WipEout Omega Collection Recensione

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Recensioni Lettura da 10 minuti
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Quando si tratta di prendere i fan per la gola, Sony Interactive Entertainment non ci va mai leggera, che si tratti di una nuova IP, del seguito di un acclamato franchise, o della riproposizione remastered o remake di glorie passate. Nel caso di WipEout Omega Collection in realtà c’è un po’ di tutto questo, un racing game mai troppo “anziano” che ripropone tre dei titoli più recenti della serie, ma mai approdati finora su PlayStation 4. Torniamo dunque a sfrecciare con le nostre vetture futuristiche tirate a lucido per la console ammiraglia di casa, e con la possibilità, per chi possiede i mezzi necessari, di giocare al top dei dettagli con la risoluzione 4K. Andiamo dunque a scoprire cosa ci offre questa splendida collection!

Un tris che batte la scala reale

Il primo dubbio che vi attanaglierà, è senza ombra di dubbio la scelta del titolo dal quale cominciare la vostra esperienza. Come saprtete, WipEout Omega Collection contiene tre giochi: WipEout 2048, uscito nel 2012 esclusivamente su PlayStation Vita; WipEout HD, che ci è stato proposto su PlayStation 3 nel 2008; e l’espansione WipEout HD Fury arrivata nel luglio del 2009 tramite PlayStation Network sulla stessa console. Questa tripletta si presenta su PlayStation 4 con una totalità di 26 tracciati invertibili, ognuno con le sue particolarità, e una moltitudine di modalità diverse dove cimentarvi. Le differenze più grandi tra i titoli, sia a livello di contenuti sia a livello tecnico, le troviamo comparando il primo dei tre citati con i due WipEout HD: in WipEout 2048 la modalità campagna risulta strutturata in maniera molto semplicistica, dove ottenere il miglior piazzamento o record possibile ci conferirà un “Pass Elite” di colore giallo, mentre arrivando secondi o terzi, oppure riuscendo a totalizzare il minimo punteggio necessario, otterremo il “Pass” normale di colore verde. Ovviamente il punteggio a livello di esperienza che ci sarà assegnato sarà diverso, e man mano che saliremo di grado grazie a questa sbloccheremo le varie vetture disponibili. Alcuni eventi dei tre campionati disponibili in 2048 non saranno da completare obbligatoriamente per arrivare alla finale… ma ve la sentite davvero di lasciare indietro quel tassello grigio?

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Negli altri due titoli invece, accumuleremo dei punti grazie a delle classiche medaglie oro, argento e bronzo che, ovviamente, ci conferiranno punteggi diversi; anche in questo caso ci saranno indispensabili per sbloccare nuove squadre, nuove gare, e le campagne successive. Grande differenza però risiede nel rapporto tra le scuderie e il giocatore stesso: potremo infatti acquisire familiarità con i vari marchi dei nostri bolidi, cosa che farà presenza anche nelle nostre statistiche di gioco. Le modalità presenti, come dicevamo in apertura, sono davvero tantissime, e faranno sembrare quelle disponibili in WipEout 2048 solamente un “arduo riscaldamento”. Non andremo ad elencarle, perché ognuna di esse dispone delle sue grandi variabili da corsa a corsa, e molte di esse vi saranno chiare fra poco parlando del gameplay.

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Mai la stessa cosa

Sono sincero, le cose da dire sono talmente tante che sto faticando per riuscire a dare una struttura omogenea alla recensione, cercherò quindi di procedere per gradi. Le varianti di gioco in WipEout Omega Collection sono davvero molte, e dipenderanno non solo dalla modalità, ma anche dai modificatori che saranno attivi nelle gare, o ancora dal nostro stile di gioco. Alcune modalità ad esempio non prevedono l’utilizzo di armi o solo alcune di esse, altre vedono invece “calpestabili” solamente i “pad” su pista per poter ottenere accelerazione. Anche la veste grafica varia a seconda della modalità di gioco: la modalità “zona” in WipEout 2048 ad esempio disporrà di una veste grafica totalmente diversa, con colori talmente accesi ed invertiti da far quasi male agli occhi… e non potremo rallentare. L’evoluzione di questa in WipEout HD ci vedrà inoltre affrontare degli avversari con delle regole ancora più particolari. Ciò che si nota, è come gran parte dell’HUD stesso si riveli diverso tra i vari tipi di gara, come la voce del nostro bot di bordo che sarà diversa da scuderia a scuderia!

