WeArena Entertainment è il primo network di Digital Theme Parks italiano ed è dedicato all’intrattenimento digitale, quindi extended reality, gaming, Esport e sim racing che ha deciso di realizzare nuovi metodi per intrattenere sia nella vita reale che digitalmente ha deciso di rivolgersi al mondo del crowdfunding.
Infatti sulla piattaforma Puzzle Funding è disponibile la campagna che ha come obiettivo quello di raggiungere 500.000 euro. L’obiettivo di questa raccolta fondi è quella di poter realizzare dei momenti da vivere ovunque: centri commerciali, stadi, palasport, teatri e navi da crociera, così da poter diversificare l’offerta di esperienze immersive che sono rivolte sia ai giovani che alle famiglie.
Ma si punta anche al mondo dell’Esport, come WeArena ha sempre fatto anche prima del crowdfunding. Infatti vorrebbero realizzare arene attrezzate per i tornei Esport e ospitare sia quelli nazionali, sia quelli internazionali e trasmetterli online su tutti i canali di divulgazione possibili. Inoltre, con la raccolta fondi si aprirebbero anche nuove piattaforme di gaming online e avviare delle attività formative, laboratori, workshop e percorsi interni ed esterni alle scuole, il tutto legato al mondo delle tecnologie digitali.
Questi sono gli obiettivi della campagna lanciata sulla piattaforma Puzzle Funding, la raccolta è online dal 29 marzo 2022 ed è possibile investire 500 euro e i multipli. La durata della campagna è di 30 giorni e molti hanno già iniziato a pre-ordinare in questi pochi giorni. Questo è l’ennesimo segnale di soggetti professionali e investitori privati in un’industria sempre più crescente, basti pensare che nel periodo di pandemia abbiamo avuto un incremento del +19,6% per quanto riguarda i ricavi, rispetto al 2019, si tratta di una cifra che tocca i 175 miliardi di dollari, almeno secondo quanto dichiarato da IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association). Mentre per quanto riguarda il suo italiano si è registrato un aumento del +21,9% rispetto all’anno precedente, toccando i 2 miliardi di euro. Questo potrebbe essere l’ennesimo segnale che l’industria videoludica esiste e non dovrebbe passare inosservata.