The Witcher: l’autore era restio alla serie TV a causa di un passato fallimento

L'autore Andrzej Sapkowski era inizialmente restio sulla realizzazione di uno show basato su The Witcher a causa di una pellicola totalmente fallimentare in patria.

Andrea Ferri
Di Andrea Ferri News Lettura da 2 minuti

Il successo della prima stagione di The Witcher ad opera di Netflix è ormai cosa risaputa. Lo show non solo ha fatto registrare un ottimo numero di ascolti e critiche positive, ma ha anche ridato una seconda vita ai titoli ad opera di CD Projekt RED e ai romanzi scritti da Andrzej Sapkowski, registrando in entrambi i casi dei numeri più elevati rispetto a quando furono rilasciati. Con una seconda stagione in lavorazione e un possibile spin-off animato in arrivo, il lavoro di Netflix, basato sia sui libri che sui videogiochi, può dunque considerarsi un ottimo successo.

Tuttavia l’autore polacco, inizialmente, era molto restio nella realizzazione di una serie TV o di un film a causa di una pessima esperienza passata che rischiava di far saltare l’intero lavoro. A svelare quando scritto è stato Tomek Bagiński, il produttore esecutivo della serie che, durante un’intervista a Comicbook, ha svelato che per convincere Sapkowski ci è voluto davvero molto tempo. Nel 2002, infatti, è stato realizzato in Polonia un film tratto dai romanzi dal titolo Wiedźmin che è stato un flop talmente eclatante da venir addirittura studiato nelle università del cinema come esempio negativo della cinematografia. Queste invece sono state le parole rilasciate da Tomek su come è riuscito a convincere l’autore:

“La prima volta che ho parlato con l’autore riguardo al film, non della serie TV, era nel 2010 e, ovviamente, era restio poiché covava dei ricordi davvero spiacevoli. Nonostante questo abbiamo parlato, abbiamo condiviso idee e abbiamo deciso di provarci. Le probabilità che il progetto vedesse la luce erano basse, quindi perché non provarci? Non c’era nulla da perdere. Dopodiché abbiamo iniziato a lavorarci e ho scoperto in lui una persona davvero aperta e che crede veramente nei creatori”.

Condividi l'articolo
Da bambino mi innamorai subito della cultura pop, dei videogames, degli anime e del cinema. Cresciuto a suon di VHS, la posta di Sonia e di partite alla PS1, sono anche un avido collezionista di tutto quello che mi passa per le mani. Il mio amore più grande? Toy Story, al quale sempre sarò fedele verso l'infinito, e oltre!