L’avventura grafica di The Walking Dead rilasciata da Telltale Games qualche hanno fa, ha completamente stravolto il panorama videoludico attuale, rendendo giustizia al genere e portando alla ribalta lo studio nel corso di questi ultimi anni. Da allora si sono susseguite diverse produzioni ispirate ad altri famosi franchise fumettistici e non, ma quello ambientato nell’universo post apocalittico ideato da Robert Kirkman è sempre stato considerato quello di punta. Arrivati alla quarta stagione per la fortunata serie, gli sviluppatori hanno deciso che questa concluderà la loro opera. La precedente uscita aveva tentato di innovare un prodotto oramai quasi stantio grazie all’inserimento di un nuovo protagonista per le vicende, ma non ebbe un riscontro troppo positivo con il pubblico. Questa volta invece torneremo a vestire i panni di una non più tanto piccola e innocente Clementine. La giovane sopravvissuta si ritroverà a prendersi cura del piccolo AJ come Lee fece al tempo con lei. Sperando che questo ritorno alle origini giovi alla saga non ci resta che gustarci questa nuova ed inedita avventura.
Passati diversi mesi dagli accadimenti alla Nuova Frontiera troveremo una coppia di protagonisti decisamente più matura e formata dall’esperienza. Muovendosi in continuazione per le strade del paese, i due sono riusciti a sopravvivere fino ad adesso, ma un evento imprevisto li costringe ad appoggiarsi ad una comunità locale. Il gruppo guidato da Marlon è composto interamente da orfani ed è riuscito a instaurare un sistema che ha permesso di far prosperare il collettivo. Entrambi faranno del loro meglio per integrarsi al suo interno, ma non senza alcune difficoltà. Durante questo viaggio infatti, la nuova mentore del bambino dovrà continuamente decidere come comportarsi con lui per educarlo al meglio. Dato che il nostro comportamento si ripercuoterà pesantemente nel suo, questo ci farà perdere tra dilemmi morali molto più ampi e incisivi rispetto a quelli ai quali eravamo stati abituati finora. La storia scritta da Jessica Krause e Adam Esquenazi Douglas si struttura perfettamente per tutta la durata dell’episodio, con colpi di scena e situazioni sempre interessanti.
Nonostante questo debba essere l’ultimo videogioco ad utilizzare Telltale Tool come motore grafico ( per via della sua obsolescenza) dobbiamo ammettere che la veste grafica è stata comunque implementata e risulta nettamente più fluida in questo contesto. La colonna sonora contribuisce fortemente ad un immersione completa, creando la giusta tensione quando serve e rendendo il tutto più suggestivo. Complessivamente questo episodio ricrea perfettamente le atmosfere del primo capitolo, mettendoci di fronte ad un risultato finale impeccabile e molto simile ai fasti di un tempo.
Preordinando The Walking Dead: The Final Season si avrà accesso a tutti e diciannove gli episodi precedenti, rendendo quindi possibile a chiunque non abbia mai avuto modo di giocare a questi classici moderni di recuperarli e godersi anche questo racconto conclusivo.