Neil Druckmann ha rivelato importanti retroscena sulla cancellazione del film di The Last of Us, e della sua successiva trasformazione in serie tv. L’adattamento cinematografico del gioco di Naughty Dog ha subito un forte contraccolpo perché, sembra, ci fosse troppa attenzione sulle grandi scene d’azione che non si adattavano alla storia, secondo quanto affermato dal director del gioco.
Druckmann non ha puntato il dito su nessuno, ma ha detto che l’approccio è stato il principale responsabile della cancellazione del film. “Non ha funzionato per The Last of Us, e penso che alla fine sia questo il motivo per cui il film non è stato realizzato“, ha detto. Lo sviluppatore ha poi ricordato come il gioco sia si ricco di scene d’azione, ma che è la narrazione il suo vero punto di forza.
Essenzialmente, è stata la scelta dell’approccio narrativo a non legarsi bene con quello che si era immaginato sarebbe stato il risultato finale. Per Druckmann, tuttavia, il passaggio ad una serie tv è stato fondamentale per catturare le intenzioni iniziali sue e del suo team:
Il nostro approccio per The Last of Us è stato ‘facciamolo come un film indipendente’. Affrontiamolo come una squadra cinematografica indipendente, il modo in cui è girato, il modo in cui dovrà essere piccolo e intimo.
Il film era in fase di sviluppo grazie a Screen Gems e Sony nel 2014, e Druckmann era al lavoro sulla scrittura della sceneggiatura, mentre Sam Raimi era assegnato alla produzione. Ma nel 2016 il film stava vivendo seri problemi e la produzione si è quindi fermata. Se il film fosse uscito, però, molto probabilmente sarebbe stata la star di Game of Thrones, Maisie Williams, ad interpretare Ellie.
Oggi, fortunatamente, sarà lo show televisivo in produzione presso HBO Max a sostituire la pellicola. E, stando alle parole di Druckmann, il risultato finale sarà decisamente in grado di catturare meglio le atmosfere del gioco, molto più di quanto avrebbe fatto il film.