplice. Quindi potrebbe far contenti tutti i giocatori, sia quelli che amano le sfide, sia quelli che preferiscono divertirsi in modo più “tranquillo”. 

La casa vittoriana dove vi muoverete in Withering Rooms è piena di corridoi che la faranno sembrare un labirinto, dove non c’è via d’uscita. Ricordate però che l’esplorazione è vitale, e man mano che andrete avanti scoprirete nuovi nemici, nuove strade e nuovi oggetti che renderanno il tutto molto più semplice.

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Tra GDR e una grafica che non rapisce

Gli elementi GDR in Withering Rooms servono per aggiungere strati di complessità che lo rendono un mix perfetto tra horror e roguelike. Fatta eccezione per le armi corpo a corpo e quelle a distanza, potrete anche utilizzare alcuni incantesimi, utilissimi sia per la difesa, sia per attaccare. Quindi potreste anche sfruttarli per migliorare l’armatura, o magari per castare magie per intrappolare i nemici. Insomma, tutto dipende dal vostro approccio ai vari livelli. 

withering rooms arma fuoco

Fondamentalmente, possiamo dire che Withering Rooms vi permetterà di personalizzare il tutto. Avrete un sacco di opzioni a vostra disposizione per poter creare build interessanti, insieme al crafting e alla natura roguelike, ogni partita sarà diversa dalla successiva. Se teniamo in considerazione il fatto che questo titolo è stato creato da uno studio molto piccolo, è davvero una piccola perla. Infatti l’unica cosa davvero negativa del gioco è la lunghezza, che è di circa 6 ore. È normale che bisogna considerare anche il genere che tende a essere ripetitivo, ma la longevità non è molta, nonostante si tratti di un roguelike.

Un’altra cosa che non riesce davvero a colpire di Withering Rooms è l’aspetto grafico. Purtroppo non è molto interessante, presenta dei modelli piuttosto scarni, e non riescono a colpire nel segno neanche dal punto di vista creativo. Dato il tema horror, sarebbe stato molto meglio se i nemici fossero stati molto più terrificanti, per dare quel senso di ansia e paura tipico del genere. 

withering rooms nemici

La musica riesce ad accompagnare bene le varie partite e immerge tantissimo nell’atmosfera claustrofobica che vuole dare la casa protagonista di quest’avventura, e lo stesso vale anche per gli effetti sonori presenti nel gioco. Durante la nostra prova non abbiamo avuto problemi per quanto riguarda bug o glitch, quindi da questo punto di vista è andato tutto molto liscio. 

In conclusione, Withering Rooms è un titolo davvero speciale, considerando che si tratta di un titolo indie. Gli sviluppatori di Moonless Formless sono riusciti a creare un gioco davvero interessante, ben strutturato e con un sacco di contenuto, anche se purtroppo manca di longevità. Una pecca molto grave per un titolo roguelike. La trama è interessante e riesce a tenere incollati, mentre il gameplay mette a disposizione un sacco di elementi che vi permetteranno di divertirvi, a prescindere del vostro essere più o meno hardcore.

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Withering Rooms

6.6

Withering Rooms è un titolo horror roguelike con elementi GDR che punta tutto sul gameplay. La protagonista si ritroverà ad affrontare creature (non troppo terrificanti) mentre si trova in una casa in stile vittoriano. I combattimenti possono essere complessi e gli sviluppatori hanno aggiunto delle meccaniche che vi permetteranno di creare una build personalizzata. La trama riesce davvero a intrattenere, nonostante la brevità del gioco, che si aggira intorno alle 6 ore. L’aspetto grafico non colpisce particolarmente, e questo potrebbe rendere il tutto stancante. Nonostante tutto Withering Rooms è un titolo che vale la pena provare.

PRO
  • Tantissimi elementi presenti
  • La trama intrattiene
CONTRO
  • L'ambientazione potrebbe stancare
  • Poco longevo
  • Non incute realmente terrore
Angela Pignatiello
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.

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