Katsuhiro Harada, storico game director di Tekken, ha spiegato la scelta di inserire due personaggi dalle fattezze di orsi nel roster di Tekken 8, raccontando il ragionamento che l’ha portato a considerarla un’idea vincente. La spiegazione, tutto sommato molto semplice, si può riassumere in: è divertente poter affrontare degli animali.
Kuma e Panda, i due orsi di Tekken, rientrano nei personaggi selezionabili di una saga picchiaduro elogiata da sempre per il numero spropositato di stili di combattimento e varietà di mosse, distinguibili tra un’arte marziale tradizionale, e la stessa vista in chiave moderna.
Fin dal primo capitolo però hanno fatto la loro comparsa i due orsi, Kuma come personaggio e Panda inizialmente come una skin e poi come un vero e proprio combattente. Tutti, viste tali premesse, si sono chiesti la motivazione dietro questa bizzarra scelta, e qui vengono in aiuto le dichiarazioni di Harada.
Ho semplicemente pensato che fosse divertente. Non è interessante che i videogiochi ti permettano di fare delle cose difficili nella vita reale? Inoltre molto tempo fa, c’era un diverso numero di persone che come praticanti delle arti marziali volevano affrontare un orso almeno una volta
Non sappiamo a quali episodi si riferisca davvero il game director, però gli esempi di combattenti che hanno provato ad affrontare una bestia feroce nel corso della loro carriera da artisti marziali sono molteplici.
Per citarne due su tutti: il maestro di Karate Kyokushin Willie Williams affrontò un orso per dimostrare l’efficacia del condizionamento sul suo corpo, e Khabib Nurmagomedov lottò almeno due volte contro un orso in Daghestan per dimostrare l’efficacia del suo wrestling.
Certo, qualsiasi artista marziale avrebbe vita breve contro Kuma e Panda, in virtù del fatto che si tratta di animali esperti nelle arti marziali e addestrati a sfruttare la loro forza in tecniche a dir poco letali.