Sony ha deciso di aumentare il suo investimento su Epic Games di ben 200 milioni di dollari, una cifra piuttosto importante. Non si tratta dell’unico investimento che l’azienda ha attirato a sé, infatti sono arrivati in tutto ben 2 miliardi di dollari in totale. Il valore della società è arrivato così a 28,7 miliardi, come ha dichiarato Epic Games nel corso di martedì.
Tim Sweeney, fondatore e amministratore delegato ha dichiarato:
Aiuterà ad accelerare il nostro lavoro sulla costruzione di esperienze sociali online in Fortnite, Rocket League e Fall Guys, aiutando gli sviluppatori e creatori con l’Unreal Engine, servizi online di Epic e Epic Games Store.
L’investimento di Sony, arriva dopo uno precedente di 250 milioni, cosa che gli ha permesso di ottenere una maggiore quota di partecipazione, ma facendola rimanere comunque in minoranza. Sweeney continua ad essere l’azionista di maggioranza della società, che ricordiamo non essere ancora quotata in borsa.
Il commento dell’amministratore delegato ha indicato che gli investimenti derivano dalla fiducia nel “Metaverso” di Fortnite, cioè un ambiente virtuale nel quale i giocatori si riuniscono per esperienze che vanno oltre alla partita, come ad esempio concerti, oltre che indicare le collaborazione con brand famosi. Fra questi troviamo nomi noti come l’universo Marvel o The Mandalorian, God of War, e addirittura Master Chief di Halo, grazie all’aggiunta di una skin.
Infatti, il battle royale più giocato di sempre, può vantare tutta una serie di collaborazioni che si sono susseguite nel corso delle varie stagioni, con eventi in-game e contenuti dedicati, fra cui importanti trasmissioni come il concerto del dj e produttore Kaskade che si è tenuto il 27 marzo.
Epic Games ha dichiarato che condivide Sony la stessa visione dell’intrattenimento virtuale:
Condividiamo (le due aziende) una visione delle esperienze sociali 3D che conducono a una convergenza in giochi, film e musica. Insieme ci sforziamo per un’ecosistema digitale sempre più aperto e accessibile per tutti i consumatori e creatori di contenuti.
