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The Last of Us Parte 2: Neil Druckmann parla di crunch e altri aspetti

Nel corso del podcast LeGiT curato dal doppiatore e attore Troy Baker, Neil Druckmann ha discusso riguardo aspetti interessanti di The Last of Us Parte 2 e del suo sviluppo. In particolare, nell’ultima parte del video, il discorso si è spostato sul tema del crunch, di cui il director ha parlato in modo sincero. Druckmann comprende infatti la reputazione dello studio di sviluppo in termini di crunch, e ha criticato se stesso dicendo di aver “fallito” nel gestire il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata per il suo team. Tuttavia egli afferma anche che spesso le situazioni di questo tipo non provengono direttamente dalla volontà del manager, ma piuttosto dalla passione stessa degli sviluppatori.

È il caso, ad esempio, delle varie impostazioni di accessibilità per cui The Last of Us Parte 2 è stato elogiato. Si tratta infatti di funzionalità su cui il team ha molto insistito, e Druckmann ammette che avevano effettivamente ragione considerando il modo in cui il gioco può essere fruito da tante persone diverse. Nel podcast si è parlato anche della longevità del titolo, con il director che ha affermato che è stata una precisa volontà di Naughty Dog rendere l’avventura così lunga. Potete trovare il video in testa alla notizia. A questo link potete invece dare un’occhiata alla nostra recensione dell’opera.

Francesco Lancia
Dopo aver passato la sua infanzia tra titoli PC tie-in basati su film d'animazione e Game Boy Color, i videogiochi sono diventati la sua principale fonte di divertimento. Ritiene la musica una delle componenti più rilevanti e non può fare a meno di ascoltare le OST dei suoi giochi preferiti a oltranza. Nonostante attenda sempre le uscite più importanti, negli ultimi anni ha sviluppato un desiderio incontrollabile per gli indie, tra cui ha trovato alcune tra le produzioni più coraggiose e interessanti.

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