Quante volte ci siamo trovati a porci delle domande che non hanno mai nessun tipo di risposta, soprattutto se immaginiamo cosa accada sul telefonino di nostro figlio di 14 anni che quasi non ci parla più. Sappiamo in molti cosa significhi avere un figlio appena adolescente in casa che sembra avere come unico scopo quello di vivere la propria vita attaccato al proprio telefonino. Non ho dubbi o remore nel dire che non c’è minuto della giornata in cui il nostro erede non ha tra le mani quel preziosissimo pezzo di metallo e di plastica che è in grado di connetterlo con il mondo.
E non posso non dire che molte volte ci siamo chiesti se abbiamo fatto bene a darglielo tra le mani, con l’idea che fosse (e lo è) il mezzo più semplice e naturale per condividere informazioni, per confermare la presenza o l’assenza, per modificare appuntamenti o contrattempi. Ed è molto vero che l’intento sia stato quello, è chiarissimo. Ma poi il mondo continua, il cellulare è un mezzo di comunicazione indispensabile e bambini di 8 anni hanno già il loro profilo Whatsapp con cui interagiscono con persone che conoscono ma che possono anche non conoscere. La nostra vita non è solo legata a quella dei nostri figli.
Abbiamo il lavoro, loro vanno a scuola, hanno il doposcuola, la palestra, la musica. E il cellulare è sempre lì, con un numero che si può condividere e milioni di informazioni, giuste o sbagliate, che possono essere raggiunte con un clic. Soprattutto a scuola o tramite qualche sito equivoco nostro figlio potrà trovarsi in chat sbagliate con persone sbagliate, potrà inviare foto con non dovrebbe inviare, potrebbe trovarsi in qualche challenge di quelle in cui deve concludere delle prove di coraggio per essere accettato nella cricca di persone che contano. Abbiamo letto, sui giornali, di ragazzini che si sono suicidati per giochi pericolosi, così come di sicuro abbiamo letto di uomini o donne predatori sessuali che sono giunti in possesso di materiale compromettente proprio da parte di bambini o adolescenti ricattati.
Come possiamo arrivare a fermare queste nostre paure e spiare un cellulare che ci sembra trovarsi in qualche difficoltà? Un software per spiare il cellulare è la soluzione ma molti di noi non sanno neppure di cosa stiamo parlando. Tra i programmi per spiare i cellulari l’app che ci sembra più competente è mSpy.
Che cos’è mSpy? Può aiutarci a risolvere i nostri problemi?
Se abbiamo bisogno di un’app per spiare il cellulare di qualche caro che ci dà qualche dubbio non possiamo non pensare a mSpy che ha sviluppato un sistema per controllare un cellulare, cioè un software spia cellulari che è in grado di metterci davanti a una dashboard che controlla, in tempo reale, tutto ciò che accade sul telefono della persona che vogliamo controllare.
Ovviamente il discorso è un po’ più lungo: meglio comunque che decidiate di spiare il cellulare di vostro figlio invece che di un uomo o una donna adulti. Comunque scaricando l’app sul cellulare che ci interessa noi non dobbiamo fare altro che iscriverci con i nostri dati al sito di mSpy che ci permette di fare una prova gratuita di 7 giorni. In questi 7 giorni, prima di confermare l’abbonamento, noi possiamo un po’ capire quello di cui abbiamo bisogno e controllare:
- cronologia
- sms
- mms
- foto e video
- chat
- posizione gps
- home di facebook e messaggi privati
Insomma possiamo davvero spiare tutto ciò che si trova sul suo cellulare, anche dove si trovi fisicamente il cellulare (cosa molto comoda anche in caso di furto o di smarrimento). Questo software è in grado di essere visualizzato ovunque ci si trovi, senza nessun tipo di vicinanza fisica con il cellulare che ci interessa. Possiamo sempre dare un occhio a nostro figlio e continuare a lavorare fuori città, cosa che al momento ci sembra completamente impensabile. Avreste mai pensato di usare la tecnologia per controllare con maggiore attenzione vostro figlio?
Sapevate della possibilità di un software da scaricare sullo smartphone per spiare il telefono di vostro figlio? Basta solo informarsi per avere un minimo di attenzione in più e senza grossi sforzi logistici.