Absolum è un roguelike picchiaduro che profuma d’autunno e di magia antica, un titolo che mescola scenari vari e mutevoli, un design sonoro sorprendentemente profondo e un sistema di combattimento più complesso di quanto possa sembrare a una prima occhiata. Sviluppato da un team che include realtà esperte quali Dotemu, Gamirror Games, Guard Crush Games e gli studi d’animazione Supamonks, il gioco arriva nell’autunno 2025 con l’ambizione – pienamente realizzata – di rinfrescare il genere dei beat’em up moderni, senza dimenticare le sue radici arcade.
Perdere la fiducia…
La storia di Absolum ci proietta nel magico mondo di Talamh, un luogo sospeso tra grandezza mistica e fratture politiche profonde. Il potere magico, un tempo rispettato, è caduto in disgrazia presso la popolazione: la sfiducia verso i maghi ha alimentato divisioni, fazioni rivali e un clima di tensione che diventa terreno fertile per l’ascesa di un nuovo tiranno. Questo sovrano, Azra (il temuto Re Sole) governa con pugno di ferro e ambizioni divine, minacciando direttamente l’Albero della Magia, fonte primaria dell’equilibrio del mondo.
È proprio attorno al misterioso omicidio che dà avvio agli eventi del gioco che Absolum costruisce il proprio fascino narrativo. Non si tratta solo di una scintilla drammatica: è un tassello fondamentale che rivela la brutalità del regime e il pericolo imminente che incombe sulla magia stessa. La nostra gilda ribelle – custode della magia proibita e legata all’enigmatica maga madre Uchawi – agisce nell’ombra, mantenendo un rifugio segreto che funge da base, centro operativo e luogo in cui ogni sconfitta diventa occasione di crescita.
Il sistema narrativo è dinamico: a ogni morte e ritorno alla base, si aprono nuovi percorsi e vengono introdotti nuovi elementi narrativi, ampliando gradualmente la comprensione del mondo, delle fazioni coinvolte e della reale portata dell’influenza del Re Sole. È un modo intelligente di intrecciare meccaniche roguelike e storytelling, una soluzione che incita il giocatore alla curiosità e all’esplorazione continua.
…per ritrovarla nel gameplay
Absolum brilla soprattutto nelle sue meccaniche, che riescono a essere accessibili nella struttura, ma sofisticate nello sviluppo. Il gioco ci mette davanti tre stili ben delineati, come il combattimento corpo a corpo, l’uso di armi bianche e la magia. Ciò che rende speciale questo gioco non è tanto l’esistenza dei tre sistemi, quanto il loro intreccio per creare uno stile di gioco modulabile e altamente personalizzabile.
Il combattimento corpo a corpo è rapido, fluido e ricco di combo che si concatenano con naturalezza. Ogni colpo ha peso e ritmo, grazie anche all’esperienza dello studio Guard Crush Games, noto per aver lavorato su Streets of Rage 4. Le armi da mischia offrono una seconda dimensione più tattica, mentre le magie – disponibili tramite incantesimi ritrovati negli scenari – aggiungono effetti spettacolari e strumenti strategici utili per controllare il campo di battaglia.
Le magie si fondano su un sistema elementale ricco: acqua, fuoco, vento, e altre varianti si manifestano in incantesimi che possono cambiare radicalmente l’approccio ai combattimenti. Un potere a bolle d’acqua permette di intrappolare i nemici, mentre un incantesimo incendiario può applicare danni nel tempo. Ogni run può quindi assumere un’identità diversa, perché non esiste alcuna garanzia su quale incantesimo si potrà trovare, né su quale build sarà più efficiente. Il mana, risorsa centrale per l’uso degli incantesimi, deve essere gestito con attenzione, rendendo le decisioni tattiche sempre significative. Tornare alla base dopo la sconfitta permette di reinvestire l’esperienza guadagnata nell’albero delle abilità, ottimizzando parametri come potenza, velocità o difesa. È un sistema di progressione familiare ai giocatori di roguelike, ma integrato con eleganza nel mondo di gioco, rendendo ogni ritorno una parte naturale del ciclo narrativo.
