Riprendiamo da dove avevamo lasciato, con questa nuova recensione che abbiamo deciso di divulgare separatamente da quella precedente per dare maggiore importanza alla storia individuale di questo secondo capitolo di The Walking Dead: A New Frontier. Precisiamo infatti che Telltale Games ha straordinariamente deciso di rilasciare i primi due episodi del titolo in contemporanea questa volta. Ties That Bind Part I & II segnano a tutti gli effetti un prologo di introduzione abbastanza lungo per questa terza stagione che ha decisamente ancora molto da raccontare. Tanto da non poter contenere tutto in un episodio solo ad esempio!
Questa seconda parte introduttiva riprende i fatti da dove li avevamo interrotti (abbastanza bruscamente) lasciandoci, almeno per adesso, godere di un degno proseguimento della nostra avventura. Naturalmente, come in tutti i giochi simili ai quali siamo stati abituati finora, le scelte operate nel precedente episodio riecheggeranno anche in quest’ultimo. Dopo aver elaborato il tragico ed inaspettato lutto che ha colpito il nostro protagonista, inizieremo a scoprire sempre più cose sull’attuale mondo nel quale prenderemo parte.
Similmente al fumetto al quale si ispira, scopriremo che anche in questo gioco saranno presenti degli antagonisti, e che questi si faranno chiamare “La Nuova Frontiera” dando così una spiegazione perlomeno al titolo adottato in questa terza stagione. Inoltre, come già è accaduto nel titolo d’esordio della serie, avremo il piacere di incontrare uno dei personaggi tratti dall’opera prima. Il personaggio in questione che andremo ad incontrare nel corso della nostra avventura questa volta, sembra essere proprio Paul Monroe, losco eremita che come noi sarà diretto alla colonia di Hilltop.
Andando avanti con la storia scopriremo sempre più sul passato di Clementine; ovvero la vera ed unica incognita rimasta ancora da svelare e che saggiamente viene dispensata mano a mano che si progredisce nel gioco. Paradossalmente saranno questi brevi scorci del passato a mantenere vivo il nostro interesse, in quanto per adesso la trama risulterà di alto livello ma anche qualcosa di già visto purtroppo. Ormai dopo essere stati abituati per anni a racconti di sopravvivenza zombie risulta difficile proporre qualcosa di nuovo e di non cadere nel banale. Con questa tecnica narrativa veniamo indotti a continuare la nostra avventura condotti da un senso di curiosità che non vedrà (per adesso) nessuna spiegazione.
Questi spezzoni di vita ambientati nel passato ci lasceranno sempre più domande senza risposta, ma che comunque prima o poi siamo certi ne troveranno, siccome puntualmente si ricollegano al tempo presente. Sicuramente stiamo facendo dei passi in avanti rispetto al timido inizio che abbiamo visto precedentemente. Molte cose verranno riprese e approfondite meglio, appagando così le curiosità e le perplessità riscontrate inizialmente nel corso del racconto.
La trama si infittisce sempre più e riusciamo a vedere molto più movimento e coinvolgimento in questo caso. Le scelte si faranno più ardue e le situazioni più caotiche come mai per i nostri protagonisti.
Sotto questo punto di vista dobbiamo ammettere che nonostante la fatica iniziale ad ingranare, l’interesse per questo episodio sale in crescendo fino ad arrivare al sistematico espediente narrativo di fine episodio che ci lascerà puntualmente sulle spine fino all’uscita del prossimo del quale non sappiamo ancora niente purtroppo. Sicuramente l’episodio in questione si mantiene in linea con il precedente, se non addirittura si dimostra ancora più interessante narrativamente parlando, rendendoci ottimisti sul prossimo episodio in uscita.
Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 del gioco, dopo aver completato per intero l’esperienza dell’episodio 2.