Abbiamo visto spesso proteste contro il cambiamento climatico presso le sedi governative, nei musei e sulle strade trafficate, ma è la prima volta che vi riportiamo una protesta… durante un torneo di eSports.
Questo che è capitato poche ore fa in Inghilterra, durante un torneo minore di Tekken 7: nel corso della finale, tre attivisti sono saliti sul palco e hanno imbrattato di vernice gli schermi dei giocatori e il maxi-schermo alle loro spalle.
Tra i fischi del pubblico, i tre attivisti sono stati allontanati dalla polizia e arrestati con l’accusa di danneggiamento di proprietà altrui: il gruppo di cui fanno parte, Just Stop Oil, rivendica i valori della sua protesta tramite le sue pagine social.
Ma perché proprio durante questo torneo di videogiochi? Perché il maggiore sponsor dell’evento che ospitava il torneo, l’EGX, è la Barclays Bank che, secondo quanto riporta il gruppo di attivisti, è un’azienda attivamente partecipe nel mercato dei combustibili fossili.
“I videogiochi ci permettono di fuggire in dimensioni nuove ed entusiasmanti, ma la fisica del mondo reale sta per provocare la morte di miliardi di persone”
“I giocatori cooperano per vincere, e abbiamo bisogno di queste capacità per sopravvivere. Tutti devono farsi avanti e unirsi alla resistenza civile contro il nuovo petrolio e il gas, perché questo non è un gioco. Uniamoci per rendere questo mondo sicuro, così da poter può tornare ad esplorare mondi cibernetici.”
Queste le parole con le quali il gruppo ha voluto spiegare le motivazioni dietro al gesto.
