Oggi, 14 giugno 2022, Netflix ha rilasciato le prime immagini del volume 2 della 4 stagione di Stranger Things, che include gli ultimi 2 episodi scritti e diretti dai fratelli Duffer.
Le immagini, elencante a questo link, sono ben 6 e mostrano nuove ambientazioni e spezzoni degli episodi finali, nonché i nostri tanto amato protagonisti.
Gli eventi conclusivi di Stranger Things 4 saranno disponibili in tutti i Paesi in cui il servizio della piattaforma streaming è attivo, il primo giorno del mese di luglio. La casa produttrice della serie intende chiudere in grande, portando buone notizie anche per i fan più accaniti del brand: l’episodio 8, infatti, avrà una durata di 1 ora e 25 minuti, mentre l’episodio finale, il 9, durerà 2 ore e 20 minuti, per un finale epico di stagione da quasi 4 ore.
Sono passati sei mesi dalla battaglia di Starcourt che ha portato terrore e distruzione a Hawkins. Mentre affrontano le conseguenze di quanto successo i protagonisti si separano per la prima volta, e le difficoltà del liceo non facilitano le cose. In questo periodo particolarmente vulnerabile arriva una nuova e orribile minaccia soprannaturale assieme a un mistero cruento che, una volta risolto, potrebbe mettere fine agli orrori del Sottosopra.
Mentre attendiamo con ansia l’uscita ufficiale degli eventi conclusivi di Stranger Things 4 volume 2, a questo link è possibile visionare possibili teorie sul finale di stagione e, come se non bastasse, per i fan del franchise che vogliono (ri)assemblare il puzzle della lore, è possibile anche leggere un riassunto, così da ottenerne un’accurata ricostruzione per punti.
Oppure, per chi fosse interessato a vedere il percorso del volume 1 da un punto di vista differente, a questo link è possibile leggere la recensione della prima parte di Stranger Things stagione 4
Creata dai fratelli Duffer, Stranger Things è prodotta da Monkey Massacre Productions e 21 Laps Entrartainment con i fratelli Duffer in qualità di produttori esecutivi, insieme a Shawn Levy e Dan Cohen di 21 Laps Entertainmente, Ian Parterson e Curtis Gwinn.
