Warcraft L’Inizio – Recensione

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Lettura da 8 minuti

Il mondo sta cambiando: oggi abbiamo serie Tv prese dai fumetti, intere saghe cinematografiche tratte dalla carta stampata, film che diventano libri. Era solo una questione di tempo prima che il mondo del videogioco entrasse di prepotenza nel media più diffuso al mondo: il grande cinema! Blizzard e Universal si alleano per portare alla luce Wracraft L’Inizio, pellicola cinematografica che tratta le vicende accadute nel primo capitolo del gioco. Dobbiamo necessariamente far notare che i fatti qui narrati non sono quelli del titolo mmorpg World Of Warcraft ma del primo RTS uscito nel lontano 1993.

Warcraft L'inizioDa Draenor ad Azeroth

La storia del film si basa sugli eventi narrati nel primo gioco della saga, Warcraft: Orcs & Humans: nella pellicola la trasposizione di base vede il potente stregone orco Gul’dan alle prese con la sua magia oscura il Vil. Quest’ultima consentirebbe allo stregone di aprire un portale magico che condurrebbe lui e la sua razza su Azeroth, un nuovo mondo rispetto a quello degli orchi che fino a quel momento vivevano su Draenor. Per aprire il portale, Gul’dan deve rispettare le regole della sua magia ed ogni incantesimo esige un grande sacrificio: la vita. Nel frattempo sul mondo di Azeroth gli umani vivono in pace con le specie presenti sulle loro terre. Nani, Elfi, Gnomi e appunto Umani trascorrono il loro tempo in armonia in quella che viene definita l’Alleanza finquando quando lo stregone orco riesce ad aprire il portale per invadere le terre di Azeroth, con una nutrita guarnigione chiamata l’Orda. Durotan, capocalan dei lupi bianchi, giunge su Azeroth insieme all’amico fraterno Orgrim Martelfato, con lo scopo di trovare una nuova casa per la sua gente. In questo viaggio al seguito dell’Orda troviamo anche una mezz’orchessa di nome Garona che sarà fondamentale nel corso dell’avventura. Non vi diremo altro sulla trama se non che ovviamente la guerra è imminente e che il mondo degli uomini non sarà più lo stesso da ora in avanti.

warcraft-l-inizio-disponibile-un-nuovo-trailer-internazionale-v2-259988La realizzazione dei sogni

Quando si tocca un titolo così grande nel panorama videoludico si rischia sempre di andare a mettere mano nei ricordi delle persone: perché una saga lunga come questa, che ha coinvolto milioni di menti, ha senza dubbio generato sogni, speranze e dubbi in ognuno di loro. Occorre un’incredibile coscienza nell’andare a rappresentare, attraverso un media differente, le ambientazioni, gli scenari e i luoghi che hanno reso leggendario un mondo simile. Blizzard e Universal hanno fatto un lavoro magistrale sotto questo punto di vista: le ambientazioni sono fedelissime alle mappe di gioco del mondo di Azeroth, le città e i luoghi di potere come Roccavento o Karazhan, la torre del mago Medivh, sono riprodotte in maniera sublime, tanto da far venire la pelle d’oca anche ai più scettici. Non c’è dubbio che il lavoro di computer grafica realizzato sugli orchi sia di livello altissimo e che la trasposizione in tre dimensioni abbia reso il mondo vivo e vitale. In generale il film è un vero spettacolo per gli occhi: ampie inquadrature sui paesaggi, bellissime armature ed armi, sale sempre ricche di dettagli, accampamenti orcheschi e scene di combattimento girate alla perfezione. Il film è più che godibile perfino per chi è neofita della saga, la trama si dipana in maniera abbastanza scorrevole, lasciando qualche porta aperta per un seguito di tutto punto ovviamente.

Warcraft-Movie-SplashTagliato alla maniera degli Orchi

Sebbene il film narri una storia abbastanza semplice, sembra che la direzione abbia deciso di complicarsi un po’ l’esistenza: talvolta si ha la sensazione che i dettagli inseriti siano un po’ troppi e, di conseguenza, poco approfonditi. Molto sul passato dei protagonisti è stato omesso, così come alcuni personaggi sono stati giusto un po’ accennati, ma il vero problema della produzione a nostro avviso sono i tagli di scena: il film salta da un punto all’altro, tanto che a volte si fa fatica a seguire un vero filo logico nelle scene e qui vi citiamo un esempio. Senza fare nomi per evitare anche il minimo spoiler, in una determinata scena un personaggio viene catturato e messo in catene, nella scena seguente lo stesso personaggio è già al cospetto di uno dei leader della fazione avversaria e stranamente non ha polsi legati, è libero di girare come preferisce, come se fosse già un loro amico. Viene spontaneo chiedersi, come sia arrivato li quel personaggio? Quando è stato liberato e perché? Una spiegazione che ci siamo dati è che probabilmente il regista Duncan Jones ha deciso, a fine riprese, di mettere Durotan con la sua ascia in sala montaggio e gli abbia gridato “Lok’tar Ogar“: così facendo l’orco ha tagliato qua e là pezzi di pellicola, montandoli come meglio preferiva.

Warcraft-Gallery-05Considerazioni finali

La pellicola ci ha convinto: sia che lo si guardi da un punto di vista profano, sia che lo si guardi da un punto di vista di chi è fan della serie. La storia è fedele agli eventi del primo gioco, alcuni personaggi sono narrati in maniera leggermente diversa ma è davvero un dettaglio trascurabile. Scene e fondali ben studiate. In generale, il fan sfegatato troverà tantissimi riferimenti allo sviluppo dei prossimi film, moltissimi richiami al gioco, non ultimo la scena dei titoli di coda dove i nomi più importanti compaiono con i colori degli oggetti del gioco: bianco per il comune, blu per il raro, viola per l’epico e arancione per il leggendario! Il neofita invece potrà bearsi di uno dei migliori film fantasy mai prodotto e certamente si appassionerà a molti personaggi di cui magari vorrà sapere di più e troverà moltissimi media una volta usciti dalla sala: libri, fumetti e i giochi ovviamente. Unica nota negativa su cui potevano lavorare meglio sono i tagli delle scene come indicato nel paragrafo precedente. Auspichiamo che una versione estesa in Bluray e DVD sia già nei piani di Blizzard/Universal e che alcune scene mancanti vengano alla luce in questo modo. ll film merita un otto e mezzo se ci si approccia non conoscendo nulla della saga, un nove pieno per i fan che certamente apprezzeranno meglio molte chicche presenti nella pellicola (qualcuno sta parlando del Murloc che compare sul fiume? Esatto proprio quello!).

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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.