Vampiri: personaggi mitologici epici, fonti di ispirazione per grandi o piccole opere che nel tempo hanno attraversato gli anni e i media, passando dai libri per poi dirigersi verso il grande cinema, la TV ed infine i videogiochi. Nel corso di questa nostra anteprima circa V Rising, ultima fatica del team Stunlock Studio, cercheremo di discernere le qualità e le bellezze di questo titolo in divenire, in quanto attualmente si trova in stato di Early Access su Steam e, come sappiamo, tutto può cambiare in quelle condizioni.
Vampiri che risorgono
V Rising pone il giocatore nella condizione di essere per l’appunto un vampiro che deve redimere la sua specie: ridotti a pochi esemplati non-viventi, i vampiri devono risorgere dalla tomba e riconquistare le terre che un tempo furono le loro. Il gioco è tutto sommato binario: il giocatore emerge dalla tomba e viaggia là dove lo porta il log delle quest che affronterà passo passo, sebbene le mappe abbiano una discreta ampiezza e la fantasia del giocatore può portarlo da un punto A verso un punto B senza che si scelga necessariamente una via pre-impostata. Soluzione certamente strana quella adottata dal team di sviluppo, che si immette in un mercato dove in genere le storie vengono raccontate uno step dopo l’altro, e la scelta del giocatore è ampia fin dall’inizio: qui non è così, anzi, sarete guidati passo passo e per molti potrebbe essere un bene, per altri una limitazione, e questo dipende molto dai gusti personali. Inoltre per una volta i vampiri saranno i “buoni della situazione”, un cambio del punto di vista interessante.
Punti di forza e debolezza dei vampiri
Parliamo di un survival game, ergo ogni oggetto, arma o armatura che sia, va creata da zero mediante l’uso delle risorse che troverete sconfiggendo i nemici o più semplicemente, abbattendo un albero o spaccando pietre! In V Rising ogni cosa va conquistata, che sia creata tramite ossa o pelli dei nemici, non avrete vita facile. Nel corso della vostra avventura potrete costruire diversi avamposti personalizzati e, procedendo, dei veri e propri castelli dotati di mura, cripte e bare di ogni genere (utili per recuperare la salute).
Dovrete fare i conti anche con il giorno, nemico giurato dei notturni: infatti mentre giocherete il tempo della giornata passerà, ed alba e sole vi raggiungeranno sottobraccio, infliggendovi ingenti danni (fin anche ad uccidervi) se resterete alla luce, con l’unica soluzione di muovervi nell’ombra, magari di alcuni alberi o strutture in legno e pietra). Interessantissimo è il sistema di combattimento e del bere il sangue nemico, che vi donerà poteri in base al tipo di sangue ingerito; ad esempio durante il combattimento, una volta indebolito il lupo che avrete di fronte, invece di ucciderlo normalmente lo “berrete”, ed ecco che il vostro vampiro otterrà dei bonus come la rapidità nella foresta; oppure bere il sangue di orso vi donerà una forza sovrumana per diverso tempo. Ogni nemico che possiede sangue è una risorsa e potrete sfruttarla al meglio.
V Rising si o no?
Come si conclude questa anteprima di V Rising? Ebbene il titolo ha tanti punti di forza, che superano quelli di debolezza: se da un lato l’aspetto estetico non è minimamente paragonabile alle grandi produzioni in isometrica come Diablo di Blizzard per citarne uno (qui l’ultimo video dedicato a Diablo IV), il sistema di gameplay è senza alcun dubbio la punta di diamante del gioco. Ci sono ovviamente dei margini di miglioramento circa il lato multigiocatore che, sebbene sia presente, non è molto soddisfacente e potrebbe necessitare di alcune ottimizzazioni. Manca una parte di teletrasporto o viaggio rapido da una zona all’altra – o meglio, da una cripta che creerete all’altra – e questo rende abbastanza frustrante dover fare a piedi diversi chilometri se vi siete spinti troppo in là con l’esplorazione. Certo, potete sempre creare altre zone di riposo per il vostro vampiro… se avete i materiali.