Need for Speed Anteprima

Simone Lelli
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Simone Lelli
Editor in Chief
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri...
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Impressioni
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Con il cambio di team nella gestione del titolo, Need for Speed ha subìto un cambio di qualità negli ultimi capitoli, con qualche idea innovativa ma scarsa capacità di farsi apprezzare dal pubblico. Basti pensare l’assenza di personalizzazione delle auto. Con il nuovo capitolo si ritorna alle origini e a presentarcelo è stato Leanne Lombe che ha parlato del gioco come un vero e proprio reboot:

“Questo è Need for Speed, non c’è nessun sottotitolo, come sapete, lo abbiamo chiamato solo Need for Speed perché volevamo davvero dare un reboot a questo franchise. Volevamo tornare a ciò che i fan ci chiedono, al cuore di ciò che è Need for Speed. Il gioco avrà una componente narrativa molto forte. Gira tutto attorno a cinque icone, cinque atti all’interno del gioco, che è costituito da vita reale mescolata a CG. Sono ‘Style’, ‘Speed’, ‘Crew’, ‘Outlaw’ e ‘Build’. Ci sono cinque diversi modi di giocare questo titolo. […] Ci sono cinque storie diverse, devi scegliere quale vuoi fare. O puoi anche farle tutte e cinque. Ognuna offre un modo leggermente diverso di giocare, quindi è davvero eccitante. I fan hanno chiesto per lungo tempo la personalizzazione, quindi siamo davvero felici di reintrodurre una profonda personalizzazione, sia relativa all’aspetto, sia alle performance che alla guida del veicolo.”

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Il trailer di presentazione ha lasciato ben sperare i fan ma il dubbio principale, che è stato uno dei punti deboli del titoli negli ultimi anni, è la giocabilità e il modello di guida, penalizzati da una telecamera non delle migliori. Se la telecamera dinamica non è stata una delle mosse geniali di EA, in questo reboot sarà sempre presente ma con la possibilità di disattivarla ed è possibile impostare due diversi modelli di guida: uno con drift studiato per perdere il posteriore dell’auto e un’altro chiamato grip, tipico di chi imposta le traiettorie per guidare al fianco degli avversari.

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Come già detto prima, finalmente EA ha deciso di dare spazio al tuning e, da quanto è possibile vedere, c’è da rimanere soddisfatti. A seconda della macchina che sceglieremo sarà possibile cambiare una varietà di parti. Non ci riferiamo solo agli spoiler, alettoni e minigonne ma anche elementi secondari come cofano, cerchioni, freni e gomme fino elementi estetici come la verniciatura e targa. Tutto ciò sarà possibile sfruttando inoltre una serie di Body Kit preimpostati.

Una volta usciti dal garage, ci avventureremo nelle strade di Ventura Bay, una città dove ci si potrà muovere liberamente scegliendo a quale evento partecipare. Ogni vostra scelta porterà punti esperienza e verranno suddivise in cinque categorie che saranno collegate alla storia principale. Nel gioco troveremo anche il sistema AllDrive che sarà una via di mezzo tra la modalità single player e multiplayer, dove otto giocatori potranno guidare nella stessa sessione.

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Tra tutte queste belle novità, c’è da fare un piccolo appunto sul gameplay: non ci sarà il realismo di guida ma sarà forse un po’ troppo arcade, specialmente nella gestione delle derapate. Il comparto grafico è uno dei punti di forza del gioco anche se la versione sulla PlayStation 4 non può nulla contro la versione per PC di fascia alta, ma comunque vengono messi in modo notevole, con i dettagliatissimi particolari delle auto, effetti luce abbondanti e un frame rate che non ha mostrato alcun rallentamento.

Need for Speed sarà disponibile dal 3 novembre 2015 per PlayStation 4, Xbox One e PC.

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.