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Anche nel Racebox (selezione del menù principale dove potremo giocare gare veloci offline) avremo la prova di quanto detto: sceglieremo il livello di difficoltà dell’ IA (sempre e comunque arcigna), la classe delle auto che ne determinano la potenza, attivare o disattivare l’uso delle armi, ovviamente il circuito, l’obiettivo a seconda del tipo di gara e il numero di giocatori. Uno dei punti cardine infatti per un’esperienza completa è proprio il multigiocatore. Anche se purtroppo al momento della stesura non è presente la modalità online (giocabile ad 8 partecipanti), è disponibile la modalità a due giocatori in locale, con tanto di possibilità di scegliere il tipo di split screen (orizzontale o verticale). Aggiungiamo al mix anche la bellezza di 46 vetture uniche e di un’arsenale da far impallidire la Morte Nera, e il nostro cocktail esplosivo sarà completo.

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Non preoccupatevi se imprecherete, perché sarà del tutto normale: molte delle sfide sono create ad hoc per essere mentalmente distruttive, così come l’autopilota potrà farvi respirare per circa tre secondi o il LeechBeam che potrebbe salvarvi la vita per il rotto della cuffia. Se pensate di poter contare solamente sulla velocità e scappare da qualsiasi razzo, plasma, missile o sisma, ho una brutta notizia per voi…

La velocità è nulla, senza il controllo

Tecnicamente il titolo riesce a mantenere altissimi i suoi standard, non solo per la fluidità dell’esperienza stessa che tende a non vacillare mai, ma anche grazie a una proposizione dei comandi davvero ottima. Non c’è curva troppo stretta dalla quale non potrete salvarvi grazie agli Aerofreni, e non c’è avversario che può sfuggirci neanche se lo abbiamo già sorpassato. Ottima l’introduzione della scelta personalizzata dei comandi, così da permettere al giocatore di adattarsi mente e corpo al titolo stesso. Le opportunità che WipEout Omega Collection si riveli il titolo adatto a voi sono molte, ma vi avverto che non è un titolo adatto a tutti i giocatori, dato che le grandi variabili lo rendono si un gioco sempre nuovo, ma di certo non semplice. Di conseguenza è consigliato caldamente a chi adora le sfide. Certo, disporremo anche del “Copilota” che ci eviterà ruvidi impatti contro il muro (attivabile a nostra discrezione), ma non sempre risulterà di comodo utilizzo, e non sempre riuscirà a farci togliere le castagne dal fuoco.

Ovviamente anche la colonna sonora gioca da padrona in tutta l’atmosfera plasmata dal gioco. Non ci sarebbe futuro senza una musica che lo ricordi! Ed ecco comparire tracce originali, ma anche alcune più note, che iniettano adrenalina ad ogni turbo. Anche se alcune di esse possono sembrare “stridenti”, l’effetto creato in game risulta consono e adeguato. Rockers, che ci crediate o no, potrebbe piacere anche a voi.

WIPEOUT OMEGA COLLECTION

Ultima chicca, ma non per importanza, è la “Modalità Foto”, che ci permetterà di creare con tanto di effetti, rotazione di telecamera, e scelta della vettura, dei veri e propri scatti tratti dalle nostre esperienze di gioco (un esempio è la foto che vi proponiamo qui sopra ndr)! Graficamente infatti WipEout Omega Collection garantisce spettacoli fantastici, che potremo usare a nostro vantaggio in qualsiasi momento della sfida. Certo, come anticipavamo in precedenza, si nota un leggero stacco tra il titolo tratto dalla console portatile e quelli che vengono da PS3, ma non risulta così profondo da far perdere smalto all’insieme.

Modus Operandi: questa recensione è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 del titolo, dopo aver completato diverse campagne in tutti e tre i titoli della collection, correndo con molteplici vetture in tutte le modalità.

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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.