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The Thing Il Gioco da Tavolo – Recensione, tra di voi si nasconde un mostro

Nel corso degli ultimi anni molti giochi legati alla meccanica del traditore hanno inziato a comparire: prendendo questa dinamica molto intrigante, sono nate in giro varie trasposizioni, a partire dalle più classiche (come con videogiochi come Among Us ed Eville) fino a cose più ardue e articolate. Ciò che però ha colorato il nostro 2021 – colore che ci siamo portati avanti fino a questo articolo – è The Thing, Il Gioco da Tavolo, un board game pensato da 1 a 8 giocatori che vi farà passare del tempo dubitando di ogni essere vivente nella stanza (come potrete capire dopo aver finito di leggere la nostra recensione).

Dove siamo?

Norvegia, base militare: come nel film, così in questo gioco da tavolo ci troveremo dispersi dentro questa location senza radio e possibilità di comunicare esternamente, e con dei problemi da risolvere per riuscire a scappare via. Il vero enigma però parte fin dalla prima azione della partita: uno dei giocatori è la Cosa, questa creatura aliena terrificante che sotto mentite spoglie giocherà come voi, e starà a voi cercare di capire di chi si tratta.

Se il gioco parte con un incipit molto classico, il vero terrore arriva solo dopo qualche turno: perché i giocatori – che saranno costretti a collaborare per fare in modo che la base non finisca distrutta sotto alla neve – ogni volta che si incontreranno in una stanza per fare un’azione, condivideranno un contatto. Proprio per questo, se uno dei due sarà la Cosa, l’altro giocatore rischia di essere infettato (attraverso una dinamica interessante fatta da tre dischetti, due possibilità e il 50% di uscirne male).

Mentre quindi cercherete di risolvere uno dei problemi della base, tra il poter inviare un SOS, trovare le chiavi dell’elicottero o del gatto delle nevi, o attendere gli aiuti, dovrete anche tener traccia – grazie alla barra dei sospetti – di ogni contatto: questo perché se la Cosa scapperà con voi, avrete comunque perso.

Dinamiche di gioco

Parlando più nello specifico delle dinamiche, il gioco porterà i giocatori a svolgere delle azioni nel proprio turno, ovvero scegliere una delle stanze, e giocare una carta azione (delle tre che tiene in mano): queste saranno Usare (per attivare l’effetto), Riparare (per togliere un segnalino danno da quella stanza) o Sabotaggio (per mettere un segnalino danno dentro la stanza). Le carte verranno giocate coperte, ma a rendere il tutto più caotico ci penserà una meccanica geniale: il leader del turno (che verrà scelto in base a chi terrà il segnalino Leader, che ad ogni round andrà in una stanza casuale) prenderà queste carte, ne aggiungerà una casuale, mescolerà e poi starà a lui assegnarle ai giocatori. Questo significa che anche nel caso voi aveste intenzione di usare la sala comunicazioni per mandare l’SOS, il leader potrebbe darvi un’altra carta e mandare a monte i piani, magari perché è la Cosa o solo perché ha reputato importante dare spazio ad altre azioni. Il leader, inoltre, giocata la prima carta di quel mazzo creato, potrà scegliere di fermarsi in qualunque momento (sia per il rischio di avere sabotaggi all’interno, sia per sabotare le azioni altrui).

Le stanze si dividono principalmente in due tipologie: alcune saranno da manutenzione, altre da utilizzo. Le prime, come la caldaia o la cucina, permetteranno di sistemare i consumabili (barili di petrolio e razioni), che nel caso finissero porterebbero a problemi per la partita. Andando in ordine, nella stanza della caldaia e quella elettrica, finiti i barili le due location inizieranno a danneggiarsi: quando la stanza dell’elettricità andrà distrutta, allora i giocatori inizieranno a giocare le carte dalla mano in modo casuale; ben più grave invece la caldaia, che nel caso finisse distrutta farebbe partire un countdown con segnalino che porterebbe all’assideramento dei giocatori. Per le razioni invece, alla fine di queste i giocatori non giocheranno più con tre carte azione in mano, ma con due.