Nemici e boss, decine di sfumature
Uno degli aspetti più affascinanti di Absolum è la varietà dei suoi nemici: nonostante le categorie base – goblin, soldati umani, creature ferine – possano sembrare convenzionali, ogni tipo di nemico presenta versioni alternative dotate di abilità e comportamenti diversi. La presenza di granatieri, guerrieri élite, creature potenziate e varianti rare spinge il giocatore a mantenere alta la concentrazione. Non è raro affrontare una versione più aggressiva e potente di un nemico visto pochi minuti prima, trovandosi improvvisamente in una situazione di pericolo reale.
I boss sono momenti di pura spettacolarità: ciascuno rappresenta una sfida narrativa e meccanica che premia la conoscenza delle combo, la gestione delle magie e, soprattutto, l’adattamento rapido. Superarli spesso sblocca nuove aree o nuove possibilità di ottimizzazione dell’albero delle abilità, ampliando il mondo e il ventaglio di scelte strategiche. L’estetica di Absolum è uno dei suoi punti di forza più sorprendenti. I toni autunnali dominano l’orizzonte visivo, avvolti in foglie rosse, luci soffuse e ombre lunghe, creando un’atmosfera poetica che si distingue dal tipico immaginario fantasy. Le tonalità neon, integrate sapientemente, aggiungono una dimensione moderna e vibrante alle animazioni, creando un contrasto visivo che cattura immediatamente l’occhio.
Il design dei personaggi è ricco di personalità e le animazioni sono di una fluidità disarmante. Alcuni momenti – come il ritorno alla base portato da Uchawi ogni volta che si muore – sono così curati da diventare quasi rituali. E la base stessa cambia nel tempo, illuminandosi con gemme e luce man mano che si potenzia l’albero magico, offrendo una progressione estetica che ricorda per certi aspetti le soluzioni adottate in opere artistiche come Gris. Il sound design accompagna questa estetica con discrezione ma con grande effetto. Non è un comparto sonoro memorabile in senso assoluto, ma possiede una coerenza tonale impeccabile con il mondo rappresentato. Musiche morbide, rumori ambientali e lievi accenti epici creano una colonna sonora che sostiene costantemente l’atmosfera narrativa senza mai sovrastarla.
Per tutti i gusti
La verità è che Absolum è un gioco pensato per tutti. La curva di apprendimento è morbida, la progressione è costante e il sistema di personalizzazione consente di adattare lo stile di gioco ai propri gusti. Anche chi non è esperto di roguelike troverà nelle prime ore un ritmo soddisfacente, mentre i giocatori esperti avranno modo di approfondire build, percorsi alternativi e interazioni complesse tra incantesimi ed equipaggiamento. Fin dall’avvio, Absolum colpisce per una direzione artistica che fonde estetica fumettistica e atmosfere mistiche, alternando ombre profonde a una luce intensa che scolpisce i contorni dell’azione. È un gioco che sembra familiare, quasi classico, ma che rivela rapidamente la sua vera natura: una struttura intrecciata di percorsi alternativi, rami narrativi, poteri mutevoli e una gestione della progressione che sfrutta intelligentemente l’iterazione tipica dei roguelike. Il risultato è un’avventura che, pur essendo immediata e divertente già dai primi minuti, continua a rafforzarsi run dopo run, regalando un senso di crescita organica e sempre appagante.
La storia, pur non essendo l’aspetto più rivoluzionario del titolo, cresce lentamente run dopo run, rivelando dettagli che si possono cogliere solo attraverso un’esplorazione completa. È un’opera che invita alla curiosità e premia la perseveranza, offrendo un mondo che si apre gradualmente, fino a un’esposizione narrativa che può superare le 20 ore, con oltre 30 ore per completare ogni contenuto disponibile. Absolum è un’esperienza che affascina, diverte e sorprende, capace di bilanciare perfettamente tradizione arcade e innovazione roguelike. È un titolo che, come pochi altri, riesce a rendere ogni sconfitta un passo avanti e ogni run una finestra aperta su un mondo in continua trasformazione.




