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The Game Awards 2021: Activision Blizzard tagliata fuori

Ancora nuove notizie per Activision Blizzard che dopo le accuse di molestie e di comportamenti predatori sul luogo di lavoro, è stata estromessa dallo spettacolo dei The Game Awards 2021, come reazione da parte degli organizzatori a questi eventi.

Purtroppo, la vicenda del colosso americano e delle molestie sessuali è una delle più tristi pagine della cronaca videoludica recente, con innumerevoli news e report di strategie messe in campo da alcuni dipendenti (anche ad alti livelli) nei confronti delle colleghe soprattutto di sesso femminile, usando una dinamica di potere purtroppo tanto nota quanto disgustosa.

La situazione ha creato una vera e propria escalation di denunce che attualmente sono ancora in fase di processo, eppure moltissime grandi aziende ed organizzazioni stanno ponderando i propri rapporti commerciali con Activision Blizzard, fra cui Microsoft, Sony, Nintendo e compresi per l’appunto anche i creatori dell’evento dei The Game Awards 2021.

Il presentatore e giornalista Geoff Keighley ha infatti annunciato (parafrasando) sul proprio profilo Twitter che non ci sarà spazio nello show per aziende che si macchiano di comportamenti profondamente negativi, visto che lo spettacolo dovrebbe essere un luogo di divertimento e non di molestie, bullismo e omertà.

Mi rendo conto anche che abbiamo una grande piattaforma che può accelerare e ispirare il cambiamento. Ci impegniamo in questo, ma dobbiamo lavorare tutti insieme per costruire un ambiente migliore e più inclusivo in modo che tutti si sentano al sicuro per creare i migliori giochi del mondo.

The Game Awards è un momento di festa per questo settore, la più grande forma di intrattenimento al mondo.

Non c’è posto per abusi, molestie o pratiche predatorie di nessuna azienda o comunità.

Al di là delle sue nomination, posso confermare che Activision|Blizzard non farà parte dei The Game Awards di quest’anno

Una presa di posizione abbastanza forte quindi da parte degli organizzatori, che per quanto simbolica crediamo che sia un passo giusto per spingere il più possibile verso l’inclusività e la riduzione (speriamo anche la cessazione in futuro) di atteggiamenti predatori. Ci sentiamo quindi di appoggiare in toto la decisione intrapresa, e speriamo che serva come monito anche se in piccolo, per una ristrutturazione interna di Activision e lentamente anche della nostra società.

Fonte:
Samuel Raciti
Videogiocatore incallito, lavora anche come Amministratore condominiale in real life. Questa professione gli ha insegnato, fra le altre cose, l’arte della pazienza e della mediazione, così scarsamente presenti nel mondo di Internet come in quello delle riunioni condominiali. Mal sopporta gli hater seriali, ma apprezza chi in buona fede si impegna per far valere il proprio pensiero e la propria visione del mondo dei videogiochi.

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