Il Lucca Comics and Games di quest’anno ci ha rivelato molte nuove uscite interessanti: fra queste spicca sicuramente Space Gate Odyssey, un eurogame abbastanza tosto, pur nella semplicità delle sue meccaniche. Il titolo di Cédric Lefebvre, localizzato e distribuito in Italia da 3 Emme Games, è disponibile da fine novembre e in questi ultimi mesi, dopo aver già esternato qui le nostre prime impressioni, abbiamo avuto modo di giocarlo parecchie volte e farci un’idea più precisa. Diamo allora uno sguardo a Space Gate Odyssey.
Tutti a bordo della Odyssey
In Space Gate Odyssey, da 2 a 4 giocatori si ritroveranno con i propri ingegneri a bordo della Odyssey e dovranno competere cercando di colonizzare quanto più possibile nuovi pianeti. Questa è, in poche parole, l’ambientazione del gioco; si tratta di un eurogame, ma l’atmosfera, complici i materiali e la grafica davvero ottimi, si sente. La durata stimata per una partita è 90 minuti; questa si è rivelata, alla luce di numerose partite, la durata effettiva (in realtà con giocatori veloci ci si impiega anche meno tempo).
Componenti, materiali e grafica
Dal punto di vista dei componenti e dei materiali ci troviamo di fronte a un ottimo prodotto. Le tessere sono di cartone spesso e si defustellano molto agevolmente. Un plus non da poco è dato dall’inserto in cartone per riporre e riordinare le varie tile, molto utile e funzionale. I vari meeple in dotazione a ogni giocatore sono di plastica colorata, esteticamente molto carini e abbastanza facili da distinguere fra loro in base alla funzione. La grafica è chiara e gradevole, le illustrazioni sono di Vincent Dutrait. Il regolamento è ben organizzato e ci sono molti esempi utili. Per un approfondimento sul contenuto della scatola, qui trovate il nostro video di Unboxing.
Le meccaniche di gioco
Space Gate Odyssey integra varie meccaniche differenti: abbiamo da un lato le maggioranze, fondamentali per ottenere punti sui pianeti; piazzamento lavoratori per quanto riguarda la scelta dell’azione da effettuare ogni turno; piazzamento tessere nella costruzione della propria astronave.
Lo scopo del gioco è fare più punti influenza degli avversari spedendo i propri coloni a colonizzare i pianeti. A inizio partita si piazza Hawking, il pianeta “finale” che funge anche da segnapunti, al centro e si scelgono i 5 pianeti in gioco fra gli 8 disponibili; di questi, 3 saranno immediatamente colonizzabili mediante lo specifico portale associato a ognuno. Quando un pianeta viene completamente riempito di coloni dei giocatori, il portale si sposta su uno dei 2 pianeti rimanenti: se non vi sono pianeti rimasti, il portale viene spostato su Hawking; quando tutti e 3 i portali conducono su Hawking, la partita termina.
I giocatori dispongono di varie tipologie di meeple da utilizzare: i più numerosi, sono i coloni, che devono essere generati e spediti sui pianeti; vi sono poi ingegneri, tute e robot che servono ad effettuare le azioni e agiscono sulla Odyssey, una plancia separata; a inizio partita, ciascuno avrà di base un ingegnere su ogni stanza (eccetto quella gialla di generazione). Ogni giocatore dispone poi di una tessera che sarà la stanza iniziale della propria astronave personale, che man mano, nel corso della partita, si espanderà con l’aggiunta di nuove tessere/stanze.
Il turno di gioco è molto basilare. Il giocatore attivo deve effettuare un’azione, semplicemente spostando uno dei propri ingegneri su una stanza della Odyssey differente rispetto a quella in cui si trovava. Vi sono 5 stanze e ognuna è correlata a un’azione specifica:
- Sala di controllo nuovi moduli: permette di prendere e piazzare tessere per costruire la propria astronave;
- Sala di controllo idrico: permette di spostare i coloni sulla propria astronave in stanze blu;
- Sala di controllo flora e fauna: permette di spostare i coloni sulla propria astronave in stanze verdi;
- Sala di controllo energetico: permette di spostare i coloni sulla propria astronave in stanze rosa;
- Sala di controllo camera stagna: permette di generare nuovi coloni nelle tessere camera stagna della propria astronave.
L’intensità dell’azione è data dal numero di ingeneri presenti nella stanza in cui si svolge l’azione e incrementata ulteriormente se questi hanno la tuta o se sono presenti robot (per esempio: se nella sala di controllo idrico sono presenti 2 miei ingegneri e un robot, avrò a disposizione 3 punti azione e potrò fare 3 passi su tessere blu). Particolarità del gioco è che la stessa azione scelta dal giocatore attivo verrà effettuata anche da tutti gli altri giocatori presenti in loco con i propri ingegneri o robot. Se ci si posiziona bene, quindi, sarà possibile sfruttare a proprio vantaggio anche le azioni altrui.
La costruzione della propria nave è fondamentale poiché costituisce il motore tramite il quale si spediscono i coloni sui pianeti e, di conseguenza, si fanno punti. Vi sono tre tipi di stanze:
- portali spaziali: corrispondenti a uno dei tre tipi di portali, una volta riempiti di coloni permettono di spedirli sui pianeti associati;
- moduli Odyssey: permettono di piazzare nuovi ingegneri, tute o robot sulla Odyssey per incrementare i propri punti azione;
- camere stagne: generano nuovi coloni.
I pianeti da colonizzare hanno ognuno delle proprie regole specifiche per fare punti e ciascuno porta il nome di uno scienziato famoso.
La partita prosegue finché tutti i pianeti sono stati colonizzati completamente e tutti i portali conducono quindi su Hawking. A quel punto si procede col conteggio dei punti influenza, attribuendo e sottraendo punti per come si è costruita l’astronave (es. prende punti chi ha costruito più tessere rosa, verdi, viola, etc; perde punti chi ha lasciato corridoi aperti nell’astronave).
Considerazioni
Space Gate Odyssey è stato uno dei titoli che ci ha colpito maggiormente fra le ultime uscite provate a Lucca per svariati motivi. In primis la profondità strategica: pur avendo meccaniche molto semplici (una sola azione a turno) c’è veramente parecchio da pensare. Dal posizionamento e movimento degli ingegneri sulla Odyssey alla costruzione delle tessere, dalla scelta dei pianeti da colonizzare al quando è più vantaggioso farlo, ogni mossa deve essere attentamente ponderata e calcolata, cercando di sfruttare a proprio vantaggio ogni singola azione avversaria.
Ciascuna partita risulta serrata e difficilmente ci saranno tempi morti, poiché si continua a svolgere azioni incessantemente anche nei turni degli altri giocatori. A ciò si aggiunge una durata assolutamente contenuta per un gioco di questo peso che unita alla semplicità delle regole rende Space Gate Odyssey un titolo agevole da spiegare e facile da intavolare. Probabilmente non è un board game per neofiti, ma non è troppo difficile né proibitivo per chi non ha troppa esperienza (certo, probabilmente chi è abituato a giocare eurogame avrà meno difficoltà a pianificare le proprie mosse).
I materiali sono di ottima qualità e, insieme alla grafica, contribuiscono a immergere il giocatore nell’ambientazione, dando proprio l’idea di essere alle prese con una missione di colonizzazione. La scalabilità si è rivelata ottima, i pianeti presentano due facce a seconda del numero di giocatori, il che rende il titolo piacevolmente giocabile sia in 2 che in 3 che in 4.
In definitiva, un must have per gli amanti del genere e una delle migliori uscite del 2019.