Ci sono dei nomi che possono essere definiti intramontabili, sinonimi stessi di “storia”. Ogni genere videoludico ha i propri, quei titoli che nonostante il tempo passi, rimangono capisaldi del genere, evolvendosi e adattandosi alle generazioni che corrono. Chiaramente anche il picchiaduro non fa eccezione, che fin dall’era dei cabinati è stato definito uno delle basi vere e proprie del videogiocare, e che ha dato i natali ad alcune delle serie più longeve in assoluto nel campo dei videogiochi. Tra questi figura anche The King of Fighters, che non figura tra i più semplici da imparare, ma che rimane fedele agli stilemi del passato. Oggi analizziamo in sede di recensione l’ultimo capitolo della serie di SNK, The King of Fighters XV, che ci ha piacevolmente sorpresi.
Una tempesta all’orizzonte?
Come spesso accade nei titoli di questo stampo, a fare da sfondo a tutte le vicende c’è un torneo di arti marziali, uno di quelli dove solo i migliori combattenti di tutto il mondo possono aspirare a partecipare. Di tempo ne è passato da quando un misterioso essere chiamato Verse distrusse la KOF Arena durante un torneo, e fu solo grazie all’intervento e agli sforzi degli impavidi sfidanti del torneo che la minaccia è stata sventata. Il torneo è tornato, e finanziato da un nuovo sponsor! Tuttavia sembra che ci sia di nuovo qualcosa che non va… che i tumultuosi eventi del passato siano in qualche modo collegati? Questo lo scopriremo giocando, con la modalità storia che ci accompagnerà tra combattimenti, cutscene e molto altro. Nulla di estremamente originale quindi, ma che narrativamente parlando ha aperto delle porte che hanno permesso di creare delle dinamiche peculiari tra i vari personaggi.
Arrivati al menù principale, ci rendiamo subito conto che, come di consueto per i giochi di questa generazione, l’offerta tende a spaccarsi in due, amalgamandosi al contempo: la prima fase, consigliata soprattutto per i neofiti, è quella di godersi il gioco in Single Player, passando prima per le sezioni di tutorial e di allenamento. Stiamo parlando infatti di una delle serie di picchiaduro famose per non essere molto accessibili da subito, e per alcuni aspetti può risultare ancora meno intuitiva di altri titoli similari come Street Fighter (qui la nostra recensione), quindi se volete partire col piede giusto in The King of Fighters XV, ci sarà parecchio da imparare.
Siamo difronte infatti a un titolo molto tecnico, che nonostante con questa iterazione abbia smussato leggermente il timing – un po’ più permissivo – per effettuare determinate combo, continua con la sua tradizione dedicando al combat system la giusta dose di mezzelune, ma anche dove sarà necessaria una buona dose di prevision e di sfruttamento delle varie combo con cancel. Non dimentichiamoci inoltre che per avere la meglio bisognerà usare sapientemente l’ormai “classica” barra delle mosse speciali, feature della quale SNK sembra ormai più che esperta.
Una volta che avrete appreso le basi del combattimento, allenarsi sarà indispensabile se si vuole avere la speranza di portare a termine la modalità storia, dato che dopo il terzo incontro la questione diventerà assai più critica. In alternativa, potrete mettere in pratica il vostro addestramento virtuale nella modalità Versus, contro CPU o contro un amico: sarà indispensabile soprattutto per capire come utilizzare determinate strategie contro i vari avversari (e perché no, iniziare ad imparare i vari match-up), o studiare la loro velocità di reazione… e la vostra.
Per concludere, sappiate che avrete a disposizione la bellezza di 39 personaggi, quindi non fermatevi a quello che vi sembra più intrigante esteticamente, o che magari conoscete dai capitoli precedenti, perché il vostro combattente perfetto potrebbe essere dietro l’angolo. Provate, testate, divertitevi, scegliete.
L’altra faccia
L’altra faccia dell’esperienza è invece quella online, che vi consigliamo di intraprendere dopo aver completato il lungo percorso di cui vi abbiamo parlato, dato che potreste scoraggiarvi facilmente (soprattutto se incontrerete dei giocatori che sanno il fatto loro). Chiaramente potrete decidere se confrontarvi contro dei giocatori in partite amichevoli o classificate, magari tenendo sempre d’occhio la leaderboard mondiale.
Passando all’aspetto tecnico di The King of Fighters XV, la realizzazione in sede di recensione ci ha lasciato piacevolmente sorpresi: il ritmo dei combattimenti è incalzante e rapido, risultando a volte particolarmente snello (nonostante la natura più impostata e tecnica), con buone animazioni, e il tutto rimanendo sempre gradevole alla vista e senza sacrificare fps. La direzione artistica e narrativa ci ha lasciati leggermente interdetti, con sì i personaggi ben caratterizzati, ma che a volte mancano di quel carisma atto a farci appassionare a loro. I colori sono ancora una volta raggianti, vivi, ma non troppo sbarazzini, donando un certo equilibrio all’azione, senza affaticare.
Ciò che potrebbe affaticarsi sul serio però è il vostro pollice, dato che per un picchiaduro di questo calibro, utilizzare un pad potrebbe non essere la scelta migliore, e consigliamo l’utilizzo di un arcade stick.