Finalmente ci siamo: possiamo ufficialmente inaugurare aperta la stagione dei picchiaduro competitivi sulla nuova generazione. E’ arrivato finalmente Street Fighter V, e oggi andiamo a vedere se, effettivamente, è il giusto seguito di una degna saga.
Sin dall’annuncio di Yoshinori Ono riguardo al nuovo capitolo dei combattenti più famosi sul globo, le teorie sul gioco avevano iniziato a prendere il sopravvento. Un hype sconsiderato si iniziò subito a creare intorno al titolo, quinto capitolo (o V Capitolo, sembra che la V vada molto di moda ultimamente) di un gioco definibile oramai e-Sports. Ma andiamo ad analizzarlo bene e a vedere se Street Fighter V saprà tenere a bada il Satsui No Hadou dei suoi fan.
Se a primo impatto il gioco, tecnicamente, sembra identico al suo precedente capitolo, vi esorto ad osservare meglio: lo stile grafico, oramai un must del titolo, è stato rifinito, migliorato e potenziato. La macchina Next-Gen riesce a gestire in modo opportuno le animazioni, e se aveste modo di provare Ultra Street Fighter IV sulla vostra PlayStation 4, capireste di cosa parlo. Il comparto audio è, come sempre, ben rifinito, con doppiaggio degno di nota. Se dal lato tecnico abbiamo esclusivamente dei piccoli miglioramenti (seppur fondamentali su un gioco che richiede l’analisi di ogni singolo frame d’attacco), dal lato artistico abbiamo la vera evoluzione del brand: ogni personaggio, finalmente, ha il suo carattere, le sue particolarità e il suo preciso stile. Personaggi come Ryu e il suo clone Ken, ora sono differenziati in molti modi; per scoprire le loro differenze dal lato di gameplay dovrete leggere ancora per un po’, ma almeno dal punto di vista artistico, ora sì che sono due personaggi diversi e distinti. E insieme a loro, molti altri, compreso il graditissimo figliol prodigo Birdie, hanno una caratterizzazione migliore, ispirata probabilmente alla moda del momento, lanciata dallo stesso League of Legends, di rendere ogni personaggio una sorta di mini-brand.
Ma le vere sorprese, e soprattutto i suoi muscoli, Street Fighter V li mostra nel gameplay. Dimenticatevi tutti quei tecnicismi e i vari setup inseriti nel quarto capitolo, che dall’obiettivo di dover rendere il gioco profondo e ragionato, hanno invece creato meccanismi ripetitivi e deleteri. Ogni personaggio, oltre alle mosse base, mosse speciali e alle Critical Arts (le mosse finali, utilizzabili con il caricamento della barra Ex), disporrà di una piccola barra caricabile chiamata V-Gauge. La V sta per variable, ed infatti con quella barra gestirete ogni singola mossa unica del vostro personaggio. Le mosse saranno suddivise in 3 set: le V-Trigger, status attivabile a barra piena che metterà in mostra lo stile del vostro personaggio cambiandone le dinamiche; V-Skills, abilità speciali uniche del vostro combattente; V-Reversal, una parata che contro-attaccherà, se sarete bravi con i tempi, il vostro nemico.
Particolare anche la scelta di togliere il Chip Damage, ovvero quel pochissimo danno che veniva fatto nei titoli passati dalle special moves, una volta parate: ebbene ora il danno non verrà fatto in alcun modo se la mossa verrà parata, togliendo il brivido di quelle scene in cui uno dei due combattenti, con la barra di vita praticamente vuota, si trovava a schivare ogni mossa speciale lanciata dall’avversario. Tutte queste scelte sono state pensate esclusivamente per un motivo: far tornare in Street Fighter quel mind-game che ormai, a causa di tecnicismi assurdi, stava sparendo. Ogni partita è a se stante, ogni reazione è unica, ogni match-up va studiato.
Nel gioco potrete, per lo meno al lancio, testare alcune delle modalità: dalla piccola e breve storia, composta di circa 4 combattimenti per lottatore, che vi mostrerà all’incirca cosa succede nella vita degli Street Fighters, alle classiche modalità 1vs1. Quest’ultima potrà essere gestita sia in locale (contro un giocatore o contro la IA, sia come sfida che come allenamento), sia online, attraverso il Capcom Fighters Network, piattaforma che vi permetterà di sfidare i più forti lottatori del mondo in modo veloce e pratico. La modalità prevede sfide sia ranked che casual, per ogni evenienza.
Se queste modalità rendono l’esperienza di gioco valida, c’è da analizzare però che molti contenuti, non presenti al lancio, verranno resi disponibili in futuro. Se questo può sembrarvi un male, dovete prendere in considerazione una cosa: ogni oggetto futuro (ad eccezione dei costumi speciali) potrà essere comprato con la valuta in game (un po’ come abbiamo visto in Guitar Hero Live). E si parte già da Marzo con l’arrivo di Alex e l’apertura del Negozio, mentre già sappiamo che verrà rilasciato ogni mese un nuovo personaggio. A Giugno, inoltre, arriverà anche la Cinematic Story, ovvero per la prima volta avremo una storia di Street Fighter cinematica!
Vi ricordiamo inoltre che il gioco prevederà un Capcom Pro Tour, dove i più grandi combattenti del globo si sfideranno. Ma se volete vederli in azione dal vivo, vi consigliamo di seguire la pagina del grandissimo Filippo Facchetti, https://www.facebook.com/ItalianGamingChampionship, dove troverete tutte le tappe organizzate riguardanti Street Fighter V, spesso organizzate all’ASD ICON.