Durante gli ultimi giorni abbiamo avuto modo di provare con mano la closed beta di Tribe Nine, un action RPG molto particolare creato dal creatore della serie Danganronpa, Kazukata Kodaka, e dagli sviluppatori di Too Kyo Games e Akatsuki Games. Siamo rimasti molto incuriositi dal trailer, e la prova del gioco ha risposto a molte delle domande che ci eravamo posti. Ma procediamo per gradi.
Una Tokyo del futuro
Siamo nell’anno 20XX, a Neo Tokyo. In questo posto, niente è più come sembra, la città non è altro che una torre a più piani con dei distretti che sembrano delle città. Tempo prima i conflitti venivano risolti tramite un gioco, chiamato Extreme Baseball (XB), dove lo sconfitto avrebbe dovuto obbedire al vincitore.
Tuttavia, il cattivone di turno si è fatto vivo, cambiando i tempi, e le regole. Ora l’XB è stato abolito, e sostituito dal più letale XG. Cosa accadrà, e come dovremo avere a che fare con tutto ciò?
Amnesia, amica mia
Uno degli espedienti più comuni utilizzati dal papà di Danganronpa è quello dell’amnesia: iniziare da un punto X, che sembra nel bel mezzo delle vicende, senza però far sapere al giocatore (e al protagonista) come ci si è arrivati. In Tribe Nine controlleremo un giovane ragazzo di nome Yo Kuronaka, che a quanto pare ha perso tutti i ricordi dopo essere stato intrappolato per anni all’interno di un videogioco (anche piuttosto bruttino) da parte di un super cattivo chiamato Zero. Per fortuna una squadra composta dai suoi amici d’infanzia e nuovi conoscenti riesce a tirarlo fuori dal loop, ma quello che imparerà lo lascerà di stucco.
Da qui in poi inizieremo il prologo, in cui ci verranno insegnate sia le basi della semplice esplorazione, sia quelle del combattimento. Non andremo però avanti oltre col racconto, perché come da prassi, il buon Kodaka è stato capace di lasciarci qualche colpo di scena già nelle battute iniziali.
Tra esplorazione e giochi mortali
La fase di esplorazione di Tribe Nine si presenta in pixel art, dove però le sagome dei personaggi che parlano compariranno pulite in pieno stile anime. Ovviamente lo stile dei disegni è quello tipico dei titoli di casa, e le somiglianze tra alcuni dei personaggi con quelli di Danganronpa è innegabile. I combattimenti si inizieranno incontrando nemici sulla mappa, e a volte potremo anche provare a coglierli di sorpresa.
Quando il fight comincerà, inizieremo a darcele di santa ragione con i nemici, sfruttando sia colpi semplici, sia mosse speciali. Parliamo di potenti colpi non solo del nostro personaggio, ma anche di quelli che saranno con noi sul campo di battaglia.
I personaggi diventeranno più potenti e attiveranno dei potenziamenti man mano che una barra del “calore” si alzerà, ma questo capiterà anche ai nemici, che potranno diventare ancora più letali. Tribe Nine presenta anche un semplice ma carino sistema di equipaggiamento, furbo e basilare.
Il gioco si fa sporco
Chiaramente, come succedeva anche in Danganronpa, ci sono delle fasi speciali che fungeranno da “resa dei conti“, e ovviamente i letali giochi che hanno sostituito l’XB la faranno da padrone. Le sfide saranno molte, ed estremamente pericolose, e potreste dover utilizzare più di un tentativo per uscire vincitori. In alcune fasi però non c’è solo da menare le mani, ma anche essere intuitivi ed utilizzare la dialettica: molte risposte che darete in queste fasi saranno determinanti per la buona riuscita.
Ovviamente anche fuori da queste ci saranno dialoghi da leggere. Molti, moltissimi, e non vi neghiamo che ai meno abituati la cosa potrà risultare parecchio pesante.
Lo stile artistico è davvero molto carino, anche se le location che abbiamo potuto vedere all’interno della beta non brillavano per originalità, con ambienti che ripetevano gli stessi elementi un po’ troppo spesso. Niente male quel poco di musica che abbiamo sentito, ma per il resto, il silenzio è molto preponderante quando non parlano i personaggi.
Dal punto di vista tecnico, provando il titolo su PC, purtroppo abbiamo riscontrato alcune criticità, dei bug che a volte ci hanno fatto pensare che il gioco si fosse bloccato, o che stesse impazzendo (ad esempio dialoghi che si bloccavano e non scorrevano, che potevamo sbloccare solo attivando la riproduzione rapida e recuperandoli dal LOG).
Le potenzialità ci sono, indubbiamente, ma sembra che il titolo abbia davvero ancora molto da dire, e purtroppo la beta non è stata abbastanza per mostrarci il meglio. Di sicuro siamo incuriositi, ma quanto potrà spingersi oltre, Tribe Nine?