Tra qualche mese potremo finalmente entrare in sala per vedere Spider-Man: No Way Home, terzo capitolo della serie “Home” di Spider-Man della Sony (in collaborazione con Marvel Cinematic Universe) e film che punta ad essere anche una sorta di conclusione per la “trilogia di Spider-Man” composta da Tobey Maguire, Andrew Garfield e il più recente Tom Holland.
Durante un’intervista a Entertainment Weekly, l’attore che in futuro vestirà anche i panni di Nathan Drake, ha raccontato come per tutto il cast e lo staff questo No Way Home sia stato una sorta di ultimo film dedicato all’Uomo Ragno. Non sappiamo ovviamente se questo film concluderà definitivamente le sue avventure tra i grattacieli di New York (e non solo), ma l’atmosfera, a detta di Holland, era proprio quella.
Tom Holland ha raccontato come, soprattutto visto determinate scene (che hanno fatto persino emozionare gli attori), le prossime volte che vedremo i nostri amati personaggi su grande schermo potrebbero essere diversi dal solito:
Penso che se saremo abbastanza fortunati da tuffarci di nuovo in questi personaggi, li vedrete in una versione molto differente. Non faranno più parte della trilogia Homecoming. Ci prenderemo del tempo e costruiremo qualcosa di differente e con toni diversi. Non so se succederà o meno. Ma stiamo trattando No Way Home come se fosse l’ultimo film, e un po’ ci è sembrato così.
Ovviamente l’attore parla senza avere la visione completa che magari i manager di Sony e Kevin Feige hanno già: di certo quello che sembra è che dopo Spider-Man: No Way Home tutti i personaggi si troveranno con uno status quo decisamente cambiato. Per esempio potremmo vedere un Peter Parker scienziato, cosa che su schermo non sempre è stato mostrato, oppure potremmo scoprire nuovi volti della duplice vita di Spider-Man, magari con personaggi come Black Cat o Yuriko Watanabe.
D’altro canto c’è la possibilità che mentre Sony continuerà a produrre film sullo Spiderverse, nel frattempo il nostro Tom Holland di quartiere potrebbe fare qualche comparsa all’interno dei film corali, magari dedicandosi di più alla carriera da Avengers, soprattutto se New York potrà far affidamento anche su nuovi eroi come un certo Miles Morales.