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Werewolf: L’Apocalisse – Recensione, zanne insanguinate in difesa di Gaia

Wererwolf: L’Apocalisse, propostoci da Paradox Interactive, ci mostrerà il nostro mondo (o quasi) attraverso gli occhi dei Garou, ve ne parleremo in maniera approfondita nella nostra recensione. Gaia è in pericolo, un imminente pericolo, appunto l’Apocalisse, e spetterà a voi fare qualcosa per fermarla, con zanne, artigli e con il cervello. Dovrete scegliere bene come agire, perché la violenza non è sempre la scelta giusta, anche se può essere d’aiuto. Ma procediamo per gradi e affondiamo le fauci in questa recensione.

Gaia ci chiama

Ululiamo, i nostri branchi mordono, sbranano e uccidono. Ululiamo gli uni contro gli altri. Ululiamo in ricordo dei nostri simili perduti. Ululiamo per riunire il nostro popolo. Ululiamo per alimentare la nostra furia e per salvare Gaia.

in quest’edizione di Werewolf, vi calerete nei panni dei Garou (Lupi Mannari), ovvero dei mutaforma che convivono con gli umani fin dalla notte dei tempi. Come anticipato, il vostro scopo sarà quello di proteggere Gaia, lo spirito madre del mondo, la Terra stessa.

il mondo in cui andrete a vivere la vostra avventura è pressoché il nostro: stesse persone, città, bar, negozi, classe politica, multinazionali, etc. Tutti con affetti e problemi simili ai nostri.

i Garou sono a metà tra il mondo umano e quello degli spiriti, ma purtroppo per loro non sono accettati in nessuno dei due. Gli umani ne sono terrorizzati, una paura viscerale che risale fino ai tempi più antichi, insista ormai nella natura umana. Gli spiriti d’altro canto, avendo una lunga memoria collettiva, con alcuni che non conoscono nemmeno il concetto di tempo, tendono a detestare i Garou, in quanto questi hanno imposto patti e ubbidienza ad alcuni di loro.

Diventare un Garou

La vostra avventura avrà inizio decidendo insieme quali tematiche inserire e quali no, avendo ogni giocatore temi che preferisce non affrontare. Vi consigliamo di creare tutti assieme i personaggi, cosi da allineare lo scopo del branco è renderlo parallelo per tutti i personaggi (di seguito PG).

Scopriamo brevemente insieme come creare un personaggio. Andremo innanzitutto ad assegnare gli Attributi. Quelli Fisici saranno forza, destrezza e costituzione, dove quest’ultima +3 rappresenterà la salute del nostro PG. Gli attributi Sociali sono invece carisma, persuasione e autocontrollo, mentre infine gli attributi Mentali sono rappresentati da Intelligenza, Prontezza e Fermezza. Tutti questi fattori saranno alla base del nostro PG.

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Avrete a disposizione anche 20 punti abilità da assegnare a tutte quelle disponibili (27 categorie), più un punto specializzazione gratuito (scegliendo le abilità Accademiche, Espressività, Manualità e Scienza ne avrete altri 4).

Le abilità sono utili quanto gli attributi. Citando, «è utile avere un PG in grado di scardinare una porta tagliafuoco, quanto uno in grado di maneggiare, appunto con abilità, pezzi per riparare un motore».

Una Specializzazione rappresenta un particolare grado di perizia in un aspetto dell’Abilità. Si tratta di un ambito in cui il personaggio è particolarmente esperto, dove ha sviluppato una certa attitudine personale, o ha studiato in modo approfondito. In caso il Master vi richieda una prova, in un ambito in cui avete una  specializzazione, andrete ad aggiungere un dado.

Regole dei Garou e testi sacri

Il Manuale, con i suoi colori in contrasto, le fantastiche vignette ed illustrazioni presenti in quasi tutte le pagine, è un’opera d’arte davvero niente male. Bello da vedere e che riesce a spezzare la lettura, facendola divenire piacevole, chiara e discorsiva. Vi basterà una prima rapida lettura per capire i  concetti fondamentali, che poi andrete e potrete approfondire sul tavolo insieme al vostro gruppo.

Parliamo  però ora delle regole fondamentali nel manuale. Queste sono due, mentre le altre avrete tempo più avanti per leggerle ed approfondirle.

La regola d’oro

Questa è la regola più importante, l’unica che vale sempre la pena di seguire: la storia appartiene al Narratore e ai giocatori. Questo gioco può essere tutto ciò che i giocatori desiderano: una cronaca priva di tiri di dado e ricca di intrighi tra i personaggi e i resti della Nazione Garou, oppure un lungo confronto tattico in cui ogni giocatore è chiamato a controllare un intero branco.

Se le regole di questo libro interferiscono con il divertimento del tavolo, allora è compito del tavolo cambiarle. Il mondo rappresentato in questo manuale è così complesso che nessuna regola inflessibile può rispecchiarlo perfettamente. Questo volume va considerato come una
raccolta di linee guida e suggerimenti, non l’unico modo, obbligatorio, per rappresentare il Mondo di Tenebra come gioco di ruolo. È il tavolo a decidere cosa funziona meglio e ogni gruppo può usare, modificare, sfruttare o ignorare queste regole a piacimento.

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Riserva dei dadi

La riserva dei dadi è data dalla somma di molti fattori, ovvero attributi, abilità, specializzazioni, riserve, prestigio e così via, spaziando così da un d10 a 10 d10. Le prove hanno difficoltà in base all’azione, da 1 successo a 7 successi per essere superate. Ottenendo un punteggio uguale o superiore di dadi con risultato 6 o superiore.

Inoltre, nello specifico, ogni due coppie di dadi con risultato 10 (successo critico) creano 2 successi aggiuntivi, ed equivale a lanciare 4 d10 con risultato maggiore di 6. Questo si applica solo a coppie di dadi, quindi due 10 = 4 successi, quattro 10 = 8 successi, etc.

il GM può decidere, per lasciare maggior spazio alla narrazione, che una prova sia superata in automatico senza effettuare tiri (ad esempio quando la riserva dei dadi del giocatore supera del doppio la difficoltà della prova).

Garou o non Garou?

Werewolf: L’Apocalisse vi trascinerà in un viaggio attraverso il nostro mondo, solo un po’ – molto – più oscuro, vista anche la presenza di molte delle creature della notte come è giusto che sia nel Mondo di Tenebra.

Creare molti PG, differenti, non sarà un problema, avendo a disposizione un’infinità di possibili incastri ed una vasta scelta per la personalizzazione (e non abbiamo citato neanche Tribù, doni, equipaggiamenti e molto altro).

Tirando le somme su tutto, compreso anche il materiale di gioco, l’ambientazione, le regole e le meccaniche, possiamo a occhi chiusi consigliare Werewolf: L’Apocalisse a chiunque. Sottolineiamo anche che, vista la possibilità di escludere temi sensibili, se siete appassionati delle creature della notte è il gioco che fa assolutamente per voi!

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