The Boys 3 – Recensione, una serie folle e dissacrante

Di seguito trovate la nostra recensione di The Boys 3, una serie che sa mantenersi follemente attuale e coerente qualitativamente parlando.

Nicholas Massa
Di Nicholas Massa Recensioni Lettura da 6 minuti
8
The Boys 3

È trascorso circa un anno dagli eventi centrali della stagione precedente, e mentre The Boys 3 si prepara a tornare sui piccoli schermi degli appassionati, noi ve ne parliamo nella nostra recensione. Una delle caratteristiche che da sempre distingue questa serie dagli altri prodotti televisivi contemporanei è proprio il suo spirito, sublimato in un’identità menefreghista e sprezzante riconoscibile anche a chilometri di distanza. Ispirata dal fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, in questi anni abbiamo assistito allo sciogliersi soltanto della punta di un iceberg molto più grande, pronto a sconvolgere la vita del suo pubblico con trovate folli e geniali. É proprio all’interno di questa follia che comunque si trova una storia che fino ad ora ha saputo funzionare anche in un formato visivo più immediato e di facile fruizione, accompagnato dalle sapienti mani di Eric Kripke. Le due precedenti stagioni hanno rapito e ammaliato, riuscirà questa terza a mantenere alto il livello complessivo?

Un passo in avanti e cento indietro

Partendo dagli eventi della precedente stagione, nel finale abbiamo visto i vari protagonisti prendere ognuno una strada inedita e differente. Come chiariremo più avanti nella nostra recensione di The Boys 3, tutto ciò resta coerente, mantenendo lo stesso barlume di speranza del passato per poi ricongiungersi a un contesto estremamente familiare per i fan. Dopo gli eventi che conosciamo, i nostri ragazzi sono entrati sotto le dipendenze della CIA, ufficializzando in qualche modo la loro presenza e lavoro. In ciò ritroviamo Butcher, Kimiko e Frenchie. Nelle loro rispettive trame abbiamo il primo ancora ossessionato dai rancori verso i super, e curiosamente vicino al figlio di Rebecca e Patriota, e gli altri due in una fase piuttosto introspettiva in cui il passato e il presente si fondono in un’autoanalisi molto interessante. Nel finale della stagione precedente avevamo visto Hughie cominciare a lavorare per Victoria Neuman all’ufficio della Casa Bianca sugli affari dei Super (con la rivelazione che anch’essa, segretamente, è una di loro). In questo nuovo arco narrativo Hughie dovrà fare i conti con il suo nuovo lavoro e con lo stare in coppia con Starlight. Il loro è un rapporto complesso per via dei rispettivi “mondi” di appartenenza, in una narrazione che si spezza continuamente avanzando passo passo in parallelo.

The Boys 3 recensione

Starlight è un’altra grande protagonista di questa stagione. La sua storia la conosciamo, eppure gli autori si sono presi un altro po’ di spazio per raccontarci di questo personaggio contestualizzando non soltanto il suo presente, ma il personaggio stesso ad un ragionamento femminista tutto contemporaneo. Le difficoltà che ha dovuto e dovrà affrontare risultano interessanti e coerenti con quello che abbiamo visto fino a questo punto. L’attenzione ai personaggi è una costante di questo The Boys 3. L’andare nel profondo di ognuno di loro, non soltanto ne incrementa l’empatia dello spettatore, ma ne garantisce una credibilità a lungo termine fino ad ora rispettabilissima.

Al centro di tutto troviamo però due elementi fondamentali: il composto V-24 e il personaggio di Soldier Boy (Jensen Ackles) una new entry. Come ben sappiamo tutti i super poteri della storia sono connessi dal temutissimo composto azzurro: questo, iniettato nei bambini, genera i Super come li conosciamo. Nella terza stagione, a fronte degli abominevoli errori del passato, è stato creato un nuovo composto, il V-24, in grado di dare i poteri a chi se lo inietta per sole 24 ore. L’azione principale ruoterà quindi  intorno alle implicazioni morali e tangibili di questa “trovata chimica” e a una vecchia storia legata a uno dei primi super americani. In una missione in Nicaragua, Soldier Boy venne ucciso dai russi. Come hanno fatto? Quale arma utilizzarono? Fuso a tutto ciò abbiamo un mondo pulsante di personaggi atrocemente affascinanti avvolti in dinamiche attualissime nel loro insieme. Nella follia un barlume di verità, quindi, pronto a riconfermare il personaggio di Patriota come uno dei migliori villain mai scritti nell’attuale storia delle serie tv.

The Boys 3 recensione

Follia dissacrante 

Andando oltre gli eventi di trama, questa terza stagione di The Boys si riconferma in tutta la sua dissacrante identità. Pronta a distruggere qualsiasi cosa voi conosciate, a mandare in pezzi gli stereotipi sui super eroi, sull’America esagerando sempre di più sulle sue dinamiche e piegando allo stremo il limite fra ciò che è corretto e ciò che è scorretto. Come in passato, la serie sfida apertamente qualsiasi cosa voi conosciate o pensate di aver conosciuto fino ad ora, infrange tutte le regole morali possibili in un viaggio che riconferma il suo valore identitario ben lungi da qualsivoglia perbenismo del caso. I primi 3 episodi della nuova stagione saranno disponibili sul catalogo di Amazon Prime Video a partire dal 3 giugno, per poi proseguire con una programmazione progressiva di un episodio a settimana, fino ad arrivare all’ottavo.

The Boys 3
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Voto 8
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Adora i videogiochi e il cinema fin dalla più tenera età e a volte si ritrova a rifletterci su... Forse anche troppo. La scrittura resta un'altra costante della sua vita. Ha pubblicato due romanzi (a vent'anni e venti quattro) cominciando a lavorare sul web con varie realtà editoriali (siti, blog, testate giornalistiche), relazionandosi con un mondo che non ha più abbandonato.