Uncharted: The Lost Legacy si concentrerà molto sui personaggi

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia News Lettura da 2 minuti

Come siamo a conoscenza uno dei titoli di punta della line up Sony è stato, senza ombra di dubbio, Uncharted 4: Fine di un Ladro. L’ultima opera targata Naughty Dog ha dato l’ennesima prova di quanto questa software house sia in grado di creare dei veri e propri capolavori videoludici. Il quarto capitolo della saga, come comunicato più volte dalla società, è stata l’ultima avventura del giovane Nathan Drake. Come di consueto però, dopo qualche mese dalla pubblicazione di un gioco, vengono rilasciati i successivi DLC. Infatti, nella giornata odierna, vogliamo parlarvi di Uncharted: The Lost Legacy, prossimo contenuto aggiuntivo prossimamente in uscita.

In un’intervista incentrata su Uncharted: The Lost Legacy alcuni membri del team di sviluppo, il Creative Director Shaun Escayg ed il Director Kurt Margenau, hanno avuto modo di sbottonarsi un pochino parlando del comparto narrativo e sulle due protagoniste. I due autori, raccontando della storia, hanno fatto sapere che mentre Uncharted 4 era più epico, mentre The Lost Legacy si concentrerà sui personaggi e sulla sola location dell’India, risultando quindi più concentrato su determinate tematiche e sull’esplorazione delle vicende di Chloe e del suo legame con Nadine. La sceneggiatura, secondo Escayg, manterrà più i piedi per terra rispetto a quella del quarto capitolo e vuole orientarsi sull’esplorazione spiritualeInfine, considerando che questa serie è nota anche per la sua scrittura, Margenau ha assicurato che anche chi sta lavorando a quest’opera ne è pienamente consapevole e ne terrà sicuramente conto. Cosa ne pensate di tutto questo? Ricordiamo a tutti gli interessati che il prodotto è in lavorazione per PlayStation 4 e non ha ancora una data d’uscita. Rimanete connessi con noi per tutte le future novità in arrivo.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.