Theros: Oltre la Morte – Analisi della nuova espansione di Magic

Abbiamo avuto la possibilità di provare la nuova espansione di Magic: The Gathering, Theros: Oltre la Morte, in anteprima, ecco la nostra analisi.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane Analisi Lettura da 7 minuti

Dopo l’arrivo di Magic: The Gathering Arena nuove possibilità sono state date ai giocatori del card game. Oltre all’opportunità di vivere l’esperienza comodamente da casa, pressoché con qualunque configurazione PC, il titolo permette di fruire dei nuovi contenuti in maniera completamente gratuita. Si tratta di un free-to play che garantisce moltissime ricompense giocando, caratteristica che senza dubbio ha spinto molto l’andamento dell’opera. Inoltre, la possibilità per Wizards of the Coast di avere un’gioco di riferimento in versione virtuale torna sicuramente utile, com’è stato infatti il caso per l’espansione Theros: Oltre la Morte.

Con un launcher apposito infatti, disponibile solo ad una stretta cerchia di utenti, l’espansione è stata ieri lanciata in prova, e salvo qualche piccolo bug si è mostrata per come sarà effettivamente al giorno di debutto previsto: il 24 gennaio 2020. Abbiamo quindi avuto la possibilità di mettere mano anche noi sulla 83esima espansione di Magic: The Gathering, e siamo qui per parlarvene.

Incantesimi e cimiteri

Le interessanti premesse di Theros: Oltre la Morte sono riscontrabili principalmente nelle nuove meccaniche aggiunte all’esperienza. Oltre che alle ormai classiche Saghe e agli immancabili PlainsWalker, gli incantesimi ed i cimiteri sono diventati protagonisti dell’opera. Abbiamo infatti avuto a che fare con la nuova ed estremamente interessante meccanica che prende il nome di Fuga, e con alcune Creature Incantesimo che hanno sicuramente dato filo da torcere, assieme a moltissimi nuovi Incantesimi.

Theros: Beyond Death

Nel primo caso troviamo delle magie che possono essere giocate nuovamente una volta che finiscono nel cimitero. Poco importa si tratti di Creature, Incantesimi o Istantanei, pagando il costo di Fuga gli effetti delle carte torneranno a mostrarsi sul campo di battaglia. Ovviamente il costo risulta essere più alto di quello pagato inizialmente, e richiede anche una tassa extra. Bisogna infatti esiliare un numero di carte dal cimitero per poter rigiocare una determinata magia con il suo effetto di Fuga, ma non importa quali si decida di scegliere per lo scopo. Inoltre, alcuni effetti vengono rafforzati una volta rigiocati, anche se questi richiedono generalmente molte risorse per essere attivati nuovamente. Ci troviamo davanti ad una meccanica piuttosto simile a quanto abbiamo già potuto approfondire nelle scorse espansioni con il classico Flashback, che però non richiedeva in alcuni casi alcun sacrificio al di fuori del costo in mana.

Ritornano invece in pompa magna gli Incantesimi, bene o male in tutte le loro forme. Troviamo i nuovissimi Presagi, carte divise in una per colore che presentano tutte un costo d’entrata alquanto basso, ma hanno effetti piuttosto deboli. Queste permettono però, con un costo di 3 mana ed il sacrificio delle stesse, di Profetizzare 2. Troviamo inoltre moltissime nuove combo ed effetti che si attivano ogniqualvolta un qualunque Incantesimo viene giocato. Abbiamo nuovamente a che fare con le Creature Incantesimo, che permettono sì di creare interessanti sinergie con la loro peculiarità, ma sono ovviamente più vulnerabili in quanto presentano un secondo tipo di creatura – un po’ come avvenne per le ormai vecchissime carte tribali – e porgono di conseguenza il fianco ad un maggior numero di rimozioni.

Theros: Beyond Death

Un nuovo meta

Nelle partite a cui abbiamo preso parte c’erano delle regole ben predefinite, dato che la modalità Constructed non era ancora stata implementata. Ci siamo dedicati infatti ad un Sealed e ad un Draft Tradizionale. Le regole sono sempre le stesse, 6 buste di carte ed un mazzo da comporre in autonomia nel primo caso, mentre 15 carte da cui scegliere a rotazione e 3 buste da cui attingere nella seconda.

In queste modalità abbiamo potuto provare il funzionamento delle carte che si presentano, con queste specifiche regole, in forma non esattamente smagliante. In entrambi i casi parliamo infatti di due situazioni nelle quali la scelta delle carte e delle varie sinergie è limitata all’estrema casualità, di conseguenza è possibile notare la frequenza di applicazione delle varie combo. Che dire… sorprendente! Per ogni classe abbiamo trovato ottimi incantesimi da accoppiare con delle altre magie che fornissero degli effetti aggiuntivi, come anche varie ottimizzazioni della meccanica Fuga, la quale si è rivelata decisamente più interessante del previsto,  specialmente nella sua forma per il colore nero.

La situazione che abbiamo trovato per quel che riguarda il meta provvisorio, dato che erano presenti solamente carte di Theros: Oltre la Morte, si è mostrata come ben ottimizzata. C’è stato un bilanciamento generale di fondo davvero molto curato, bene o male per ogni archetipo, e abbiamo potuto vedere in fin dei conti delle combinazioni applicate al meglio. Inoltre non ci sono stati dei problemi legati a carte troppo potenti, anche se non è ovviamente assicurato che queste non si mostrino come tali quando la nuova espansione verrà mischiata alle precedenti.

Theros: Beyond Death

Tirando le somme possiamo dire di aver trovato Theros: Oltre la Morte un buon prodotto, almeno all’apparenza. Non parliamo di meccaniche completamente reinventate o di chissà quale stravolgimento del gioco, ma di una serie di carte piuttosto equilibrate, che riescono a fare il loro senza esagerare. È adesso necessario vedere se il lavoro degli sviluppatori dovrà essere spiacevolmente rivalutato il giorno del debutto, che vi ricordiamo essere il 24 gennaio 2020. Riusciranno delle magie che presentano quasi tutte un power level medio-basso ad entrare prepotentemente nel meta stravolgendolo? Ne sapremo di più nelle prossime settimane!

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Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.