Il viaggio di Stranger Things 4 ci ha riportati indietro per poi proiettarci inevitabilmente e bruscamente in avanti. Tornare ad Hawkins dopo tre anni fa un certo effetto, come anche ritrovare i personaggi che tanto ci hanno fatto sognare cresciuti e cambiati, ma comunque ancora tranquillamente riconoscibili. La trama quindi avanza, ne abbiamo parlato approfonditamente nella nostra recensione, aprendosi a strade del tutto nuove, e soprattutto approfondendo le varie dinamiche affrontate nel corso degli anni precedenti. Questa, per adesso, è la caratteristica più importante del nuovo arco narrativo: la sua capacità di prendere dal passato spiegandone le motivazioni, per poi muoversi lungo strade inedite strettamente legate a quanto raccontato fino ad ora. Divisa in due volumi, per adesso abbiamo potuto assaporarne soltanto la prima parte, uscita il 27 maggio sul catalogo Netflix. In attesa del secondo volume, in arrivo il primo di luglio, abbiamo cominciato a ragionare su quanto abbiamo visto fino ad ora, speculando su quello che ci attende nei due episodi che andranno a concludere questo arco narrativo, in attesa della chiusura definitiva con la quinta stagione.
Stranger Things 4 ha sicuramente ancora moltissimo da dire, eppur con tutto quello che abbiamo visto fino ad ora le domande restano, accompagnate da un gran numero di misteri pronti ad essere svelati. Si spera. In funzione di ciò abbiamo deciso di raccontarvi quelle che sono le nostre teorie verso questo finale di stagione, riflettendo su quello che abbiamo visto per poi trarne la nostra personalissima visione in merito. C’è tanto su cui riflettere e ancora tanto da raccontare, non v’è dubbio, ma è proprio questo uno degli elementi più affascinanti di questa serie tv.
Attenzione: da qui in avanti ci saranno spoiler legati a Stranger Things 4. Per questo motivo vi suggeriamo di non proseguire la lettura fino a che non avrete concluso la visione voi stessi.
Che cosa sappiamo fino ad ora, e cosa potrebbe accadere?
Questo Stranger Things 4 scinde la propria narrazione in strade distinte, disegnate dalle vicende dei vari personaggi. E’ bene quindi riflettere sulle singole strade e sui probabili singoli sviluppi prima di addentrarci in un finale univoco. Una divisione del genere ci offre quindi più spunti: da una parte troviamo la storia degli adulti, attualmente impegnati in Russia per salvare la vita di Hopper, sopravvissuto al finale della terza stagione, poi abbiamo il gruppo in California intento a ricongiungersi con Undi in seguito ai vari attentati alla loro vita, abbiamo Undi stessa che cerca di recuperare i suoi poteri in una base segreta e il gruppo di personaggi rimasti ad Hawkins, intenta a trovare una risposta all’attuale minaccia.
Partiamo dalle vicende che inquadrano gli adulti. In Russia Hopper è stato fatto prigioniero a seguito degli eventi che conosciamo, rinchiuso in una sorta di Lager e obbligato ai lavori forzati in un contesto freddo e duro. Qui entra in contatto con una guardia corrotta, Enzo, con il quale organizza un piano per evadere e riunirsi a Joyce. La sua storia ci consente non soltanto di portare avanti un minimo ragionamento sul ruolo dei russi all’interno di Stranger Things e sul modo in cui vengono inquadrati, ma di approfondire anche le dinamiche emotive fra questi due personaggi. A causa di un tradimento Hopper non riuscirà nella sua fuga, finendo ingabbiato nella parte più brutta di questa zona di prigionia. Qui i detenuti vengono sacrificati come pasto per un Demogorgone, in una sorta di arena in cui la vita dei detenuti gli viene strappata via mentre sono ancora in piedi. A seguito dello scontro vediamo il Joyce, Murray ed Hopper ricongiungersi finalmente e adesso, presumibilmente, dovranno trovare il modo di andarsene. Dato che le guardie sono in allerta e il mostro lasciato a se stesso dietro un enorme portone d’acciaio, probabilmente vedremo i nostri eroi tentare una fuga folle inseguiti non soltanto dall’esercito russo, ma dal mostro stesso. Si potrebbe anche arrivare ad ipotizzare un finale molto più drammatico, con il mostro che si libera fuggendo nel mondo senza alcun limite riproduttivo, innescando quindi qualcosa di apparentemente secondario e con un impatto più a lungo termine. O forse il classico sacrificio di uno dei protagonisti per permettere agli altri di andarsene, magari sarà proprio Enzo stesso a sacrificarsi pensando a suo figlio.
Parlando invece del gruppo di personaggi che abbiamo visto in California (Will, Mike, Jonathan e Argyle), per ora non c’è moltissimo da dire e su cui speculare. In questo arco narrativo li abbiamo visti prima inseguiti dall’esercito americano, usati come tiro al bersaglio per scoprire la locazione di Undi, e poi cercare in tutti i modi di raggiungere la ragazza (con il coinvolgimento anche di Suzie). Il loro è l’arco narrativo con meno accadimenti per ora, anche se dal punto di vista specifico qualcosina da ipotizzare possiamo trovarla. Il loro viaggio attualmente si muove nella direzione di Undi. Una volta trovata non sappiamo come reagirà e come reagiranno loro. Possiamo soltanto speculare sul rapporto con Mike e sul modo in cui Jonathan agirà più avanti, una volta ricongiuntosi con Nancy. Probabilmente negli ultimi due episodi vedremo ancora una volta questi personaggi maturare, o cercare comunque di evolvere dalle loro precedenti convinzioni, stimolati dagli eventi e dagli altri protagonisti.
