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TransOcean 2: Rivals – Recensione

Sicuramente uno dei desideri che muove molti lavoratori, in particolare imprenditori e privati, ad investire nella propria attività, è il desiderio di denaro. Dopo esser passati dagli appalti di costruzione di Project Highrise, ci trasferiamo ora nei porti di TransOcean 2: Rivals, titolo sviluppato da Deck13 Hamburg e distribuito da astragon Entertainment GmbH. Il gioco è sicuramente un gestionale, ma azzarderei anche a dire che vi sono dei tratti “strategici” poiché, in determinati casi, scegliere un’opzione più che un’altra può rivelarsi una mossa vincente e salvarci dal fallimento. Le navi sono cariche, i porti sono aperti, salpiamo insieme a TransOcean 2: Rivals nel mondo del commercio marittimo!

Levate l’ancora!

Appena aperto il gioco, il nostro sguardo andrà a notare immediatamente i dettagli grafici del gioco: un menù di caricamento molto ben curato e simpatico, con delle costellazioni (o tracciati, non è possibile capirlo) intermittenti, ed il menù principale sgargiante che ci mostra subito la precisione del lavoro svolto con la colorazione, sfoggiando uno scenario con una nave ormeggiata realizzato magistralmente. Da subito capiamo che la grafica, ed in particolare i colori, è uno dei punti di forza del gioco. La scelta di puntare molto su questo elemento è ben comprensibile: in un gioco gestionale bisogna avere a che fare sempre con quasi la stessa scena per parecchio tempo e, se questa non risulta gradevole alla vista, potrebbe infastidire o annoiare il giocatore. Sicuramente il gioco ha anche altri punti di forza, ma allo stesso tempo deficita di altro, però una buona grafica e dei bei modelli sicuramente possono indurre fiducia nel giocatore che si sta avvicinando a TransOcean 2: Rivals, soprattutto finché non avrà modo di padroneggiare le meccaniche di gameplay per avere una visione a 360 gradi dell’opera.transocean-2

Navigando verso la fortuna

Le modalità a nostra disposizione in TransOcean 2: Rivals saranno essenzialmente due: giocatore singolo, attraverso una Campagna di cui non se ne capisce bene il senso, e il multigiocatore per sfidare amici o persone casuali a chi avrà l’incasso più grosso. Partiamo dall’analizzare la modalità in singolo, proposta tramite una Campagna di cui, a mio parere, si poteva benissimo fare a meno. Perché dico ciò? All’interno di un gioco gestionale basato sul fare affari, ha senso il dare un minimo di identità alla nostra attività, ma non il costruire una trama da thriller hollywoodiano su una nostra vecchia conoscenza (apparentemente risalente al precedente capitolo) e su come noi possiamo aiutarla ad uscire di galera e ricostruire la sua impresa. Ma non dilunghiamoci su questi dettagli ed analizziamo i vari stage: in ogni livello ci saranno posti tre obiettivi, nella maggior parte dei casi consecutivi tra loro e non paralleli, di cui dovremo portarne a termine almeno uno per avanzare nella Campagna. Molti di questi obiettivi saranno collegati ad altri giocatori, che siano essi Intelligenze Artificiali o umani (nel caso del multiplayer): tra di essi potremmo trovare competizioni relative all’incasso (come già detto precedentemente), il completamento di un certo numero di incarichi prima che sia il nostro avversario a farlo e quant’altro su questa scia, plasmando una competizione strategico-gestionale gradevole e ben equilibrata, senza però distaccarsi dai canoni classici del genere.

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Il potere dei soldi  

Andiamo ora a parlare delle meccaniche di gameplay di TransOcean 2: Rivals, scendendo nel dettaglio: a nostra disposizione, appena iniziato il livello o la partita multigiocatore, avremo a disposizione la mappa del globo con indicati i vari porti sparsi nelle varie nazioni. Disporremo di imbarcazioni e fondi che dovremo investire nella creazione di un edificio generale da cui dirigere il tutto e nell’acquisto di nuovi mezzi, risorse e carburante. Il nostro compito sarà quello di accogliere le offerte e gli incarichi che ci sembreranno più convenienti; bisognerà badare però, oltre che al fattore economico, alla “fattibilità” dell’incarico poiché distanze e carico da trasportare saranno elementi che influenzeranno molto la nostra scelta: essi possono essere infatti causa di ritardi delle consegne commissionateci, portandoci al pagamento di ingenti sanzioni, in alcuni casi anche più alte del contratto stesso. Si sconsiglia pertanto di sovraccaricare una nave troppo piccola o di partire dal porto in riserva: ricordate sempre di fare il pieno!TransOcean 2: Rivals

In conclusione, mi sento di consigliare TransOcean 2: Rivals solo agli appassionati del genere. Il gioco è sicuramente discreto nella sua nicchia, ma determinate caratteristiche tendono a renderlo di “difficile accesso” da parte di chi non mastica già le meccaniche gestionali-strategiche. Punto di forza, torno a ripeterlo, è sicuramente una grafica ben curata ed un ottimo impatto visivo, anche se il titolo tenderà a sembrar monotono con il passare delle ore. Interessante ovviamente la meccanica della sfida tra “rivali”, soprattutto in multiplayer, la quale potrebbe essere uno spunto per la creazione di un nuovo tipo di sfide digitali.

TransOcean 2: Rivals

6.5

TransOcean 2: Rivals ci trasporta nel mondo delle aziende di trasporto marittimo, mettendoci a capo di una di queste con l'unico scopo di puntare al maggior guadagno possibile. Tra un incarico e l'altro, il titolo offre simpatiche sfide gestionali anche in multiplayer, nonostante non sia semplice iniziare nel caso non si conoscano già le basi del genere.

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