Them’s Fightin Herds – Recensione, il ritorno dei predatori

Ecco la recensione di Them's Fighitin Herds, un picchiaduro interessante che vanta il character design e storia realizzati da Lauren Faust.

Giona Corucci
Di Giona Corucci Recensioni Lettura da 8 minuti

L’universo della cultura POP è pieno di franchise con fandom talentuosi, in grado di realizzare prodotti non ufficiali con passione e inventiva. My Little Pony è proprio uno di questi fenomeni che, grazie al famoso reboot del 2010, ha generato un forte appeal e interesse su scala mondiale. Un gruppo di appassionati si è così unito per formare Mane6 e, dopo quasi 10 anni di lavoro e un disguido da parte di Hasbro, hanno realizzato il titolo analizzato in questa recensione: Them’s Fightin Herds.

Il viaggio delle campionesse

Una particolarità del titolo è, a differenza di altri esponenti del genere, la presenza di una modalità storia. La narrativa racconta che, in un pacifico mondo di animali parlanti, i minacciosi predatori rischiano di tornare dopo essere stati richiusi all’interno di una dimensione parallela. L’unico modo per salvare la situazione è quello di trovare delle leggendarie chiavi, un compito da svolgere che farà partire all’avventura le campionesse scelte dai molteplici popoli del mondo.

Them's Fightin Herds

Nell’incipit appena raccontato è già evidente come la storia creata da Lauren Faust, niente di meno che l’autrice del già citato reboot di My Little Pony, non si prenda assolutamente sul serio. Un approccio ulteriormente rafforzato dalla presenza di personaggi con la battuta sempre pronta e dalla caratterizzazione così semplice da essere stereotipata. La sceneggiatura riesce però a utilizzare al massimo il suo potenziale, attraverso dialoghi divertenti e mai realmente prevedibili. Il giocatore si sente continuamente incuriosito nell’esplorare il mondo di gioco oltre a che chiacchierare con i diversi NPC, tutto per vedere la prossima strana idea partorita dagli sviluppatori. In questo senso è bene sottolineare una localizzazione scritta in diverse lingue, compreso l’italiano, mentre il doppiaggio è unicamente in inglese, con addirittura la presenza di doppiatori americani abbastanza noti.

Nonostante tutto però, è evidente come Them’s Fighitin Herds sia ancora un titolo ancora incompleto. Attualmente è possibile accedere solo al primo capitolo della storia, mentre i prossimi dovrebbero arrivare in futuro attraverso aggiornamenti gratuiti. Una scelta sicuramente interessante ma che, per motivi abbastanza ovvi, attualmente rende l’opera in questione piuttosto povera di contenuti. Perfino la galleria degli artwork è attualmente inaccessibile.

Them's Fightin Herds

Un salto di troppo

Il gameplay della storia si suddivide in tre specifiche sezioni: l’esplorazione, il platform e i combattimenti. La prima si mostra facendoci esplorare con visuale dall’alto, riproducendo quell’atmosfera da 16 bit sia nella grafica che nelle musiche. Una scelta simpatica che crea un netto contrasto con il resto della produzione, tanto da sembrare quasi una scappatoia per risparmiare (tempo o denaro?) e non una scelta stilistica. Il mondo di gioco si dimostra comunque colorato, ben variegato, pieno di personaggi con cui parlare, missioni secondarie, e perfino collezionabili da scoprire. Questi ultimi sono solo elementi estetici che non hanno alcun genere d’influenza, quindi non esiste un reale incentivo nel trovare tutti i segreti se non per completismo.

La parte peggiore arriva comunque nella seconda sezione del gameplay, ovvero le fasi platform. Nel corso dell’avventura le diverse eroine troveranno delle speciali pietre, con le quali è possibile attivare un qualche genere di sfida a piattaforme 2D. Purtroppo queste sezioni sono poco divertenti, a causa di un sistema di controllo impreciso e poco intuitivo. Insomma, la struttura del gameplay non è pensata per questo ed è piuttosto evidente.

In queste sezioni tuttavia ci troviamo di fronte a uno dei punti forti del gioco, lo stile artistico. Il gioco si presenta in queste parti, e anche in quelle che descriveremo a breve, come un vero e proprio cartone animato interattivo. Le animazioni sono fluide e belle da vedere, arricchite da un character design fortemente riconoscibile ma anche pieno di personalità. Insomma, dal lato puramente artistico questo Them’s Fighitin Herds si dimostra assolutamente riuscito. Un ulteriore pregio va anche alla colonna sonora, variegata e adatta al contesto.

Animali che picchiano duro

Il punto forte dell’esperienza non è solo il lato visivo, ma anche in quello da picchiaduro. Il titolo presenta una totalità di sette personaggi giocabili al lancio, tutti estremamente diversificati nel moveset e nelle proprie peculiarità. L’anima competitiva del progetto è piuttosto evidente, vista la possibilità di effettuare combo e tecniche di ogni personaggio, e con un’impostazione dei comandi ben precisa dove ogni singolo tasto è utile per qualcosa.

La modalità pratica offre un certo grado di apprendimento al giocatore, e si divide in addestramento e tutorial. Per menare le mani al massimo in single player, potremo sfruttare la modalità arcade, disponibile in 5 difficoltà. Quest’ultima si presenta come la più classica del genere, ovvero una battaglia contro tutti i personaggi fino a uno scontro finale di qualche tipo.

Il multiplayer online infine, ci darà la possibilità di dimostrare davvero quanto valiamo!

Them's Fightin HerdsLa modalità storia presenta anche delle battaglie, per di più legate a nemici generici e di tanto in tanto contro le altre campionesse. In questo senso si crea una certa ossatura da JRPG tradizionale, solo che invece di scontri pieni di numeri e statistiche sono presenti i combattimenti da picchiaduro. Non mancano perfino gli scontri con i boss, ma in questo senso possiamo dire veramente poco, vista la presenza di un solo boss al momento. L’unica fight presente è comunque molto varia e divertente, oltre a richiedere un certo grado di riflessi visto che alcuni attacchi sono difficili da vedere.

Purtroppo la mancanza di contenuti si fa anche qui sentire, ma il team di sviluppo ha già promesso un Season pass con ulteriori contenuti e personaggi. DLC a pagamento che, comunque, sono accompagnati da aggiornamenti gratuiti.

Switch a piena potenza

In questa recensione siamo riusciti a provare Them’s Fightin Herds in versione Nintendo Switch. I ragazzi di Mane6 si sono impegnati per sviluppare correttamente l’esperienza sia in modalità casalinga che portatile, perdendo comunque una certa accessibilità per garantire il corretto numero di tasti e controlli. La nostra prova poi non è stata minata da alcun genere di calo di frame rate o bug, se non una volta dove il gioco si è chiuso per un qualche genere di errore non specificato. I tempi di caricamento sono comunque piuttosto lenti, ma alla fine non è che si può chiedere di meglio visto comunque le capacità tecniche della piattaforma.

Data la maturazione del titolo ancora incerta, ci riserviamo di assegnare al gioco una valutazione definitiva, in attesa di saggiare i nuovi contenuti in arrivo che andranno pian piano a completare l’esperienza. Per ora, siamo soddisfatti a metà.

 

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Io vivo e corro con il vento, ma la mia passione per la cultura pop è rimasta ancorata sin da quando ho ricordo. Ne è passato di dai tempi delle demo nelle merendine, e sono diventato un appassionato di molti settori di questo mondo: dai videogiochi al cinema, fino all'animazione e perfino la letteratura. In questo periodo della mia vita, spero di portare contenuti di qualità all'interno di Game Legends.