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The Evil Within – Recensione

La paura prenderà il sopravvento in The Evil Within!

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Ebbene il momento è giunto: dopo tanta attesa ho l’onere/onore di recensire per voi uno dei titoli più attesi dell’anno in campo videoludico! Va da se che The Evil Within era atteso come il ritorno dell’Horror su Next Gen ma sarà davvero cosi? Scopriamolo!

Il Terrore Inizia In Ospedale!!

Premessa: non svelerò l’intera trama del titolo in modo da evitare spoielrs ma parlerò a grandi linee su come si dipana questo progetto! Iniziamo la nostra avventura in viaggio su un auto della polizia che conta ben quattro membri: il primo fra tutti è il Detective Castellanos, il nostro protagonista, seguito dal suo partner, da una detective molto sexy e da un altro poliziotto (capite bene che fine farà dato che viene appena accennato). Il quartetto si dirige verso uno ospedale psichiatrico dove pare siano successi strani fatti: di li a breve scoprono che un essere a prima vista umano ha ammazzato tutti all’interno della struttura e che lo stesso nosocomio sta per crollare! Fuggono rocambolescamente a bordo di una ambulanza mentre la città inizia ad esplodere: palazzi che crollano, bombe come fosse una guerra: inutile dire che avviene un incidente dal quale ci risvegliamo a testa in giù nella sala delle torture di quello che sembra il più vile dei macellai! Sta a Castellanos capire dove si trova e cosa sta succedendo!

Shinji Mikami E’ Tornato!

Dal punto di vista di game design e di gameplay, il titolo The Evil Within è davvero un opera del padre dell’orrore! Shinji Mikami dipinge un universo folkloristico dove la mente è la chiave di tutto! Le scene sono gestite davvero bene, il sonoro la fa da padrone assieme ad una messa appunto della luce davvero accurata, così come una scelta perfetta di non avere una mappa del luogo ma costringere il giocatore a fare uso dei suoi sensi per capire dove si trova lui ed il pericolo! Dal punto di vista del gameplay non si può non fare riferimento a Resident Evil 4 da cui il titolo prende senza dubbio la telecamera ed alcuni movimenti così come qualche nemico (il pazzo con la motosega che ci insegue non manca mai!). Il titolo presenta una difficoltà non da poco e numerosi segreti da scoprire: colpisce molto il fatto che non esista mai un solo modo per affrontare una situazione: potremmo partire alla carica, agire nell’ombra o preparare il terreno di gioco per lo scontro con i nemici, attirando io malcapitati nelle nostre trappole. Compare per la prima volta la possibilità di bruciare a mezzo fiammifero, i cadaveri dei nostri nemici: questa scelta ci consente di evitare che riprendano le forze ma può essere usata anche come arma nel caso qualche pazzo camminasse sopra il rogo in questione! Il gioco ha una longevità davvero grande se pensate che la sfida già a normal in prima run vi obbligherà a parecchie sessioni di studio dell’aera, con annesse morti per imparare come affrontare la situazione: tra le 12 e le 16 ore dovreste arrivare ai titoli di coda!

Le Armi

Dal punto di vista degli armamenti possiamo contare su:

 – Pugni e Calci: potremmo prendere a pugni e calci i nostri avversari ma sarà una scelta più difensiva che d’attacco vera e propria
 – Pistola: semplice ma efficace, sarà ottima se potenziata!
 – Fucile a Pompa: un classico che alla corta distanza può fare a brandelli i nostri avversari
 – Fucile di Precisione: poco comodo nel combattimento ravvicinato ma se usato dalla lunga distanza è il terrore dei nemici
 – Granate: ottime e in stile retro’ come quelle della seconda guerra mondiale!
 – Agonia: l’arma più versatile del gioco è una balestra pesante, tra il classico ed il moderno questa portatrice di morte combina in se il vantaggio della tattica e della potenza di fuoco! Potrete costruire ed usare con lei i seguenti dardi: Arpione: ottimo per impalare i nemici ai muri! Granata di Prossimità: come dice il nome più le si sta vicini più farà male ma ricordate che potrete applicarla anche sugli avversari! Granata Flash: stordisce tutti nell’area consentendoci di metterli KO facilmente! Granata Congelante: una volta sotto freddo il nemico può essere fatto a pezzi con un colpo ben assestato! Arpione Elettrificato: mette KO i nemici a lungo ed infligge danni nel tempo!

Non finisce qui: potremmo infatti contare su armi bianche usa e getta come bastoni, torce e piccole asce senza dimenticare le armi ambientali come pozze di benzina incendiabili, barili di combustibile, paglia da ardere! Tutte queste armi vanno usate perché le munizioni che troverete saranno davvero scarse ed ogni proiettile che sparerete ha il suo peso!

Le Dolenti Note!

Purtroppo il titolo soffre di alcune pecche che non ne fanno il titolo perfetto: se da un lato il comparto storia e quello sonoro fanno un ottimo coro, quello della grafica pecca: si vede che il titolo non è stato pensato solo per Next Gen e nonostante ottime texture per paesaggi nemici fondali e armi, spesso il comparto grafico ci mette un ritardo di qualche secondo a caricare tutti i dettagli, dando origine ad un immagine sporca in prima battuta. Si poteva fare molto di più se si fosse lavorato solo sulla nuova generazione! Altro punto dolente è un po il protagonista che si trova a subire situazioni assurde ma che nel complesso mantiene sempre il sangue freddo (a differenza mia che salto ad ogni rumore sospetto od ad ogni rombo di tuono): ok l’addestramento para-militare ma si è esagerato un po a mio avviso!

The Evil Within

7.6

The Evil Within riporta in auge un genere che mancava nel mercato. Shinji Mikami sa stupire, utilizzando cliché e novità, in un survival/horror più ansiogeno che spaventoso, ma comunque degno del genere.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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