Potete capire fin da subito come sarà vitale mantenere attiva la base, sperando di evitare i danni presi dal dado meteo, che andrà ad influenzare la perdita dei consumabili; eppure, dovrete anche pensare ad avanzare nel gioco, magari riparando la Stanza delle Comunicazioni (così da inviare un SOS), o cercare armi per combattere o oggetti per scappare. Insomma, il gioco è decisamente molto collaborativo, e proprio per questo la meccanica del traditore – anche grazie ai sistemi pensati per confondere le acque – funziona a meraviglia.

Come dicevamo, ogni volta che due giocatori si incontreranno in una stanza, potrebbero scambiarsi il segnalino infetto (portando quindi la Cosa ad avere più alleati), e questi incontri saranno vitali soprattutto quando dovrete riprendere i cani scappati dal serraglio, che potrebbero a loro volta infettare (per vederlo basterà pescare un segnalino dall’apposita sacchetta).

Ovviamente, se c’è un traditore c’è una discussione: per questo nella fase dedicata potrete discutere e puntare il dito sui vostri sospetti. Questo porterà i segnalini sospetto (in cima al tabellone) a muoversi in avanti fino a obbligare quei giocatori più sospettati a giocare con le carte scoperte, simulando un livello di attenzione dedicato maggiore verso quel personaggio. Ovviamente altri meccanismi aiuteranno a decifrare le tattiche del traditore: tra tutte, le sacchette di sangue saranno quelle che vi faranno rivelare se il più sospettato è effettivamente umano o la Cosa: nel primo caso, il segnalino sospetto andrà in zona franca (almeno fino a che non avrà un nuovo contatto con un altro giocatore), in caso contrario, la Cosa si rivelerà e inizierà una fase dove il mostro dovrà distruggere e combattere i giocatori, mentre cercheranno di scappare (trasformando il tutto in un gioco asimmetrico).

The Thing, Il Gioco da Tavolo, si presenta con dei materiali davvero ben fatti: i barili della benzina e le scatole delle razioni sono in 3D, così come le miniature dei cani. Diverso il discorso per i personaggi, che invece sono 2D in cartone; anche i segnalini vari saranno da defustellare, ma per quest’ultimi e per i personaggi la versione Kickstarter vanta degli add-on che vi daranno miniature 3D e segnalini in plastica. Le carte sono di dimensioni standard, e richiederanno protezioni 63.5 x 88.

Le nostre considerazioni

Innanzitutto, c’è da dire che questo gioco ha saputo catturare l’atmosfera claustrofobica e angosciante del film originale in modo eccezionale: la componente narrativa è molto forte e coinvolgente, considerato che ogni giocatore passerà il tempo a cercare di capire chi davvero è la Cosa. L’aspetto tattico del gioco è altrettanto emozionante: ogni giocatore deve cercare di evitare di essere infettato, provare ad accumulare abbastanza risorse e oggetti per sopravvivere. e collaborare per raggiungere gli obiettivi comuni, come il ripristino dell’energia elettrica o la riparazione del sistema di comunicazione.

Ci sono diverse varianti di gioco, che consentono di modificare le regole in base al numero di giocatori o alla preferenza personale, ma il gioco brilla quando si raggiungono le 7/8 persone (nonostante anche in pochi e in solo sia comunque divertente). Se dovessimo evidenziare una pecca del titolo, è la complessità delle regole, che può risultare un po’ eccessiva per i giocatori meno esperti, ma che una volta capite le dinamiche diventeranno talmente comode da sviluppare che il gioco inizierà a scorrere davvero molto.

The Thing - Il Gioco da Tavolo

9.5

Un gioco collaborativo, su licenza, sviluppato da due italiani e con dentro tanti di quei meccanismi che potrebbe sembrare difficile, in realtà The Thing - Il Gioco da Tavolo è una perla rara capace di emozionare sotto molteplici aspetti. Gestire le risorse, capire chi è il traditore, avanzare verso l'obiettivo e scegliere su cosa puntare: tutte dinamiche che variano la partita di volta in volta, e che permettono ai giocatori di trovarsi sempre spaesati - in senso positivo - dentro a questa ambientazione.

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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