La storia di Undi, invece, resta la più interessante sia dal punto di vista generale che soggettivo. In questo Stranger Things 4 l’abbiamo vista prima tentare di modellare la sua vita seguendo le masse, per poi tornare letteralmente alle sue origini senza tagliar fuori i momenti più brutti. Negli ultimi episodi l’abbiamo vista affrontare alcuni ricordi che teneva seppelliti in profondità dentro di sé, e con questi sono arrivate nuove risposte riguardo all’attuale minaccia, al Sottosopra e al suo stesso passato. Il suo attuale compito è quello di ripristinare i suoi poteri. Si tratta di una ricerca interiore modellata dall’appoggio di un team specializzato e del suo Papa. Nel finale di stagione avremo fra le mani una protagonista sicuramente più consapevole verso se stessa e verso ciò che affrontò da bambina. Forse avrà recuperato i poteri preparandosi allo scontro con Vecna/001, con l’idea di mettere fine a tutto. La storia del laboratorio di Hawkins resta ancora la più affascinante dell’intera serie, e con gli ultimi approfondimenti si sono aperti nuovi punti interrogativi sulle origini stesse del Sottosopra. Abbiamo visto Undi spedirci 001, anche se ancora non sappiamo come. Eppure la strada per un personaggio del genere sembra abbastanza chiara. L’abbiamo vista una marea di volte fuori contesto e posto e adesso finalmente ha trovato quello che è il suo ruolo esistenziale. Lo scontro potrebbe condurre a un sacrificio, forse evitato in extremis dall’amore di amici e famiglia. Sperando che tutti i nodi vengano al pettine se non ora in futuro. Un’altra ipotesi la vedrebbe non recuperare i poteri coinvolgendo tutto quello che hanno scoperto gli altri su Vecna, in uno scontro più complesso.
Con il gruppo di Hawkins, invece, ci troviamo davanti a una fetta di trama un tantino più annodata. In Stranger Things 4 abbiamo visto Hawkins stessa avvolta nella paura più folle in relazione ai terribili omicidi che adesso tormentano i suoi anfratti. Tutto ciò ha influito sulla comunità stessa, ampliando il ragionamento della trama sulla cittadina. La paura verso un male sconosciuto, il puntare il dito senza avere alcuna prova per le mani e il cercare di farsi giustizia da soli, hanno messo in luce un lato di questa serie molto classico e al tempo stesso coerente con quanto affrontato fino ad ora. In questo caos i nostri (Nancy, Dustin, Max, Steve, Eddie e Robin) hanno cercato in tutti i modi d’identificare il nuovo male che li perseguita, in un’indagine che abbiamo visto anche in passato fatta di colpi di fortuna e di genio. Sarà la loro trama ad identificare quello che si sta affrontando, raccontando le origini di Vecna/001 e contestualizzandole di episodio in episodio.
Dopo essersi divisi in due sottogruppi (uno nel Sottosopra e uno fuori) la situazione è rimasta sospesa alle origini del suddetto villan. Negli ultimi due episodi di Stranger Things 4 capiremo se Nancy perderà la vita oppure no, cercando anche di identificare un modo per fuggire dalle grinfie di questo mostro, oltre alla musica. Avendo lasciato Steve e Nancy da soli, soprattutto dopo i loro sviluppi sentimentali, potremmo ipotizzare di un loro definitivo riavvicinamento, per poi distaccarsi in futuro. L’intero primo volume non ha fatto altro che urlarci addosso la loro reciproca attrazione, senza però andare mai oltre agli sguardi e ai non detti. Con loro abbiamo inoltre scoperto qualche dettaglio in più sul Sottosopra, dettaglio che si ricollega a quanto raccontato. Sicuramente la serie continuerà ad approfondire le loro dinamiche per poi ricollegare ogni cosa a quelle degli altri personaggi. Il loro ritorno insieme non è troppo scontato, anche se l’attuale stato di Jonathan potrebbe suggerire proprio ciò. Parlando degli altri, invece, tutto quello che hanno visto e imparato tornerà sicuramente tramite Nancy, in qualche modo, divenendo leitmotiv dei successivi sviluppi, anche in relazione con la paura che ha invaso Hawkins stessa.
Quindi?
In base a tutto quello cui abbiamo assistito in Stranger Things 4 si prospetta un bel finale di stagione per il primo luglio. La lunghezza degli episodi potrebbe nascondere una marea di sviluppi, legandosi sia alle nostre supposizioni che a scelte del tutto inaspettate. Resta chiaro il fatto che gli autori stiano portando avanti tutto seguendo una coerenza che ancora funziona e che prima o poi troverà un suggello con il gruppo riunito. Lì si giocheranno il tutto per tutto con una battaglia che non coinvolge soltanto la dimensione sovrannaturale ma specialmente quella personale. C’è ancora da capire il ruolo di Undi in tutto quello che abbiamo visto, fuso al modo in cui reagiranno i singoli personaggi dopo aver appreso quello che ha fatto. L’amore, il bene e la rabbia saranno al centro di tutto, in una serie che ha sempre levigato con cura i suoi personaggi.